La mia amica si dimenticò di riattaccare dopo una telefonata, e così Martina scoprì molte cose sulla propria famiglia
Dopo aver sentito questa storia da un caro amico, io e mia moglie abbiamo radicalmente cambiato il nostro modo di vedere le persone. Abbiamo iniziato a passare meno tempo con gli amici e a raccontare loro molto meno della nostra vita privata. No, non che avessimo smesso di fidarci o che avessimo litigato: siamo tuttora in buoni rapporti con tutti, ma non lasciamo più nessuno entrare davvero nel nostro mondo. E tutto questo a causa di un episodio spiacevole che coinvolse proprio quellamico e sua moglie.
Erano molto legati a una coppia di amici storici, un legame che durava da anni. I mariti lavoravano nella stessa azienda a Milano e le donne avevano frequentato insieme luniversità a Bologna. In seguito la mia amica, Martina, si sposò e lanno seguente nacque il loro primo figlio. Fu proprio lei a presentare allamica un collega di suo marito e così anche loro iniziarono a frequentarsi.
Con il tempo il marito dellaltra amica lasciò il lavoro trovandone uno più remunerativo altrove, e anche lei riuscì a trovare unoccupazione ben pagata. I rapporti fra le due coppie diventarono meno frequenti. Nel frattempo, Martina, passando da una maternità allaltra (visto che ha avuto altri figli), fu spesso in congedo e questo non piacque ai datori di lavoro, che alla fine la licenziarono con una scusa.
Il marito si diede parecchio da fare per mantenere a un buon livello la famiglia, con quattro figli da crescere e la moglie a casa. Ma, tutto sommato, se la cavavano. Avevano acquistato una grande casa alle porte di Firenze, si occupavano dellorto e della casa con cura. I loro stipendi, col tempo, si erano pareggiati a quelli dellaltra coppia, pur senza mai diventare ricchi.
Gli amici, invece, non avevano figli; pensavano solo alla carriera, viaggiavano spesso allestero, si concedevano vacanze anche lunghe e vivevano secondo i loro gusti.
Un giorno Martina e suo marito decisero di invitare questi amici nella loro casa di campagna nei pressi di Arezzo. Pensarono che sarebbe stata una grande idea staccare dalla frenesia cittadina, fare una grigliata, un bagno nellArno e una passeggiata nel bosco. Era una di quelle giornate perfette di primavera. Martina chiamò lamica, le propose la cosa ed era entusiasta allidea, però disse che avrebbe prima chiesto al marito e poi avrebbe richiamato per confermare. Dopo quella frase posò il telefono sul tavolo, dimenticando che la chiamata era ancora attiva. Fu allora che Martina sentì molte cose sul proprio conto, restando letteralmente senza parole.
Si rese conto che loro, da tempo, li consideravano degli ingenui, completamente alloscuro della realtà, incapaci di badare a sé stessi. Secondo loro, avendo quattro figli, devono faticare a campare e arrivano a fine mese con lacqua alla gola. La loro casa è una topaia, quasi vergognosa da mostrare agli ospiti. I figli sono male educati, anzi addirittura parte sarebbe stato meglio mandarli in collegio. Martina, a sentir loro, era una noiosa che parlava solo dei figli.
Del marito, poi, non ne parliamo: uno sgarbato pieno di sé, che non ha nulla di interessante da dire. Alla fine la chiamata si interruppe: Martina, sconvolta, non sapeva se andare a casa loro e dire tutto in faccia o farsene una ragione. Proprio in quel mentre squillò il telefono. Era il marito dellamica: disse che nel weekend sarebbero venuti, mio amico rispose con cortesia e chiuse la chiamata.
La coppia, dopo averne parlato, decise di attendere la visita senza dire nulla. Quando arrivarono, portarono qualche vasetto di marmellata comprato al supermercato e dei dolcetti economici per i bambini. Subito il marito della coppia ospite domandò con aria di compatimento:
Ma prendete così poco che non potete nemmeno comprare qualcosa di buono? Vabbè, vi facciamo mangiare noi, oggi abbiamo preparato un pranzo come si deve. Mangiate tranquilli, poi ci aiuterete, ci sono un sacco di cose da fare!
Martina e suo marito rimasero di sasso ma non risposero, poi intervenne anche la moglie:
Ma perché non avete ancora figli?
Per ora non ci sentiamo pronti, ci sarà tempo rispose lamica.
Capisco Solo i cafoni fanno figli, la gente intelligente pensa a sé stessa! aggiunse Martina con un sorriso che cercava di nascondere la tensione.
A queste parole, la coppia restò a bocca aperta. Era evidente che qualcosa sapevano, ma non si capiva da dove fossero partite quelle idee. Gli amici si inventarono una scusa per andarsene via poco dopo.
Voi al loro posto cosa avreste fatto? Pensate che la coppia abbia reagito nel modo giusto? Sarebbe stato meglio essere più gentili con quegli ospiti, oppure più diretti? Come vi sareste comportati voi?






