“La madre di mia moglie è ricca, non dovremo mai lavorare!” si vantava il mio amico.
Un mio conoscente, di nome Antonio, ha sempre sognato di vivere comodamente alle spalle degli altri. Fece di tutto per conquistare una ragazza proveniente da una famiglia benestante. Era chiaro per me che non fosse innamorato di lei; sapevo che da quellunione non sarebbe nato nulla di buono. Ma lui era convinto che una moglie facoltosa sarebbe stata il biglietto per una vita felice e spensierata. E forse ci si poteva pure credere, se non fosse che la ragazza non aveva la minima idea di come guadagnare. Tutta la fortuna della sua famiglia proveniva dalla madre, proprietaria di diversi grandi negozi nel centro di Firenze.
Provai a ragionare con lui:
“Non penserai davvero che avranno voglia di mantenere uno scansafatiche. È importante essere indipendenti e avere un lavoro,” gli dissi.
“Ma dai, smettila di fare il moralista. Abbiamo un bambino in arrivo e la sua famiglia si fida ciecamente di me!” rispose lui, esultante.
Non riuscivo proprio a capire il suo ragionamento. Non mi sembrava giusto approfittarsi così della propria compagna. Alla fine, un uomo dovrebbe lavorare e provvedere alla propria famiglia.
Dopo qualche tempo, iniziai a chiedermi come se la cavasse. Così gli domandai dove lavorasse. Scoprii che né lui né la moglie facevano nulla; passavano le giornate a casa, tra videogiochi, programmi televisivi e sonnellini. Era la madre della ragazza a sfamarli. Un po’ li invidiavo, bisogna ammetterlo: Antonio aveva realizzato il suo sogno.
“La mamma di mia moglie è benestante, non lavoreremo mai,” continuava a vantarsi Antonio tra una risata e laltra, godendosi la bella vita.
Ma quel periodo dorato non durò: la madre, a causa di alcuni problemi con lattività, vide i suoi introiti calare drasticamente. Così offrì ai due un posto di lavoro nei suoi negozi.
Passò un mese dallultima volta che ci eravamo visti, quando ricevetti una telefonata di Antonio; la sua voce preoccupata mi chiese se potevo prestargli cinquemila euro per due settimane.
“Sto cercando lavoro. Farò un colloquio, prenderò un anticipo e ti restituirò tutto. Siamo completamente al verde,” mi disse con tono rassegnato.
Così finì la sua vita senza pensieri. Da quel momento, sia lui che sua moglie si misero a lavorare. Mi restituì i soldi. Ecco com’è andata a finire con la famiglia facoltosa. Non ci si può fidare troppo degli altri; bisogna essere indipendenti e contare sulle proprie forze. Solo così si può stare sicuri e vivere davvero felici.






