Avevo bisogno di un motivo per fare la proposta. Una storia
Grazie di cuore per il vostro sostegno, per i mi piace, linteresse, i commenti ai racconti, per seguirmi e un GRAZIE ENORME da parte mia e dei miei cinque gatti per ogni donazione ricevuta.
Se volete, condividete i racconti che vi piacciono sui social: anche questo scalda il cuore di chi scrive!
Tua figlia desiderava tanto un cane di razza, vero? chiese un giorno Paolo, il vicino, a una donna sul pianerottolo.
Certo che lo voleva, ma non abbiamo soldi da spendere in più, lo sai, viviamo da sole senza nessun aiuto, rispose la donna. Ma Paolo sorrise largo, Te lo regalo, vieni con me a prenderlo.
Come volesse il destino, Lucia, la figlia, era già rientrata da scuola e, sentendo tutto questo, si aggrappò subito,
Mamma, andiamo, è gratis, dai! Giuro che poi lo porto fuori io e prendo solo dieci a scuola, te lo prometto!
Ma insomma, Paolo, che modi! Fai sognare la ragazzina e poi tocca a me gestire tutto sinfuriò Marina Bellini.
Ascolta, Marì, prima guarda me, poi arrabbiati. Sono un uomo serio, affidabile, lavoro sodo e non manca niente, solo… sono solo!
Dai, Paolo, ma chi ti deve guardare? Ti conosco da sempre! Ho sette anni più di te: io finivo il liceo quando tu eri ancora alle medie, che dici mai! ribatté Marina, ancora più stizzita.
E adesso siamo quasi pari, guarda, mi arrivi appena alla spalla e sei più minuta di me! Disse Paolo, avvicinandosi a Marina e stringendola in un abbraccio.
Guarda, Lucia, quanto sono più alto e più forte della tua mamma!
Più forte forse, di certo non più furbo, visto che mi abbracci davanti a mia figlia! riuscì a svincolarsi Marina.
Proprio così, mi manca una come te, tutta bella, intelligente… e io ci penso su, ci penso davvero, sorrise Paolo, con un po di malinconia.
Basta con queste storie! Andiamo a prendere il cane o no? disse Lucia, la voce già tremante di emozione.
Ecco, brava, dove la trovi unoccasione così? E poi ha una storia particolare, vieni che ve lo mostro, merita! la voce di Paolo si fece misteriosa, e Lucia strinse la mano della mamma:
Dai mammaaa, me lhai promessooo!
Paolo intuì dallo sguardo di Marina che era in preda ai dubbi, così si fece più agitato:
Allora, accendo la macchina? È a due passi, fidatevi!
Marina Bellini lanciò unocchiata storta al vicino, sospirò e disse alla figlia:
Va bene, pare sia piccolo il cane, ma guai a te se poi prendi insufficienze…
Per tutto il tragitto Lucia non smise un attimo:
Ma il cagnolino è allegro? Come si chiama? Paolo, siamo quasi arrivati?
Finalmente si fermarono davanti a una vecchia casa.
È lappartamento che era di mia mamma, pace allanima sua. Lavevo affittato ma non è andata bene. Perdonate il disordine, ieri sono venuto per laffitto e… esitò Paolo.
Dentro cera davvero un caos. Tra sacchi pieni di riso sparso, scatole vuote di biscotti e lattine ammaccate, seduti luno addosso allaltro, cerano una gatta grigia dagli occhi dorati e un cagnolino spelacchiato.
Erano sporchi, spelacchiati, ma come si scoprì poi non si erano lasciati andare alla sorte crudele che qualcuno aveva voluto per loro.
Ma guardali, raccontava Paolo, un po nervoso, un po allegro, Mancavo da un mese, torno per laffitto e trovo questo!
I vicini avevano raccontato che le due coinquiline erano scappate di notte, qualche settimana prima, senza pagare nulla.
La gatta e il cane? Abbandonati, come se fossero oggetti e non esseri viventi.
Rinchiusi nellappartamento senza sapere se e quando sarebbe arrivata una salvezza.
Senza cibo, senza acqua, soli.
Ma come hanno fatto a vivere? chiese sconvolta Lucia.
Cerano tracce di lotta ovunque. Affamati, avevano mangiato tutto quello che trovavano. I biscotti e i dolci per primi, poi via anche la pasta cruda e i cereali. Per miracolo erano riusciti ad aprire delle scatole di carne e latte condensato dimenticate dalle fuggitive. Insomma, tutto ciò che era commestibile, era sparito!
Ma la vera fortuna era stata lacqua.
La gatta, forse per caso o per esperienza, era riuscita ad aprire il rubinetto del bagno. E gli andò bene che non lo fece aprire del tutto: altrimenti avrebbero allagato i vicini, ma almeno qualcuno sarebbe accorso prima…
Paolo sapeva bene chi chiamare; Lucia si lanciò subito ad accarezzare e nutrire i due sfortunati con il cibo portato da Paolo.
Anche a Marina scese una lacrima di compassione…
Lo sapevo che sei una donna di cuore, Marina, non sbagliavo, sussurrava Paolo mentre Lucia coccolava i due animali finalmente sazi, Che ne dici, li portiamo a casa entrambi? E… vuoi sposarmi, Marina? Non mi sono mai sposato, perché non ho trovato una come te. Dai, accetta, vedrai che staremo meglio di tutti! La macchina ce lho, due appartamenti pure: Polina quando sarà grande avrà dove stare. Laltro lo affittiamo, ma stavolta a inquilini per bene, non come quelle due. Che ne pensi? Chissà, magari avremo altri bambini e vivremo felici, davvero! E poi abbiamo già cane e gatto, come in una vera famiglia italiana, dai, Marina!
Dì di sì, mamma! gridò Lucia, senza davvero capire tutta la questione, ma felice come poche altre volte.
Paolo scoppiò a ridere:
Hai visto? Sono tutti daccordo, manca solo te!
Dai Paolo, ma che dici! arrossì improvvisamente Marina.
In fondo era vero, Paolo era un uomo perbene e gentile, uno che non abbandona nessuno, nemmeno un animale.
E poi… a pensarci bene, Marina non avrebbe mai creduto che qualcuno un giorno lavrebbe chiesta in moglie. E quando Paolo la strinse ancora, il cuore le prese a battere felice come non mai.
Fammi pensare, se fai sul serio… che tentazione! e Marina si tinse di rossore.
Pensaci pure, non abbiamo fretta. Io intanto porto la gatta con me, a voi il cane come volevate. Domani torniamo, io e Minù, per la tua risposta. Ma tu, Fido, preparati per la festa, disse Paolo al cagnolino, che abbaiò allegro in segno dassenso…
Paolo convinse Marina a sposarlo.
Un mese dopo tutto il condominio partecipò alle nozze.
I preparativi si fecero a casa di Marina, ma i tavoli furono sistemati da Paolo, che aveva più spazio nel suo rifugio da scapolo.
Minù e Fido non si staccavano dai nuovi padroni, gli animali riconoscono subito la bontà di una casa.
Un anno dopo, a Marina e Paolo nacquero due gemelli, Sofia e Alessio.
Ora Minù e Fido hanno il loro da fare: tengono docchio i piccini e vegliano su di loro. In una famiglia grande, cè sempre bisogno di tutti.
E, soprattutto, in una famiglia grande e unita, la felicità non manca mai!
Gioia per i bambini e per gli animali
Specialmente quando casa tua ha anche cane e gatto!





