Amore fuori tempo

Annalisa sbirciò nella stanza della madre, vedendola dormire, e chiuse lentamente la porta.

“Annalisa,” chiamò improvvisamente la madre con una voce fiacca.

“Sì, mamma.” Annalisa riaffacciò la testa nella stanza. “Pensavo dormissi. Hai bisogno di qualcosa? Stavo per uscire un po’ con le amiche.”

“Vai pure, io riposerò,” rispose Giulia, chiudendo gli occhi. Sollevare quelle palpebre pesanti le costava una fatica enorme.

Annalisa sospirò di sollievo e corse a vestirsi. Dopo mesi trascorsi accanto alla madre malata, si era abituata a muoversi in punta di piedi. Scese le scale senza fare rumore. Davanti al portone l’aspettava Michele Bianchi, un compagno di scuola.

“Perché ci hai messo così tanto?” borbottò lui, invece di salutarla.

“Stavo preparando il brodo per mamma. Dove andiamo?” Annalisa sorrise, cercando di rabbonirlo.

“È ancora malata?” chiese Michele.

“Sì, si è appena addormentata. Possiamo stare fuori poco, eh? Non vorrei che avesse bisogno di qualcosa,” chiese Annalisa.

“Ma sì, dormirà e starà meglio,” rispose Michele con noncuranza.

Annalisa si morse il labbro. A nessuno aveva detto di che malattia soffrisse la madre. Non voleva compassione né che a scuola si spargesse il panico.

“Guarda, comincia a piovere. Andiamo da Luca, i suoi genitori sono in campagna,” sussurrò Michele, abbracciandola e cercando di baciarla.

Ma Annalisa scostò bruscamente il viso.

“Ma che fai? Potrebbero vederci!”

“Chi? Tua madre dorme. Allora, andiamo?” chiese Michele.

Annalisa esitò. L’ultima volta che erano andati da Luca, Michele aveva insistito troppo. Lei lo trovava carino, ma aveva fretta.

“Annalisa, solo mezz’ora. Ti prometto che non insisterò,” la pregò. La pioggia ormai cadeva fitta.

“Va bene, ma poco,” acconsentì.

“Certo.” Michele tratteneva a stento un sorriso.

Luca aprì la porta e sogghignò vedendoli insieme.

“Entrate.”

Annalisa non si mosse. Non le piaceva l’idea di restare da sola con due ragazzi.

“Ieri ho scaricato un film fantastico,” disse Luca.
Michele si tolse le scarpe e lo seguì in camera. Annalisa pensò che fosse il momento di andarsene, ma nemmeno a casa le andava di tornare.

Chiuse la porta e raggiunse gli altri, sedendosi accanto a Michele, che subito le cMichele le posò il braccio dietro la schiena, mentre Luca tornava con due lattine di birra, e Annalisa sentì improvvisamente che nulla sarebbe più stato come prima, ma forse, proprio così doveva andare.

Rate article
Add a comment

;-) :| :x :twisted: :smile: :shock: :sad: :roll: :razz: :oops: :o :mrgreen: :lol: :idea: :grin: :evil: :cry: :cool: :arrow: :???: :?: :!:

13 + ten =

Amore fuori tempo