A volte nella vita ci troviamo costretti a trovare una soluzione rapida a un problema improvviso. È esattamente quello che è accaduto a me, Giovanni.
Mio figlio, Leonardo, ha ormai quattro anni. Non ho dubbi: per me è perfetto. Non posso dire che si comporti sempre bene ma esistono davvero bambini perfetti? Tutti loro hanno un pizzico di vivacità. E a giorni sto per avere un altro bambino. È proprio questa la questione.
Durante la mia ultima visita dal ginecologo, mi hanno mandato direttamente in ospedale; cera qualcosa che preoccupava i medici e dovevano tenermi sotto controllo subito. Così mi sono trovato a chiedermi: chi terrà Leo?
Mia moglie era fuori Italia per lavoro. Sarebbe tornata solo dopo dieci giorni. I miei genitori erano tutti impegnati. Nessun altro parente era disponibile. La nonna, Maria, ha deciso di offrire una mano. Mi ha detto che avrebbe badato a Leo fino al mio ritorno. Avevo tanti dubbi: ha settantanni, e lui è proprio una furia chissà se avrebbe retto!
Alla fine abbiamo trovato un compromesso. I miei lavorano in una piccola azienda di Firenze e mi hanno detto che dopo il lavoro sarebbero passati da noi per stare un po con il nipote. Durante il giorno, invece, ci avrebbe pensato nonna Maria. Così abbiamo deciso.
Eppure non riuscivo a tranquillizzarmi. Era pur sempre mio figlio. Non avevo alternative, però. Chiamavo continuamente nonna Maria per sapere come andava. Stranamente, hanno trovato in fretta il modo di capirsi. La settimana è passata velocemente, e appena tornata mia moglie, si è occupata lei di Leo.
Stavo per essere dimesso dallospedale quando, durante il fine settimana, mia sorella Lucia mi ha chiamato furiosa. Sua figlia, Giulia, ha solo due anni e più volte aveva provato a convincere nostra nonna a stare da lei, ma non cera stato verso. Nonna Maria aveva sempre detto che Giulia era ancora troppo piccola.
Le ho quasi implorato in ginocchio di venire, ma non vuole!, mi ha detto.
Tu hai approfittato della nonna!, mi ha accusato.
Le ho risposto: Ero in una situazione difficile. Non potevo portare Leo con me in ospedale. Avevo chiesto anche a te, ma non ti sentivi di aiutarmi. E tu vorresti lasciare Giulia alla nonna per riposare e svagarti. Ti rendi conto della differenza? È giusto lasciare una bimba così piccola con una persona anziana? Portala piuttosto dai genitori.
Lei si è lamentata che nessuno voleva badare a sua figlia e che doveva starci sempre lei.
Io sono convinto invece che la situazione non sia la stessa. Tra una bambina di due anni e un bambino di quattro cè una grande differenza. Se avessi potuto, anchio avrei evitato di lasciare Leo ai parenti. Ma Lucia insiste che io abbia raggirato nostra nonna.
Oggi, però, riflettendoci, ho capito una cosa: a volte la famiglia si aiuta come può. Ma non è giusto giudicare gli altri quando le esigenze e le responsabilità sono così diverse. Bisogna mettersi nei panni degli altri, invece di accusare.






