Allimprovviso annunciò che avrebbe coperto tutte le spese del matrimonio, lasciandomi la responsabilità di pagare da sola il viaggio di nozze.
Sei mesi fa la mia amica Assunta si è sposata. Io ero al suo ricevimento a Venezia, testimone del loro sguardo innamorato. Pochi giorni dopo scoprii che aveva già sporto la domanda di divorzio. Il loro amore sembrava una favola, quindi qualcosa doveva esserci andato storto. Chiamai Assunta quel fine settimana e fissammo un incontro.
Arrivò al nostro caffè preferito di Trastevere con un leggero ritardo, il fiato ancora corto come se avesse corso. Scherzai sul suo ritardo, ma il suo sguardo era spento. Qualcosa non andava: Assunta è di solito una narratrice di barzellette irresistibili.
Assunta, non girare intorno al problema. Perché volete divorziare? Lha tradita, vero? le chiesi, cercando di capire.
No. Non mi ha tradita né mi ha picchiata. È solo… avidità. Per questo vogliamo separarci.
Avidità al punto da chiedere il divorzio?
Sai comè, fin dal primo giorno insisteva che dividessimo ogni spesa alla pari. Allinizio pensai parlasse solo del matrimonio. Ovviamente non poteva pagare tutto lui, così anchio ho messo qualcosa. Ma poi ha iniziato a pretendere che io contribuissi esattamente nello stesso modo. Io guadagno tre volte di più di lui. Mi aspettavo qualche gesto spontaneo, ma lui non era così. Mi ha iniziato a insegnare a risparmiare.
Ogni giorno controllavamo le uscite di ieri. Mi chiedeva anche le ricevute! Allinizio pensai fosse per sistemare i conti dopo le nozze, ma il suo obiettivo era solo quello di stringere la cintura. Quando organizzammo il matrimonio, pagammo tutto noi, senza laiuto dei genitori. E la situazione peggiorò: teneva un quaderno speciale dove dovevo annotare ogni spesa e giustificarla.
Ti ha chiesto di presentare una domanda per i generi alimentari? gli dissi, confusa.
Una volta si è infuriato per le scarpe che ho comprato senza consultarlo. Mi ha ordinato di chiedere sempre il permesso prima di acquistare qualcosa di costoso e di riferirgli poi lacquisto.
Allora perché non sei scappata prima?
Non lo so. Ma il peggio è stato il nostro fallito viaggio in Grecia, quello che avevamo programmato come luna di miele prima del matrimonio. Ho risparmiato a lungo, ho chiesto qualche prestito agli amici e contavo sul fatto che anche lui mi avrebbe dato una mano. Improvvisamente ha detto che aveva già coperto le spese del matrimonio, quindi dovevo pagare io lintero viaggio. Mi ha rimproverato di non saper risparmiare, ma era solo la punta delliceberg. Due giorni fa ha annunciato, quasi per sorpresa, che sarebbe andato in Grecia da solo e che avrebbe trovato i soldi per il viaggio. Quella frase mi ha quasi fatto svenire. La sera stessa è partito con una valigia, senza un addio. Io non lho salutato, è sparito. Ho iniziato a fare le mie valigie, ma il giorno dopo ho depositato la domanda di divorzio.
Ho sostenuto a tutti i costi luomo che mi ha accompagnato per tanto tempo. Nessuno ha bisogno di un compagno così avido. È un peccato che Assunta non lo abbia capito prima di sposarsi, ma è meglio divorziare ora che sopportare anni di sofferenza. Un tale uomo non risparmierebbe neppure i propri figli.






