**”Una bugia troppo costosa”**
Elena stava pulendo la vasca quando Marco irruppe in casa, il volto contratto dalla rabbia e dal panico.
— Cosa hai fatto?! — urlò, sbattendo la porta alle sue spalle.
Elena si raddrizzò di colpo e lo raggiunse nell’ingresso.
— Ma che succede?! — chiese, confusa, scrutandolo negli occhi.
— Perché sei andata da lei?! — le ruggì in faccia.
— Da chi?! — gli occhi di Elena si spalancarono.
— Giulia! Te l’avevo chiesto! Di non intrometterti!
— Marco, puoi spiegarmi con calma cos’è successo?
— Gliel’hai detto?! Di noi?! — Marco ansimava, asciugandosi il sudore dalla fronte.
— Sì, gliel’ho detto. E sai cosa mi ha risposto? Che non intralcerà la nostra felicità. E io ho già scelto l’abito da sposa, guarda com’è bellissimo!
— Abito? Matrimonio?! — Marco scoppiò in una risata nervosa. — Elena, ma sei fuori?
— Credevo mi avresti ringraziato — disse lei, sincera. — Ho fatto tutto per liberarti. Dicevi che era fragile, che sarebbe crollata se l’avessi lasciata. Invece è stata forte e ti ha lasciato andare.
Marco cadde lentamente sulla poltrona, poi si alzò e la fissò come se la vedesse per la prima volta.
— Non capisci… — borbottò, afferrò la borsa e se ne andò, lasciando la porta aperta.
Non poteva lasciare Giulia. Non ora, non mai. Perché era stata lei a tirarlo fuori dal baratro, quando in tasca gli restavano appena cinquecento euro. Gli aveva dato tutto: un lavoro, una casa, l’auto, uno status. Quello che sognava mentre divideva una stanza con un amico in un monolocale.
Un tempo era un semplice impiegato, viveva alla giornata, risparmiava sul cibo per potersi permettere un caffè al bar. Le ragazze lo notavano, ma nulla andava oltre: o abitavano in periferia o condividevano appartamenti. Lui voleva di più—una vita elegante, comodità, il sapore del successo.
Un giorno entrò in palestra con un abbonamento prova. E lì incrociò Giulia. Snella, curata, sicura di sé. Dieci anni più grande, ma con un fascino irresistibile. E soprattutto, con i soldi. Aveva un’azienda tutta sua.
Fece di tutto per incontrarla “per caso”. E un giorno, Giulia gli offrì un lavoro—con uno stipendio doppio. Poi una casa. Poi un’auto. E alla fine, si svegliava ogni mattina nel suo appartamento, guidava la sua macchina, lavorava nella sua azienda. Tutto era già deciso. A lui bastava dire di sì.
Ma l’abitudine al lusso lo rese ingrato. Cominciò a credersi degno di più. Così entrò nella sua vita Elena—giovane, vivace, libera. Si vedevano di nascosto. Lei sapeva di Giulia e voleva che lasciasse. Lui temporeggiava.
E quando Elena gli annunciò di essere incinta, lui sparì. Non rispondL’ultima cosa che vide fu il portone di Giulia che si chiudeva alle sue spalle, mentre la pioggia iniziava a scendere, fredda e implacabile come la verità che lo aveva raggiunto.