«Attenzione, mamma e tuo fratello arrivano per dividere l’eredità: Hai privato tuo fratello, non hai coscienza»

**Diario Personale**

«Attenzione, mamma e tuo fratello stanno venendo per leredità: hai privato tuo fratello, non hai coscienza.»

Avevo rinunciato alla mia parte delleredità in favore di mio padre, ma lui mi ha lasciato tutto il suo appartamento. Le sue parole mi risuonano ancora nella mente: «Capirai più tardi. Soprattutto, non fidarti di loro, mentiranno.» Allora non avevo capito a chi si riferisse, ma oggi tutto è chiaro.

Mi chiamo Ginevra. Ho una zia, Fiammetta, la sorella minore di mia madre. Non si parlavano piùsi diceva che Fiammetta si fosse appropriata delleredità di nostra nonna. Sapevo di avere due cugini, Matteo e Beatrice. Da bambini giocavamo insieme, poi i legami si sono spezzati. Recentemente, Beatrice mi ha trovata sui social e mi ha rivelato cose che mi hanno gelato il sangue.

Gli ultimi anni sono stati segnati dal lutto. Mia madre è morta tre anni fa. Mio padre ha resistito finché non ho terminato gli studi a Firenze, poi lha seguita. Si amavano profondamentela adorava, le regalava fiori, la portava in cielo. Credo non abbia mai superato la sua assenza.

Dopo la morte di mamma, mio padre aveva ereditato metà del nostro appartamento. Io ho ceduto la mia parte a lui, e con mia grande sorpresa, me lha lasciato interamente. «Capirai più tardi,» mi disse. «Non fidarti di loro.» Ho cercato di scoprire chi fossero questi «loro» e quali bugie temesse, ma ha evitato le mie domande.

Sei mesi dopo il suo funerale, Beatrice mi ha contattata. Mi ha ricordato di essere la figlia di Fiammetta e annunciato il suo arrivo a Firenze. «Dobbiamo parlare,» ha scritto. «Ho notizie importanti.» Non ho visto motivo di rifiutare. Le ho dato il mio indirizzo e il mio numero, chiedendole di avvisarmi prima di venire.

Beatrice è arrivata una settimana dopo. Lho accolta alla stazionesembrava nervosa. Entrando in casa, ha sussurrato: «È bello, qui. Peccato che dovrai andartene presto.» In cucina, ha tirato fuori tutto: Matteo era mio fratellastro. Non conosceva i dettagli, ma secondo lei, era per questo che nostra nonna aveva lasciato tutto a Fiammetta invece di dividere tra le sorelle.

Beatrice mi ha rivelato che mio padre era stato prima con Fiammetta, laveva lasciata quando era rimasta incinta, e poi aveva sposato mia madre. «Mamma e Matteo verranno a chiedere la loro parte,» mi ha avvertito. «Preparati.»

Ero sconvolta. Matteo non avrebbe avuto nullalappartamento era mio, i risparmi di mio padre tenuti in casa per diffidenza verso le banche, e la macchina lavevo comprata io. Tutto ciò che era suo ora era mio. La storia del fratellastro mi sembrava inverosimilemio padre amava troppo mia madre per fare una cosa simile. Ma la vita riserva molte sorprese.

«Grazie per avermi avvertita, Beatrice,» ho detto. «Che vengano pure, se ne hanno il coraggio, ma se ne andranno solo con le loro bugie.»

E mi preparai ad affrontarli, sapendo che la verità, come sempre, avrebbe avuto la meglio.

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