Ho sposato un ragazzo senza un soldo. La mia famiglia intera ha riso di me.
Sette anni fa ho preso per moglie un uomo che non possedeva nulla. I parenti non mi hanno capito e mi hanno persino sorriso in faccia. So bene che le donne hanno le proprie idee su come debba essere il marito e di solito tengono conto della sua situazione finanziaria. Alcune sognano il principe azzurro, un modello da copertina di rivista. Io, però, avevo i miei criteri. Per me era fondamentale che non bevesse alcol, perché so che porta solo guai, e non volevo che i miei figli vedessero un padre sempre ubriaco.
Desideravo anche che fosse industrioso, non pigro, e onesto con me. Non mi importava possedere auto di lusso o una casa sontuosa. Non venivo da una famiglia di milionari, quindi non aveva senso puntare a qualcosa che non avevo. Mia madre ha cresciuto me e mio fratello da sola, così il lusso era un sogno lontano. Stavo con lui per un anno prima di sposarci. Lui aveva sei fratelli e sorelle, era un bravo ragazzo e lavorava nel suo settore all’Università di Bologna.
Viveva nella casa dei genitori, insieme al fratello e alla madre. Al nostro matrimonio c’erano solo i parenti più stretti e qualche amico. Dopo le nozze abbiamo cominciato a convivere. Abbiamo scoperto di avere personalità diverse; ci sono voluti sei mesi perché ci capissimo e ci adattassimo. La prima volta che ho visto le sue lacrime maschili è stato quando è nato il nostro bambino. Abbiamo due figli, e lui guadagna bene, anche se ora lavora in un altro campo. All’inizio affittavamo un appartamento, ora possediamo una casa e la vita va piuttosto bene.
A volte discutiamo, ma ne parliamo e impariamo a risolvere i conflitti. Non siamo milionari, ma la cosa più importante è la salute e la serenità di tutti. Oggi festeggiamo il giorno, sette anni e mezzo fa, in cui ci siamo uniti in matrimonio. Col passare degli anni ho capito che lo amo sempre di più e non voglio più lasciarlo. Sono felice quando gioca con i nostri figli, quando si prende cura di me e mi chiama per chiedermi se ho fame. È tutto così meraviglioso.
Un esempio: un’amica, Elettra, ha sposato un uomo ricco; all’inizio tutto andava bene, poi ha iniziato a tradirla, a lamentarsi, a disobbedire e a prendere soldi dai suoi genitori. Vorrebbe divorziare, ma non vuole lasciare i due bambini al padre. Il suo caso non è per me, e sono contento di aver fatto la scelta giusta. Auguro a tutte le donne di amare i propri mariti e di sentirsi amate. Non valutare il valore del portafoglio!






