«Mi ama? Non mi ama? O ama solo se stessa?»
«Cosa vuol dire che non sai decidere?» Valentina fissava l’amica del liceo con uno sguardo così severo da sembrare un giudice davanti a un criminale. «Se sei indecisa tra due uomini, è perché non ami nessuno dei due. È chiaro come il sole.»
«A te forse sembra chiaro, a me no» sospirò Beatrice, accasciandosi sulla poltrona del caffè. «Mi piacciono entrambi. A modo loro. Ognuno ha qualcosa di speciale.»
«Più che altro, sei innamorata di te stessa» ribatté Valentina, schiacciando le parole come fossero un’accusa. «Chi ama davvero non gioca con i sentimenti degli altri. È sleale. È meschino.»
«Facile per te parlare» Beatrice distolse lo sguardo. «Non siamo tutte perfette. Io sto ancora imparando cosa vuol dire amare. Non ho esperienza. Lunedi mi sembra sia il primo. Martedì sono convinta che sia il secondo. Mercoledì mi ritrovo di nuovo al punto di partenza. Non è uno scherzo. Sono due bravi ragazzi. Li conosco entrambi da anni.»
«Tira una monetina, visto che non sai scegliere» borbottò Valentina. «Meglio che torturarti tra due fuochi. E almeno la coscienza sarà pulita.»
«Grazie del consiglio. Vai pure a lanciare monetine nella fontana, magari ti portano fortuna. Ma ricordati che forse, tu, una scelta non l’hai mai avuta. O forse non c’era proprio nessuno tra cui scegliere?»
«Io non mentirei mai così a lungo!» esclamò Valentina, sfidandola. «C’è Luca. Lui mi ama. E io amo lui. È tutto perfetto.»
«Certo, certo. Auguri e figli maschi» rispose Beatrice, con un sorriso amaro.
…
Passarono tre anni. Valentina era seduta da sola in un bar quasi vuoto, il viso segnato dalle lacrime. Davanti a lei, un bicchiere di vino ormai tiepido. Nella mente, quel vecchio dialogo tornava a tormentarla.
*Mai dire mai* — chi l’avrebbe detto che si sarebbe ritrovata nella stessa situazione? Lei, quella Valentina che un tempo dispensava consigli a destra e a manca, ora non riusciva a decidere tra due uomini…
Con Matteo era insieme da più di un anno. Tutto sembrava perfetto. Lui era affidabile, intelligente, premuroso. Un sogno, più che un uomo. E soprattutto, con intenzioni serie.
Ma all’improvviso, era riapparso Luca. Sì, proprio lui. L’ex. Quello con cui era stata fidanzata anni prima. Quello che l’aveva lasciata perché era diventato geloso, sospettoso, irritato per ogni sciocchezza.
Avevano chiuso quando era diventato chiaro che non la guardava più come la donna amata. Per lui, Valentina era diventata invisibile. Niente andava bene: la parola sbagliata, il vestito sbagliato, lo sguardo sbagliato… Poi, il silenzio. La rottura. Il dolore. Mesi di solitudine.
E poi, quella telefonata. «Ciao, come stai? Non ho nessuno con cui parlare. Ci rivediamo?»
E lei era andata. Per abitudine. Per curiosità. Per convincersi che fosse davvero tutto finito.
Ma aveva trovato un Luca smarrito, fragile. Senza lavoro, con la madre malata, incapace di costruirsi una vita. E parlava, parlava senza fermarsi. E lei ascoltava. E lo compativa.
Non gli aveva detto che c’era un altro. Che forse era felice. Che qualcuno l’aspettava.
Luca aveva ricominciato a scriverle. A chiamarla. A cercarla. Si erano rivisti. Niente di male, ma sempre più spesso.
Con Matteo, invece, tutto procedeva come prima. Lui era lì. La coccolava. Le regalava fiori. Le stringeva la mano con dolcezza. La guardava… con quello sguardo. Caldo, innamorato. Sempre.
Ma Luca… era come tornare indietro nel tempo. Le serate con gli amici, i concerti, i viaggi improvvisati. Con lui, sembrava di rivivere la giovinezza. Matteo non capiva. Lui era serio. Occupato Introverso.
Valentina era divisa in due. Il suo cuore si spezzava. Matteo era l’uomo con cui costruire il futuro. Luca era quello che le faceva ancora pena. E forse… amava ancora?
Ripensava alle possibilità, ancora e ancora. Come dire la verità? Come scegliere?
Una sera, quando non ce la fece più, chiamò proprio Beatrice. Per chiedere scusa. Per quei giudizi di anni prima.
«Perdonami per quella volta… ora capisco com’eri messa.»
«Per cosa?» rispose Beatrice, sorpresa. «Non ricordo nemmeno chi stavo scegliendo. È passato così tanto tempo.»
«Ora sono io al tuo posto. Tra due uomini. Non riesco a decidere. Ho paura. Troppa.»
«Davvero credi che quando ami qualcuno ci possa essere un “tra due”? Semplicemente, non ami nessuno dei due. Ma ami molto te stessa. E se fosse qualcuno a trattarti così? A frequentarti mentre vede un’altra, chi ameresti? Lui?»
«Nessuno» sussurrò Valentina.
«Ecco la risposta. Nessuno. Perché chi fa così ama solo se stessa. Valentina, se uno di loro ti sta davvero a cuore, guardalo. Immagina che non ci sia più. Che se ne vada. Che tu non possa più vedere il suo sorriso, sentire la sua mano sulla tua…»
«Matteo» sbottò Valentina, improvvisa.
Un brivido le attraversò la schiena. Lo immaginò. Senza quei occhi, senza quel calore. Senza la sua pazienza. Senza il suo amore.
E in quel momento, capì. Sapeva chi amava davvero.
P.S. A volte, per ascoltare il proprio cuore, bisogna smettere di mentire a se stessi.