Valeria, alla fine non è successo niente di grave! Succede, sai, agli uominisi fanno prendere la mano, non sanno fermarsi in tempo. Sii più saggia. Davvero vuoi cedere tuo marito a unaltra? Lei penserà di averti sconfitto! Lotta per la tua famiglia! supplicava la suocera.
Quel sabato mattina, Valeria portò il figlio dai nonni. Aveva concordato che Dario sarebbe rimasto con loro per un po.
Tornata a casa, Valeria prese delle scatole di cartone dal balcone e cominciò a mettere via le sue cose. Iniziò dalla camera del bambino.
Riempiva le scatole con vestiti, giocattoli, libri, poi le sigillava con il nastro adesivo e le etichettava. Ancora un po, e nella stanza sarebbero rimasti solo i mobili, che Valeria non intendeva portare con sé.
Verso mezzogiorno squillò il telefono. Valeria guardò lo schermoera la suocera.
Buongiorno, Nina Vittoria.
Buongiorno, Valeria. Ettore mi ha raccontato tutto. Capisco che tu sia ferita. Ma forse potresti non avere tanta fretta? Aspetta, calmarti un attimo, rifletti. Forse non vale la pena distruggere una famiglia così, allimprovviso? chiese la suocera.
Non sono io che la sto distruggendo, è Ettore rispose Valeria.
Valeria, non lo sto giustificando! Ma forse, per questa prima volta, potresti perdonarlo?
Di quale “prima volta” parla? Suo figlio esce con una collega da sei mesi, mi tradisce. E lei mi dice di “perdonarlo”? No disse Valeria.
Valeria, per favore, pensaci ancora. Stai privando Dario di suo padre. E Ettore adora il bambino!
Nina Vittoria, Ettore potrà vedere Dario quando vuole, non glielo impedirò. Ma vivere con suo figlio non lo farò più. E ora bastaho da fare.
Valeria chiuse le ultime due scatole, entrò in camera da letto e cominciò a riporre il suo guardaroba nelle valigie.
La suocera arrivò a casa unora dopo. Nina Vittoria aveva deciso, chissà perché, che di persona avrebbe convinto la nuora a non distruggere la famiglia.
La conversazione si ripeté come un disco rotto:
Valeria, insomma, non è successo nulla di grave! Succede agli uominisi lasciano trascinare, non sanno fermarsi!
Sii più saggia. Davvero vuoi cedere tuo marito a unaltra? Lei penserà di averti battuta! Lotta per la tua famiglia!
Nina Vittoria, Ettore non è un trofeo da contendersi! Vuole che sfidi questa Ginevra a duello? O sul ring di pugilato? Cosa centra lei? Se non ci fosse Ginevra, sarebbe stata Elisa o Cristina.
Sai, te lo dico in confidenza: anche Ignazio Alessandro, il padre di Ettore, peccava in gioventù. Ma io fui più saggia di te e salvai la famiglia. E guardasiamo insieme da quasi trentacinque anni. Presto festeggeremo il nostro anniversario di nozze di corallo.
E in cosa consisteva la sua saggezza? sorrise Valeria.
Non gli facevo scenate. Anzi, diventai più affettuosa, cucinavo i suoi piatti preferiti, mi interessavo alle sue cose. Mi rimisi in formacambiai pettinatura, persi peso, lo accoglievo al lavoro con un sorriso spiegò la suocera.
A volte sapevo benissimo che tornava dallamante, e avrei voluto non porgergli le pantofole, ma prendere una padella e colpirlo con tutta la forza. Ma resistevo e sorridevo. E vediho tenuto mio marito. Mio figlio ha avuto un padre, e mio nipote un nonno.
Sa, Nina Vittoria, lei è una donna straordinaria. Io non ce la farei. Purtroppo, il mio senso del disgusto è troppo sviluppato. Quello che mi propone sarebbe come mangiare da un secchio della spazzatura.
La suocera sinfiammò, si alzò di scatto e, senza salutare, fuggì dallappartamento.
Valeria riprese a fare le valigie. Sapeva che non era finita, che Ettore e Nina Vittoria lavrebbero tormentata ancora. Perciò si affrettava a lasciare quella casa.
La domenica arrivò suo padre, insieme caricarono valigie e scatole su un furgone e partirono.
Durante il viaggio, Valeria chiese al padre di fermarsi davanti alla casa della suocera per restituire le chiavi dellappartamento.
Sai raccontò Valeria allamica il giorno dopo ieri la suocera ha passato unora a supplicarmi di perdonare a Ettore le sue “piccole avventure” e di non chiedere il divorzio.
E quali argomenti ha usato? chiese Margherita.
I soliti: “Priveresti il bambino di suo padre”, “Tutti gli uomini tradiscono”, “Le donne devono essere più sagge”. Poi mi ha raccontato come lei riportò suo marito in famiglia.
E come?
Non te lo ripeterò, ma credimi, è una follia. Tu non faresti mai una cosa simile.
Hai già presentato la domanda?
Sì, venerdì rispose Valeria.
Finalmente ti libererai di quel Casanova. Era penoso vedere quel quadrupede disse Margherita.
“Era penoso vedere”? Sapevi che usciva con quella Ginevra? sindignò Valeria.
Non ne ero sicura, ma lo sospettavo ammise lamica con colpa.
E perché non me lhai detto? Credevo fossimo amiche.
Aspetta! la fermò Margherita. Ascolta prima quello che ho da dire. Primo, non sapevo nulla di certo. Ho visto le stesse cose di te, ma ho tratto conclusioni diverse. Ricordi la cena aziendale?
Ricordi come Ginevra gli girava intorno? Lo vedevi anche tu, no? E quante volte si è offerta per i viaggi di lavoro con lui?
Tu lavori in contabilità, elabori i documenti, non ti sei mai chiesta come mai Ginevra sostituiva allultimo chi doveva partire con Ettore? Sì, sospettavo, ma non ti ho detto nulla perché non ero sicura.
Avresti potuto almeno accennarlo.
E se mi fossi sbagliata, e fosse stato solo un mio sospetto infondato? Cosa avresti pensato di me? Che volevo mettervi contro? Ricordi Silvana Bianchi?
Una volta disse a unamica di aver visto suo marito con unaltra. Le mostrò pure una foto dove lui abbracciava quella donna.
Naturalmente scoppiò uno scandalo, ma poi si riappacificarono, e Silvana fu accusata di voler distruggere una famiglia solida per invidia.
Silvana poi lasciò quellazienda. Quindi non offenderti. Anche se, se avessi avuto prove certe, te lavrei detto. Piuttosto, dimmi, dove vivrai ora?
Lappartamento non è mio, è intestato alla suocera, quindi io e Dario ce ne siamo andati. Per ora stiamo dai miei.
Ma tra una settimana penso sistemeremo lappartamento di nonnai miei lo affittavano, ma gli inquilini se ne sono andati un mese fa. Non sarà grande come prima, ma per me e Dario basterà.
Poi cè la questione dellasiloquello vecchio è lontano, ma una conoscenza di mia madre ci aiuterà a spostarci in quello qui vicino. Divorzierò, chiederò