Riprenditi tuo marito!

Maddalena usciva dal consiglio dei genitori a scuola. Ancora una volta la maestra rimproverava Luca, il figlio, per i compiti non fatti e per il suo atteggiamento scontroso. Negli ultimi tempi il ragazzo sembrava distratto, non raccontava nulla, e Maddalena si chiedeva che cosa stesse succedendo. Decise che era il padre a dover parlare con lui, dopodiché.

Mentre attraversava il parcheggio di via Roma, notò lauto di Alessandro accanto al ciglio. Laveva fermata lì, forse per incontrarla? Maddalena accelerò il passo, si fermò di colpo. Alessandro scese, tenendo un mazzo di rose, e si avvicinò a una giovane donna sconosciuta. La abbracciò, le porse i fiori e, senza dire una parola, si diresse verso lauto e partì.

Chi era quella? Una donna alta, con lunghi capelli neri e una gonna corta, lopposto di Maddalena, che non era alta e aveva i capelli biondi tagliati corti. Alessandro aveva detto al lavoro che sarebbe rimasto più tardi per un nuovo progetto, doveva confrontarsi con i colleghi e definire la strategia. Quella presenza femminile doveva allora essere collegata al lavoro?

Maddalena non si era mai chiesta della fedeltà di Alessandro in tredici anni di matrimonio. Si erano sposati per amore subito dopo luniversità. I genitori di Alessandro le avevano regalato un appartamento a Milano, erano una famiglia benestante e la accoglievano come una figlia. Il padre di Alessandro si era dimesso per motivi di salute, e Alessandro aveva preso il suo posto in azienda. Allinizio fu difficile, poi si abituò, guadagnò rispetto e uno stipendio adeguato. Con i risparmi avevano comprato una piccola casa di campagna sul Lago di Como, dove trascorrevano i weekend con amici e parenti. Viaggiavano spesso allestero, per esempio in Francia. Alessandro le propose di lasciare il lavoro per occuparsi di Luca, ma lei non voleva diventare casalinga; era cardiologa, una professione che la appassionava.

Ora, con la scoperta della relazione extraconiugale, Maddalena si sentiva tradita. Pensava che Alessandro lavesse amata, che fossero amici, che condividessero tutto. Come poteva tradirla così, con unaltra donna? Non gli aveva mai girato lo sguardo altrove, nonostante fosse attraente.

Tornata a casa, Maddalena rimproverò Luca.

Mamma, basta, non voglio più le tue lezioni! sbottò il ragazzo.

Che cosa intendi? Ho appena iniziato! La professoressa è insoddisfatta di te, lanno scolastico è appena iniziato e già ti comporti così, rispose Maddalena, cercando di trattenere la voce.

Faccio come voglio, come papà! Ora capisco perché ha unaltra zia, perché lo hai tirato su le mani, replicò Luca, con la voce rotta.

Alessandro, poco prima, era stato visto in un bar con una bella ragazza. Luca, passando per caso, aveva sentito il padre ridere.

Maddalena si sedette sul divano, coprì il viso con le mani e pianse. Luca, vedendo la madre piangere, si avvicinò timidamente.

Mamma, non piangere Non è colpa tua, disse, cercando di consolarla.

Lui non sopportava le lacrime della madre. Sai, mamma, anche io amo papà, ma se lui ti tradisce, allora lasciamo stare. Ho già dodici anni, sto crescendo.

Maddalena si asciugò gli occhi con una salvietta, lo abbracciò e gli promise di parlare con Alessandro.

Due ore dopo, Alessandro tornò a casa, visibilmente stanco e pensieroso.

Maddalena, non cenare con me, sono stato a cena con i colleghi, ora vado a fare la doccia e a dormire, disse, senza guardarla negli occhi.

Ti ho vista, Alessandro. Hai dato dei fiori a lei e poi te ne sei andato. Io passavo davanti alla scuola, dichiarò Maddalena, stringendo la mano di Luca.

Alessandro rimase senza parole.

Sì, è vero. Ho una relazione con la nuova segretaria, Angelica. Non so come sia successo, è come se mi fosse tornata la giovinezza. Mi sento di nuovo quindici anni, confessò, con voce tremante.

Come sei potuto farlo? Hai anche usato il nostro rifugio, il letto di casa nostra! urlò Maddalena, il dolore evidente.

Alessandro, a quel punto, ammise di aver incontrato Angelica per caso, di averla aiutata a portare dei documenti a casa sua, di aver poi trascorso dei giorni a cena con la madre di Angelica, che gli aveva preparato una torta di albicocche. Mi sono innamorato senza accorgermene, dichiarò.

Maddalena, furiosa, lo rimproverò: Non ti rendi conto che la lascerai sola, con Luca, con la nostra casa? La vita non è solo unavventura momentanea.

Alessandro, dopo una notte di riflessione, decise di partire. Il giorno seguente, quando Maddalena e Luca non erano in casa, lasciò una lettera sul tavolo, cercando di spiegare le sue ragioni. Maddalena osservò gli armadi vuoti, il suo cuore si spezzò. Non aveva mai messo il denaro al di sopra della famiglia; lamore per Alessandro era stato il suo unico tesoro.

Il suocero chiamò: Maddalena, Alessandro mi ha raccontato tutto. È una crisi di mezza età? Cosa farà ora? Hai figli, una buona moglie Siamo preoccupati. Maddalena rispose: Alessandro è un adulto, saprà cosa fare. Luca è deluso, ma lo rispettiamo.

Due settimane dopo, Alessandro tornò, ma Luca non era a casa. Ciao, Maddalena, devo prendere qualcosa, chiese, con gli occhi gonfi di cerchi neri, la voce spenta. Volevo parlare di Luca. Non risponde ai miei messaggi. Forse col tempo si calmerà.

Maddalena, divertita, gli chiese: Ti sta facendo il succo giovane? Alessandro, debole, rispose che si sentiva male, apatico, senza voglia di vivere. Questo non è normale, commentò Maddalena, di solito gli uomini si rinvigoriscono con le giovani.

Alessandro si sedette, sbatté la testa contro le braccia, e alla fine, senza più parole, raccolse le sue cose e se ne andò, lasciando Maddalena a chiedersi se il suo dolore fosse reale.

Al lavoro, Maddalena confidò tutto allinfermiera Tamara, sua amica da molti anni. Tamara suggerì di rivolgersi a Zia Lidia, una vicina di casa che si diceva fosse una guaritrice. Maddalena, scettica, accettò di provare, portando una foto di Alessandro.

Zia Lidia, una donna modesta con un foulard colorato, accettò di guardare la foto. Cè un incantesimo, un amuleto di amore, disse, accendendo una candela, ti farà vedere la verità. Maddalena rise, ma la curiosità era più forte. Lamico di Tamara, nonna Greta, le promise di rimuovere lincantesimo se lavrebbero portato via da lì.

Maddalena chiamò Alessandro, ma non rispose. Decise di andare alla casa di campagna in auto, nonostante la paura di guidare. Quando arrivò, la porta era aperta e Angelica la accolse.

Buongiorno, signora non mi aspettavo la visita, disse.

Maddalena, decisa, entrò nella stanza dove Alessandro era sdraiato a pancia in giù, le gambe piegate. Sei malato, non è colpa tua, provò a dire. Alessandro, con voce debole, ammise di sentirsi debole, ma di potersi ancora muovere. Angelica, nervosa, iniziò a parlare di crescita personale.

Maddalena, stanca, gli disse di prendere le sue cose e andarsene. Alessandro, piangendo, confessò di non essere più un uomo. Maddalena lo abbracciò, ma il loro futuro era ormai incerto.

Due settimane più tardi, Maddalena andava in chiesa, pregava davanti allicona di Maria. Zia Lidia continuò a pregare per Alessandro, che poco a poco cominciò a sentirsi meglio. Tamara, felice, commentò: Forse la magia è reale, o forse è solo la forza della preghiera.

Con il tempo, Alessandro e Maddalena ricostruirono un legame più delicato e rispettoso. Luca, vedendo i genitori sorridere di nuovo, ritrovò la serenità. Angelica scomparve, trovando forse la sua risposta altrove.

Alla fine, Maddalena capì che il vero potere non sta nel denaro, né negli inganni, né nelle pozioni. È la capacità di perdonare, di mettere al primo posto la famiglia e di non dimenticare mai che chi semina amore raccoglie felicità. Questa consapevolezza fu la lezione più importante che la sua vita le aveva insegnato.

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