Le persone più care. Racconto
Succede proprio così nella vita. Eppure, poteva andare anche diversamente. La nostra vicina si meraviglia sempre di quanto siamo fortunati. I figli ci aiutano, i nipoti vengono a trovarci spesso.
Anche oggi viene a trovarci il nostro nipote di mezzo, Paolo. Il nonno trascorre con lui del tempo a fare matematica. E poi gli insegna a fare le trazioni alla sbarra che abbiamo nel cortile del nostro condominio.
Anna Giuditta e Paolo Emilio hanno appena superato i settantanni. Sono ancora giovani! E hanno tre splendidi nipoti.
La sera prima, insieme alle due nipotine, la piccola Lidia e la maggiore Silvia, Anna Giuditta ha preparato dei biscotti. Così cè qualcosa di dolce per accompagnare il tè, e anche Paolo potrà goderseli.
Annina, dobbiamo comprare un mappamondo, la voce del marito interruppe i pensieri di Anna Giuditta. Paolo e Lidia non si orientano molto con la cartina, ci vuole un bel mappamondo grande!
E dovremmo prendere anche un pallone. Nel cortile io e Paolo abbiamo visto dei ragazzi giocare a basket. Anche lui vorrebbe provarci.
Il campanello suonò. Paolo era tornato da scuola:
Ciao, nonna! Ciao, nonno! Ho comprato i vostri panini preferiti ai semi di papavero, passando dal forno.
Si è tolto subito il cappotto, si è lavato le mani, come la nonna gli ha sempre insegnato.
Allora, come va a scuola? Qualche voto?, chiese Paolo Emilio.
Nonno, due sei in matematica. Mi aiuti, vero? dagli occhi si capiva che era dispiaciuto, mi sono incasinato, nonno!
Ma come mai? Laltra volta avevamo capito tutto Dai, andiamo a studiare insieme, che capiamo dove ti sei perso.
Paolino, è appena arrivato, che mangi prima qualcosa apposta, disse Anna Giuditta.
Allora anche per me un bel piattone di minestrone col parmigiano, sorrise Paolo Emilio con aria complice verso il nipote.
Dopo pranzo Paolo si mise con il nonno a studiare. Anna Giuditta li guardava con dolcezza.
Presto comincerà la stagione in campagna. Che bellaria cè fuori città! Tutta unaltra cosa, più leggera, più buona. I nipotini piccoli, Lidia e Paolo, verranno con noi. E Silvia, la maggiore, di solito la vediamo nel weekend con i suoi genitori. Sta crescendo: tra poco compie diciassette anni.
Silvia studia alla scuola dinfermieristica, ora è in tirocinio in ospedale. Ci si trova bene. Vuole continuare a studiare, sogna di diventare medico e aiutare gli altri. È proprio una brava ragazza, forte e con un cuore doro. Sono certo che ci riuscirà.
Anna Giuditta si avvicinò al comò e prese in mano una cornice con una fotografia:
Oh, mio caro figlio, Luca mio, se solo potessi vedere come viviamo! Perdonaci, figlio, forse io e tuo padre abbiamo sbagliato qualcosa. Evidentemente non siamo stati allaltezza, non siamo riusciti ad aiutarti. Non ce lhai fatta, non ce labbiamo fatta, Anna Giuditta alzò appena il mento e sbatté le ciglia, no, Luca, non sto piangendo. Spero e credo che ci vedi e sei contento per noi. La vita, è proprio strana. È un insieme di gioie e dolori. Hai visto così poco, figlio, troppo poco. Ma ormai è tardi. Non si può cambiare più niente.
Annina, ci senti? gridò Paolo Emilio dalla porta Giulia è arrivata con Massimo. E anche Lidia è con loro.
Nonna! la piccola si lanciò al collo di Anna Giuditta e labbracciò con le sue manine calde.
Guarda qui, nonna, Lidia prese tra le mani il viso di Anna Giuditta, vedi che capelli belli oggi? Come li hai tu! Perché io somiglio a te. Tavrei tanto bene, nonna, disse stringendosi a lei. Anna Giuditta si trattenne a stento dal piangere.
Ma la lasci un po respirare la nonna? Giulia e Massimo sorridevano guardando la scena, ti sei già scordata che volevi fare un regalo alla nonna?
Ah nonna aspetta! Lidia scese dalle sue braccia e tirò fuori dal borsone della mamma un foglio Vedi, questo lho disegnato allasilo. Questo sei tu, questo il nonno, la mamma e il papà, questa Silvia, Paolo e io! Ti ho fatto un regalo, per te e il nonno. La nostra grande famiglia. Ti piace, nonna?
Tantissimo. E come ci somigliamo tutti! Paolo, vieni a vedere cosa ci ha regalato la nipotina! Lo incornicio e me lo tengo sempre davanti, che bellezza. Tutta la nostra grande famiglia!
Dai, Anna Giuditta, ci vediamo. Paolo, sei a posto? Non scordarti lo zaino. Anna Giuditta, Paolo Emilio, venite domani da noi a pranzo! I bimbi hanno preparato uno spettacolino per voi. Allora ciao, grazie, a domani.
La porta si chiuse. Anna Giuditta e Paolo Emilio si sedettero con il tè.
Che fortuna, Paolino, avere una famiglia così grande.
Sì, Annina.
Ti ricordi, quando Luca portò Giulia qui? Ero proprio felice. Speravo che Luca si sarebbe rimesso in sesto. È stato bello per un anno intero. Non potevo desiderare di più. Poi tutto tornò come prima. Quella compagnia, quelle ragazze…
Non pensarci, Anna, non piangere, Paolo Emilio la strinse forte.
E poi Giulia se ne andò. E Luca… in una brutta lite, è successo tutto, e non cè più il nostro figlio.
Ma che hai oggi, Annina?, Paolo Emilio le asciugò le lacrime.
Niente, Paolino è che Lidia mi ha fatto quel disegno. E ho pensato che fortuna aver trovato Giulia mentre era incinta, dopo che Luca se nera andato. E poi che ha incontrato Massimo, e noi così, oltre a Silvia, abbiamo avuto altri nipoti, Paolo e Lidia. Sono tutti nostri, a prescindere da tutto.
E sai cosa ti dico? Se era destino passare tutte queste prove, allora posso dire che siamo i nonni più felici del mondo!
La nostra grande famiglia, sono le persone più care.
Dove cè amore e comprensione, la sofferenza non entra.






