Mio marito mi ha detto che si era stancato di me, ma dopo il cambiamento sono stata io a stancarmi di lui: la storia di una trasformazione che ha rivoluzionato il nostro matrimonio italiano

Quasi due anni fa, mio marito mi ha detto una frase che non potrò mai dimenticare: Vivi in modo così prevedibile che mi sono stancato di te. Anche se Giovanni vedeva la nostra vita come monotona, io ne ero pienamente soddisfatta. Ogni mattina mi alzavo presto, facevo colazione, mi dedicavo a qualche esercizio fisico e mi preparavo per andare al lavoro. La prima cosa che facevo era mettere in ordine le cose di mio marito, perché usciva sempre per primo, e poi pensavo a me stessa.

Cucinavamo sempre a casa; preparavo panini e frutta per entrambi, da portare al lavoro. Ogni sera, tornando dallufficio, passavo dal supermercato, poi cucinavo, sistemavo la casa e mettevo la lavatrice. Prima di dormire, guardavamo un film insieme e poi a letto.

Ero convinta che tutto fosse perfetto: il mio marito era curato e ben nutrito, la casa ordinata, sempre profumata di pulito. Cosa avrei potuto desiderare di più? Ogni sabato facevo le pulizie a fondo, preparavo qualche dolce tipico e cucinavo piatti nuovi. La sera invitavamo amici a casa o uscivamo a cena fuori, magari in un locale del centro. La domenica era dedicata alle famiglie: metà giornata dai miei genitori, l’altra metà dai suoceri. Li aiutavamo nelle faccende, chiacchieravamo e godevamo del tempo insieme a loro.

La sera ci rilassavamo sul divano di casa. Mai una lite, mai una voce alta. La nostra casa era un angolo di calma e armonia. Però… un giorno, Giovanni mi guarda e dice che si è stancato della routine. Per ore mi parla, dicendo che si sente insoddisfatto e che invidia i suoi amici, sempre pronti a divertirsi, a vivere senza regole, pieni di energia. Non come noi, che nemmeno discutiamo mai. Quella sera è uscito sbattendo la porta.

Io, invece, ero davvero felice così e non avevo intenzione di cambiare nulla. Ma per amore di lui, ero pronta a tutto, anche a reinventarmi. Ho iniziato cambiando look. Ho svuotato larmadio dagli abiti classici e sono andata a fare shopping: con i risparmi messi da parte per la casa al mare, mi sono concessa vestiti alla moda, accessori colorati. Ho tagliato i capelli cortissimi e li ho tinti di un castano ramato. Insomma, ho deciso di non sembrare più scontata.

Poi ho cercato un nuovo lavoro. Invece del solito ufficio, mi sono buttata sullorganizzazione di eventi. Questo nuovo impiego mi ha aperto un mondo di conoscenze e sorprese entusiasmanti.

Una settimana dopo, Giovanni è tornato a casa e non credeva ai suoi occhi. Gli ho promesso che la nostra vita sarebbe cambiata davvero. E così è stato: uscivamo quasi ogni sera, tra aperitivi, cene, feste in locale, eventi culturali, visite a casa di amici. Ogni fine settimana scoprivamo una città diversa, facevamo gite in bici o escursioni in barca sul lago.

Dopo qualche mese di questa nuova esistenza piena di stimoli, Giovanni ha iniziato a lamentarsi che improvvisamente desiderava tranquillità, una serata casalinga, solo noi due davanti a un buon piatto caldo. Gli mancava la cucina casalinga, il profumo dei miei biscotti. Ormai, però, non avevo più il tempo di stare ai fornelli: la mia vita era tutta un correre, scoprire, conoscere. Mi ero trasformata così tanto che a lui, piano piano, è passata la voglia di stare in mia compagnia.

Una settimana dopo, Giovanni mi ha confessato che non regge più quel ritmo. Vuole tornare alle vecchie abitudini, allintimità semplice di casa, ai parenti la domenica, alla pasta fatta in casa e non ai piatti take away riscaldati.

Solo che ormai io non sentivo più il bisogno di tornare indietro. Avevo dato tutta me stessa per adattarmi ad una vita ordinata, ora non volevo più rinunciarci alla mia libertà e a quello che avevo conquistato. Il mio nuovo stile di vita mi piaceva troppo. Di certo, non rimpiangevo il passato. Così, quando mio marito ha chiesto di ripristinare tutto comera prima, tra noi è scoppiato un vero litigio.

Alla fine, il sogno che aveva inseguito si è spezzato: sono volati piatti, i vicini sono accorsi, e qualcuno ha chiamato i carabinieri. Giovanni, con i suoi effetti personali, è andato a vivere da sua madre. Probabilmente spera che tornerò quella di una volta. Ma sarebbe davvero troppo. Non siamo attori di un film: le persone non cambiano a comando. Giovanni rientrerà e troverà una busta con le carte per la separazione e un biglietto su cui cè scritto che ora sono io ad annoiarmi… e non posso più vivere con lui.

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