Addetti frettolosi maltrattano un gatto randagio, ma si pentono profondamente pochi minuti dopo

**Diario di un uomo che ha visto tutto**
Era una serata come tante in una piccola drogheria allangolo di una strada animata nel cuore di Napoli. Davanti allingresso, accovacciata, cera una gattamagra, con il pelo opaco, ma con occhi dolci pieni di preoccupazione.
Teneva le zampine unite, ogni tanto si alzava per strofinarsi contro le gambe dei passanti. La conoscevano già: molti le davano qualcosa da mangiare con regolarità. Qualcuno le offriva un pezzo di salame, altri una fetta di pane.
La gatta accettava con delicatezza, ma non per sé: in un vecchio magazzino abbandonato lì vicino, laspettavano tre gattini affamati. Portava ogni boccone a loro, perché la loro vita era più importante della sua.
Quel giorno, arrivò un po prima del solito e iniziò a miagolare con insistenza per attirare lattenzione dei clienti. Alcuni habitué le lanciarono un pezzetto di salame, che lei afferrò abilmente. La gente la guardava commossa mentre, senza mangiare nulla, correva subito dai suoi piccoli. Tutti provavano pietà per quella povera mammatutti tranne una.
Una cassiera anziana, da poco assunta, era sempre irritata e scontenta. Per lei, gli animali randagi rovinavano laspetto del negozio e spaventavano i clienti. Quando vide la gatta tornare per altro cibo, sbuffò con disprezzo:
Di nuovo tu? disse aspramente.
E quando la gatta si avvicinò, la donna la calciò senza esitazione. La gatta emise un miagolio disperato e scappò via. Ma presto, la cassiera si pentì amaramente di ciò che aveva fatto.
Una giovane donna, che spesso dava da mangiare alla gatta e aveva persino pensato di adottare uno dei gattini, assistette alla scena. Senza perdere tempo, tirò fuori il telefono e filmò tutto.
Non ti vergogni? gridò alla cassiera, che la ignorò con fastidio.
La donna non insistettesapeva che il video avrebbe parlato più delle parole. Lo pubblicò sui social con un messaggio breve:
*”Questa gatta chiede cibo non per sé, ma per i suoi piccoli. Oggi ha ricevuto solo un calcio. Fate conoscere a tutti la verità.”*
Il post si diffuse rapidamente nei gruppi della città. La gente commentava indignata, chiedendo punizioni per la cassiera.
Il proprietario del negozio, informato dello scandalo, non esitò: la licenziò allistante per proteggere la reputazione del locale.
E la gatta? La sua storia finì bene, per fortuna. Molti vollero aiutarlaqualcuno portò cibo, altri pagarono le cure veterinarie, e una famiglia la adottò insieme ai gattini.
Ora aveva una casa dove non doveva più mendicare o temere la crudeltà degli uomini. E io, oggi, ho imparato una lezione: lindifferenza e la cattiveria hanno sempre conseguenze.

Rate article
Add a comment

;-) :| :x :twisted: :smile: :shock: :sad: :roll: :razz: :oops: :o :mrgreen: :lol: :idea: :grin: :evil: :cry: :cool: :arrow: :???: :?: :!:

6 − 2 =

Addetti frettolosi maltrattano un gatto randagio, ma si pentono profondamente pochi minuti dopo