Moglie e padre
Allegra faceva solo finta di voler conoscere i genitori di Riccardo. Ma a cosa le sarebbero serviti? Non aveva certo intenzione di vivere con loro, e da suo padre – che si diceva pure benestante – non avrebbe ottenuto altro che sospetti e problemi.
Però, ormai che aveva deciso di sposarsi, doveva recitare la parte fino in fondo.
Allegra si era vestita con cura, ma in modo semplice, per apparire come una ragazza dolce e spontanea.
L’incontro con i genitori del fidanzato è sempre una prova piena di insidie, e quando sono anche persone argute diventa un vero esame di maturità.
Riccardo pensava che Allegra avesse bisogno di incoraggiamento.
Non preoccuparti, Allegra, davvero, non agitarti. Papà è burbero, ma sa essere anche ragionevole. Non ti faranno nessuna domanda imbarazzante. Ti piaceranno. Papà è un po particolare, ma mamma è la simpatia fatta persona le garantiva mentre si fermavano davanti al portone di casa.
Allegra si limitò a sorridere, gettandosi una ciocca di capelli alle spalle. Quindi, papà cupo e mamma solare. Un bel miscuglio. Sorrise tra sé.
La casa non la stupì affatto. Le era già capitato di visitare residenze più lussuose.
Furono accolti subito.
Allegra non era particolarmente agitata. Perché mai dovrebbe? Gente come tanta. Luisa Romani, come Riccardo le aveva già detto, era da sempre casalinga, quasi mai aveva lavorato, solo ogni tanto partiva con le amiche per qualche viaggio, tutto qui. Il padre, Giorgio Bianchi, appunto, apparentemente uomo poco espansivo, ma almeno silenzioso. Eppure il nome le sembrava stranamente familiare…
Furono ricevuti…
E Allegra smise di respirare, rimanendo sulla soglia. Fine dei giochi. Non conosceva la futura suocera, ma il futuro suocero lo riconobbe allistante… Si erano già incontrati, tre anni prima. Non spesso, ma con reciproca convenienza. In bar, in hotel, in ristoranti. Ovviamente di quella conoscenza non sapevano né la moglie di Giorgio né suo figlio.
Eccoci.
Giorgio la riconobbe subito. Nei suoi occhi brillò uno sguardo che poteva essere sorpresa, incredulità o anche qualcosa di più oscuro, qualche intrigo che già stava architettando, ma rimase in silenzio.
Riccardo, ignaro di tutto, la presentò felice ai genitori.
Mamma, papà, vi presento Allegra. La mia fidanzata. Avrei voluto portarvela prima, ma lei è così timida.
Oddio…
Giorgio tese la mano.
La stretta fu forte, perfino troppo decisa.
Piacere di conoscerti, Allegra disse, e nella voce aleggiava qualcosa di impercettibile… che Allegra non seppe definire subito. Rabbia? Avvertimento? O altro…
Allegra pensava freneticamente a come uscirne, temendo che Giorgio fosse sul punto di svelare chi era stata.
Il piacere è mio, signor Giorgio, rispose, giocando la parte, cercando di mascherare ladrenalina che sentiva esplodere. Cosa succederà ora…
Ma… niente.
Giorgio, forzando qualcosa di simile a un sorriso, le spostò gentilmente la sedia a tavola.
Forse voleva umiliarla dopo…
E invece niente successe.
Fu allora che Allegra capì non lavrebbe mai detto. Se avesse raccontato tutto, si sarebbe tradito da solo con la moglie.
Quando si fu rasserenata, la serata proseguì in modo persino conviviale. Luisa narrava episodi dinfanzia di Riccardo, Giorgio sembrava interessato ad ascoltare Allegra, domandandole del suo lavoro. Sapeva già molto di lei. La sua sottile ironia però la lasciava indifferente. Addirittura, rise alle sue battute. Eppure, tra le risate, si nascondevano allusioni che solo loro due potevano comprendere.
Per esempio, quando lui le disse:
Sa, Allegra, lei mi ricorda una mia vecchia… collega. Anche lei era molto intelligente. Sapeva come conquistare le persone. Tutte le persone.
Allegra non perse il colpo:
Ognuno ha i suoi talenti, signor Giorgio.
Riccardo, tutto preso dalla sua infatuazione, la guardava adorante, ignaro di ogni doppio senso. Lui lamava davvero. E forse, per lui, era la cosa più bella. E la più amara.
Poco dopo, parlando di viaggi, Giorgio chiese fissandola negli occhi:
Io, ad esempio, preferisco luoghi isolati. Senza chiasso. Dove posso stare tranquillo, riflettere. Magari con un buon libro. E lei, Allegra, che posti predilige?
La stava stuzzicando.
Io adoro la compagnia, mi piace il rumore, la gioia intorno, rispose Allegra senza cedere alla provocazione, Anche se alle volte, orecchie in più sono pericolose.
Per un attimo, sembrò che Luisa avesse percepito qualcosa. Allegra notò il sopracciglio della suocera che si contraeva, ma la donna sembrò scacciare il pensiero.
Giorgio sapeva bene che Allegra non cercava certo la tranquillità. E sapeva anche perché.
A sera, quando fu il momento di ritirarsi per la notte, Giorgio abbracciò suo figlio.
Ragazzo mio, abbine cura. Lei… è speciale.
Sembrava un complimento e una presa in giro insieme. Ma solo Allegra colse il sottinteso.
Ella percepì come la temperatura della stanza scolasse. Speciale. Scelse proprio quella parola.
***
Quella notte, mentre tutti dormivano, Allegra restava sveglia.
Rifletteva su quellincontro inatteso e si domandava come convivere con quella nuova verità. La prospettiva non era delle migliori. Immaginava che anche Giorgio non stesse dormendo. Lui per la sorpresa, lei per la conversazione in sospeso. E per mille altri motivi.
Si alzò silenziosamente, si infilò una felpa sopra la maglietta e i pantaloncini, e uscì dalla stanza. Scese le scale con passi non troppo leggeri, quanto bastava per farsi sentire da chi, vegliando, aspettava. Giunta in veranda, sapeva che Giorgio sarebbe arrivato.
Non tardò.
Non riesci a dormire? chiese lui, avvicinandosi da dietro.
Il sonno non ne vuole sapere di arrivare, rispose Allegra.
Un vento leggero scompigliò le foglie.
Sentì il profumo, inconfondibile, del suo dopobarba.
La guardava scrutandola in silenzio.
Cosa vuoi davvero da mio figlio, Allegra? niente più maschere, So bene di cosa sei capace. So di quanti uomini come me hai incontrato. E so che per te hanno sempre contato solo i soldi. Del resto, non facevi mistero dei tuoi prezzi. Perché Riccardo?
Già che lui evitava il passato, Allegra non volle essere gentile. Scoppiò in una mezza risata:
Lo amo, signor Giorgio, canticchiò, Perché non potrei?
Lui non sembrava convinto.
Amore? Tu? Sono sicuro che non hai mai amato nessuno. E racconterò tutto a Riccardo. Cosa facevi, chi sei. Il tuo vero volto. Secondo te, ti sposerà ancora?
Allegra si avvicinò, lasciando solo pochi centimetri tra loro. Lo fissò con attenzione. Come se non lavesse già visto abbastanza!
Racconta pure, signor Giorgio, pronunciò lentamente Ma allora anche tua moglie saprà tutto del nostro segreto.
Questo…
Non è ricatto. È reciprocità. Se racconterai come ci siamo conosciuti, dovrai spiegare anche a cosa servivano quei nostri incontri. Ti aiuterò io con i dettagli.
Sono cose diverse…
Davvero? Dirai lo stesso a tua moglie?
Giorgio rimase in silenzio. Il tentativo di intimorire Allegra era fallito. Aveva capito. Erano legati entrambi, nello stesso guaio.
Che cosa le racconteresti?
Non solo a lei. Anche a Riccardo. Gli spiegherò che grande padre di famiglia sei, e quali impegni di lavoro ti facevano restare fuori. Tutto, davvero. A quel punto non avrei nulla da perdere. Vuoi salvare tuo figlio da me? Fai pure.
Scelta ardua.
Convincere il figlio a non sposarsi voleva dire rovina coniugale quasi certa.
Non ne avrai il coraggio.
Io no? Allegra quasi rise, come se avesse detto una sciocchezza Tu puoi raccontare tutto, e io invece dovrei restare zitta, anche se sei più compromesso di me? Luisa ci tiene tanto, sai, alla fedeltà…
Le capitava che, ubriaco, lui le confidasse quanto si sentisse in colpa nei confronti di Luisa. Che lei era buona, onesta, e lui invece uno sciagurato. Sapeva bene che la moglie non avrebbe mai perdonato nulla del genere. Doveva proprio scegliere.
E Giorgio sapeva che Allegra non stava bluffando.
Va bene, sussurrò infine Io non dirò nulla. Ma tu… neanche una parola. Nessuno dovrà sapere. Dimentichiamo quello che è stato.
Ecco perché Allegra era così tranquilla. Lui avrebbe perso molto più di lei.
Come vuoi, signor Giorgio.
Il giorno dopo lasciarono la casa dei genitori di Riccardo. Sotto lo sguardo colmo dodio del futuro suocero, Allegra salutava la suocera che già la chiamava figlia. Giorgio stringeva gli occhi, la mano quasi tremante.
Soffriva nel non poter avvisare suo figlio della pericolosità della nuora, ma temeva di rovinare sé stesso. Perdere Luisa voleva dire rinunciare a una montagna di euro. Avrebbe lasciato tutto. E il figlio difficilmente lo avrebbe perdonato…
Qualche settimana dopo, Allegra e Riccardo rimasero due settimane dai genitori di lui.
Una vera vacanza in famiglia.
Giorgio cercava di evitare Allegra in tutti i modi, citando mille impegni. Ma una volta che la casa era vuota, la curiosità ebbe la meglio. Decise di frugare nella borsa di Allegra. Forse vi avrebbe trovato qualcosa che gli avrebbe dato un vantaggio.
Cercò tra il trucco, lagenda, un quaderno piccolo. Poi lo sguardo gli cadde su un oggetto bianco e blu. Un test di gravidanza. Due linee nitide.
Credevo che il disastro fosse che mio figlio sposasse una come… No, questa sì che è una catastrofe! ripose il test, ma non fece a tempo a richiudere la borsa.
Allegra lo aveva colto sul fatto.
Non si fa frugare tra le cose altrui, lo rimproverò sarcastica. Ma stranamente non sembrava particolarmente scossa.
Giorgio non negò.
Sei incinta di Riccardo?
Allegra si avvicinò lenta, prese la borsa, e guardandolo negli occhi disse:
Mi sa che avete rovinato la sorpresa, signor Giorgio.
Giorgio era furioso. Ora Allegra non avrebbe più lasciato suo figlio. E se lui avesse raccontato tutto, sarebbero venute fuori anche le sue colpe. Ora davvero era meglio tacere. Ma quanto pesava questo silenzio, sapendo in quale trappola stava cadendo il figlio…
***
Nove mesi dopo… e ancora mezza stagione.
Riccardo e Allegra crescevano la loro bambina, Bianca.
Giorgio evitava i loro incontri. Non voleva vederli. Non voleva neanche pensare allesistenza della nipote. Allegra lo terrorizzava. Lo spaventava il modo gelido in cui trattava Riccardo, e quel passato oscuro.
Ancora una volta.
Luisa aveva deciso di andare a trovare Riccardo e Allegra.
Giorgio, vieni con me?
No, ho mal di testa.
Ancora? Mi pare un cattivo segno ormai.
No, solo stanchezza. Vai pure senza di me.
Giorgio, come sempre, simulò unemicrania, raffreddore, un dolore alle gambe. Qualunque scusa lo allontanasse dalla casa del figlio. Prese anche un paio di compresse, tanto per rendere credibile la cosa. Non reggeva la vista di Allegra. Ma nemmeno poteva parlare.
La serata procedeva tra pensieri ossessivi.
Si sdraiò.
Lesse un libro.
Poi, a tarda sera, si accorse che Luisa ritardava moltissimo. Ormai le undici e nessuna notizia. Il cellulare spento. Ovviamente chiamò Riccardo.
Tutto bene lì da voi? Luisa è partita? Non è ancora rientrata.
Papà, sei lultima persona con cui vorrei parlare adesso.
E riagganciò…
Giorgio stava per raggiungere il figlio, quando la macchina di Allegra si fermò davanti casa. Capì subito che qualcosa era successo, e quando vide Allegra, quasi gli mancò il fiato.
Cosa ci fai qui? Parla! la scosse Cosè successo?
Allegra, perfettamente serena, si versò un bicchiere di vino, si mise comoda e sorrise.
Disastro.
Che disastro?
Nostro. Riccardo ha trovato su un sito di un bar le nostre foto di quattro anni fa. Da una festa allOasi, ricordi? Riccardo stava prenotando per lanniversario e ci ha trovati lì… In gran forma, tra laltro. Il fotografo ha caricato tutto online! Ora Riccardo è furibondo. Tua moglie vuole chiedere il divorzio. E io, come volevi tu, probabilmente lascerò tuo figlio.
Giorgio la fissava, i pensieri in tumulto. Quelle foto, quella festa… Ricordava bene come aveva pregato di non essere fotografato. Eppure nessuno immaginava che le cose sarebbero tornate così.
Cadde a sedersi per terra, sconfitto.
E tu perché sei venuta qui?
Sono scappata per un po rise Allegra A casa è un delirio. Bianca è con la tata. Vuoi del vino?
Gli versò proprio il suo vino.
Restarono in veranda a bere. Solo il frinire dei grilli rompeva il silenzio.
Tutta colpa tua, disse Giorgio.
Allegra annuì, senza alzare gli occhi dal bicchiere.
Già.
Sei insopportabile.
Lo so.
Non ti dispiace per Riccardo?
Un po, ma di più per me stessa.
Ami solo te stessa.
Non lo nego.
Lui, d’un tratto, le prese il viso fra le manI e la obbligò a guardarlo.
Lo sai che non ti ho mai amata, vero? sussurrò.
Lo credo benissimo.
***
Al mattino, quando Luisa arrivò ancora piena di rabbia per tentare di ricostruire il matrimonio, anche a costo di logorarsi per sempre, trovò Allegra e Giorgio insieme. Ancora addormentati.
Chi cè? si alzò Allegra.
Sono io, disse semplicemente Luisa, mentre la sua vita crollava.
Allegra le sorrise, calma. Giorgio si svegliò poco dopo, ma non uscì nemmeno di casa per cercare la moglie.
***
A volte, anche chi crede di poter controllare tutto, si trova intrappolato dalle proprie scelte. Inseguire solo il proprio interesse porta a perdere ciò che conta davvero: la fiducia, lamore e la serenità. Così, nessun segreto rimane nascosto per sempre, e prima o poi ciascuno paga il prezzo delle proprie azioni.






