La vicina ha deciso che può chiedere di tutto! Ora deve solo trasferirsi da me.

La vicina ha deciso che può chiedere di tutto! Lunica cosa che manca è che si trasferisca a casa nostra.

Mi serve un parere esterno. La situazione è la seguente: mio figlio, Luca, è amico di un ragazzo del quartiere, Matteo, un paio danni più grande. Con la madre di Matteo, la signora Rosa, mi incrocio di tanto in tanto, ma non la definirei una amica.

Allinizio abbiamo iniziato a frequentarci per parlare dei bambini. Ci incontravamo durante le passeggiate al parco, lei mi dava vestiti che per il piccolo erano troppo stretti e che non poteva indossare. Io le restituivo il capo e, per galanteria, portavo sempre succhi e biscotti per il suo bambino. Poi ho pensato: Meglio comprare tutto da sola, così non rimango in debito.

Con il tempo le tranquille passeggiate sono diventate una strana relazione. La signora Rosa ha iniziato a chiedermi regolarmente qualcosa. Da puoi darmi un limone? è passato a dammi un caffè!. Se a qualcuno piace il caffè, dovrebbe comprarlo, non chiedere ogni giorno di prenderlo in prestito. Fa visita a casa nostra senza che io labbia invitata e, appena vede i giochi di Luca, ne rimane incantata e porta a casa sempre qualcosa da provare. Vuole tutto. Ha già portato via diversi oggetti.

Non mi invita mai a casa sua, usando come scusa mia madre è malata, anche se la madre vive in una stanza a parte. Non esita a chiedere farmaci quando il figlio è ammalato, richiedendo cose che qualsiasi farmacia di quartiere ha. A volte persino per sé. Non capisco come qualcuno possa vivere così: un semplice antipiretico dovrebbe stare sempre in borsa. Regala confezioni quasi vuote e bottiglie, e queste le ha comprate per il mio bimbo, che adesso non posso più curare.

Ma non è tutto. Spesso chiede se abbiamo qualcosa da mangiare per il suo ragazzo, mentre io non chiedo mai nulla ai vicini! Cucino per il piccolo e basta. Usa il mio carrello della spesa senza chiedere il permesso. Vuole sempre cose che non possiede e, inevitabilmente, qualcosa le manca.

Un giorno la sua sfacciataggine mi ha davvero colto di sorpresa. Quando tutta la famiglia era ammalata, la signora Rosa mi ha chiamato dicendo che veniva a prendere un caffè, ma che doveva restare a casa con il figlio. Amo i bambini, ma sono stanco di vedere quelli degli altri entrare in casa nostra come se fosse un negozio, rovistare tra i giochi di Luca e scegliere a loro piacimento. Le ho detto che eravamo tutti contagiosi e che avremmo dovuto rimanere a distanza. Avrei dovuto dirle che non la avrei invitata.

Le sue visite non sono mai accompagnate da un posso entrare?. Arriva sempre senza invito e reclama: dammelo. Non le importa se sono occupato o se non ho voglia di darle qualcosa. È come se volesse occupare il mio spazio personale.

Non la sento più al telefono e non linvito più a passeggiate, ma è lei a chiamare. Uno dei miei amici mi ha detto che ho solo due opzioni: tollerare la sua impertinenza o tagliare i ponti. Non voglio litigare: i bimbi sono amici, abitiamo vicini, presto li accompagneremo insieme a scuola. E non so bene come si gestisce una discussione con questo genere di persone.

Rate article
Add a comment

;-) :| :x :twisted: :smile: :shock: :sad: :roll: :razz: :oops: :o :mrgreen: :lol: :idea: :grin: :evil: :cry: :cool: :arrow: :???: :?: :!:

nineteen − six =

La vicina ha deciso che può chiedere di tutto! Ora deve solo trasferirsi da me.