Ho trovato la scusa perfetta per fare la proposta: racconto italiano tra vicini di casa, cagnolini randagi, e una famiglia che nasce dall’amore (con una mamma, una bimba, cinque gatti e un lieto fine tutto nostro!)

Ho trovato loccasione giusta per fare la proposta. Racconto

Grazie di cuore per il vostro sostegno: per i like, linteresse, i commenti ai racconti, liscrizione, e davvero GRAZIE INFINITE a tutti per le donazioni da parte mia e dei miei cinque MICI.

Se vi piace un racconto, condividetelo sulle vostre pagine social: anche questo rende felice chi scrive!

Tua figlia desiderava tanto un cane di razza, vero? mi chiese un giorno la vicina, il signor Paolo, giù al piano di sotto.

Lo desiderava eccome, ma non ci possiamo permettere una spesa simile… viviamo da sole, rispose la signora. Ma il mio vicino fece solo un gran sorriso: Te lo do gratis, andiamo a prenderlo.

Come fosse la cosa più scontata, mia figlia Giulietta era già rientrata da scuola, udì tutto e cominciò subito:

Mamma, andiamo, è gratis, dai! Ci penserò io a portarlo fuori e farò sempre i compiti bene, promesso mamma!

Ma che combini Paolo, mi mandi la bambina in subbuglio, e poi mi lasci da sola a sistemare, si indignò la signora Marina Bianchi.

Prima guardami bene, Marina, e poi arrabbiati pure. Sono un bravuomo: serio, lavoratore, in gamba. Solo… un po solo, rispose il vicino sorridendo.

Ma dai Paolo, cosa vuoi che ti guardi? Ti conosco da una vita, avrò anche sette anni più di te, quando hai iniziato le elementari io già finivo le superiori, su via, ancora più seccata Marina.

E adesso guarda qua, siamo pari: ti arrivo appena alla spalla e sono anche più forte! Paolo si avvicinò e abbracciò Marina:

Guarda, Giulietta, quanto sono più alto e robusto della tua mamma!

Però sei meno furbo, a starmi addosso davanti a mia figlia! Marina si liberò a fatica.

Mi manca solo una cosa: proprio una donna intelligente così… ecco perché mi sento incompleto, lamentò Paolo a bassa voce.

E ora basta, ci andiamo a prendere questo cane o no? incalzò Giulietta con gli occhi lucidi.

Appunto! Dove trovi un cane così bello e gratis? Ha due macchie buffe, e poi la storia che ha vissuto… dai che ve la racconto! disse Paolo con tono misterioso, e Giulietta strinse più forte la mano della mamma:

Dai mamma, avevi detto di sì!

Paolo capì dagli occhi della signora che era indecisa, così si mosse tutto frettoloso:

Allora, che faccio, metto in moto la macchina? Qui vicino, non ve ne pentirete!

Marina, lanciando unocchiata storta al vicino, sbuffò e disse alla figlia:

Va bene, dicono che è piccolo, però guarda che se prendi insufficienze poi passi i guai…

Per tutto il tragitto Giulietta tempestava di domande: È simpatico il cagnolino? Come si chiama? Zio Paolo, quanto manca?

Alla fine arrivarono davanti a una vecchia palazzina.

Era lappartamento di mia madre, pace allanima sua, lo davo in affitto… e ora è successo un macello. Scusate il disordine, non ho potuto pulire ieri quando sono passato a ritirare i soldi…

Dentro, era un disastro indescrivibile.

In mezzo a buste con riso rovesciato, scatole vuote di biscotti e lattine accartocciate maleodoranti, stavano strettissimi una gatta grigia dagli occhi gialli e un cagnolino spelacchiato.

Entrambi sporchi e arruffati, sopravvissuti però a tutto, senza mai arrendersi al destino crudele che altri avevano preparato per loro.

Guardate che roba! inizio Paolo a raccontare nervoso ma sorridente, Un mese che non vedevo gli inquilini, vengo per riscuotere e trovo questo!

I vicini avevano spiegato che due ragazze, in affitto da Paolo, erano andate via allimprovviso senza saldare e… lasciato gatta e cane chiusi dentro, come fossero oggetti inutili.

Così erano rimasti quei poveretti, prigionieri senza sapere se mai qualcuno li avrebbe salvati.

Affamati, assetati, chiusi soli in una casa vuota.

Ma come hanno fatto a sopravvivere? chiese sconvolta Giulietta.

Segni della loro lotta ovunque: il cibo rubato, mangiato di nascosto. Prima biscotti e caramelle, poi pasta cruda e persino fiocchi davena. Con uno stratagemma incredibile erano riusciti ad aprire una scatoletta di carne e un tubo di latte condensato, lasciati lì da chi era scappato. Tutto ciò che hanno trovato, hanno divorato!

Dovevate vederli, erano uno spettacolo…

Ma la cosa fondamentale era lacqua.

La gatta evidentemente era riuscita, per fortuna, ad aprire appena il rubinetto del bagno… almeno un filo dacqua ce lavevano. Se lavessero lasciato spalancato, magari avrebbero allagato i vicini, ma probabilmente si sarebbero anche salvati prima!

Paolo sapeva come farli prendere in simpatia, Giulietta subito si mise a coccolare e imboccare i due poveri animali col cibo portato dal vicino.

E persino a Marina vennero le lacrime agli occhi…

Lo sapevo che non potevo sbagliarmi su di te, Marina le diceva piano Paolo mentre Giulietta accarezzava, sazi e felici, cane e gatta, Sei una bella persona. Allora, li prendiamo entrambi? E tu, mi vuoi sposare, Marina? Non ho mai trovato una donna come te, ecco perché sono ancora scapolo. Sposami, vivremo una vita migliore di tutti, garantito. Ho la macchina, due case, una la lasciamo a Giulietta quando si farà la sua famiglia. Laltra la affittiamo, stavolta però a gente perbene, non come le altre. Accetti? Potremmo anche avere altri figli noi due, e sarà una festa per tutti! Gatta e cane li abbiamo già, proprio una famiglia italiana, Marina!

Dì di sì, mamma, urlò Giulietta senza capire davvero tutto.

Paolo scoppiò a ridere:

Ecco, siamo già tutti daccordo! Allora? Che dici?

Ma dai, Paolo, scherzi? si schermì rossa Marina.

Dopotutto Paolo era un belluomo, gentile, che si era preso cura dei due animali abbandonati.

Mai avrebbe pensato la signora Marina Bianchi che a questa età qualcuno lavrebbe ancora chiesta in moglie. Le girò la testa allidea, soprattutto quando Paolo la strinse forte facendole battere il cuore di gioia.

Lasciami pensarci, tentatore che non sei altro! rossì tutta Marina.

Fai pure, noi non ci montiamo la testa: io porto la gatta con me, a voi il cagnetto, comera nei piani. Domani io e Micia torniamo per la tua risposta, e tu, Fido, preparati ad accogliere la padrona! Paolo fece locchiolino al cane, che rispose abbaiando tutto contento…

E Paolo convinse Marina a sposarlo.

Dopo un mese fecero festa con tutto il palazzo.

La preparazione si fece a casa di Marina, mentre i tavoli li sistemarono nellappartamento di Paolo lì cera più spazio da scapolo.

Micia e Fido non si staccavano mai dai loro nuovi padroni: gli animali riconoscono la bontà e non la lasciano.

Un anno dopo arrivarono i gemelli: Sofia e Leonardo.

Micia e Fido ora avevano un compito, vigilare sulla nuova prole. In una grande famiglia, cè sempre qualcosa da fare per tutti.

E soprattutto, in una famiglia così ricca di affetto, la felicità abbonda!

Gioia per i bambini e anche per gli animali.

Soprattutto quando cè sia una gatta che un cane a tenere compagnia!

Rate article
Add a comment

;-) :| :x :twisted: :smile: :shock: :sad: :roll: :razz: :oops: :o :mrgreen: :lol: :idea: :grin: :evil: :cry: :cool: :arrow: :???: :?: :!:

3 × four =

Ho trovato la scusa perfetta per fare la proposta: racconto italiano tra vicini di casa, cagnolini randagi, e una famiglia che nasce dall’amore (con una mamma, una bimba, cinque gatti e un lieto fine tutto nostro!)