Cambio delle serrature per fermare l’invasione della suocera!

Cambio delle serrature per fermare le intrusioni della suocera
Allora, indovina? Abbiamo dovuto sostituire le serrature perché la suocera smettesse di comportarsi come se fosse a casa sua nel nostro appartamento.
Io e mio marito siamo sposati da un anno. Da allora la madre di lui fatica ad accettare che abbia scelto una vita diversa dal suo copione. Lei, vedi, sognava di vederlo sposare la figlia di un miliardario, così da vivere nel lusso e portarla in quel mondo dorato. Da dove le nascano queste ambizioni? È un mistero. In realtà noi guadagniamo come tutti: allinizio abbiamo stretto la cintura e preso un prestito. Adesso vivo nel mio studio e noi affittiamo il nostro nuovo appartamento. Il prossimo traguardo è unauto. Insomma, come la maggior parte delle giovani coppie: niente follie, ma non moriamo di fame.
La suocera però rifiuta la realtà e si aggrappa ai suoi sogni, decisa a sabotare il nostro matrimonio. Le sue tattiche sono davvero originali: spalmava rossetto sulle camicie di mio marito, i suoi vestiti profumavano di profumo femminile, e nel mio sacchetto trovavo preservativi. Ovviamente scaturivano litigi, sospetti e grida. Fortunatamente, ogni volta scoprivamo il trucco, ma rimanevano comunque delle cicatrici.
Qualche tempo fa mio marito è dovuto trasferirsi per qualche mese in unaltra città per aprire una filiale. Unopportunità per la sua carriera, quindi abbiamo accettato. È partito, io sono rimasta, e tutto procedeva normalmente.
Pochi giorni dopo ho notato cose strane: oggetti spostati, armadi rovisti. Allinizio ho pensato che fosse lui a tornare a prendere qualcosa, visto che la città non è lontana. Lho chiamato; è rimasto sorpreso e ha giurato di non essere tornato. Unora più tardi mi ha richiamato con voce cupa, sospettando fosse sua madre. Prima di partire aveva lasciato le chiavi per sicurezza e non le aveva più riprese.
Il giorno seguente ho preso un giorno di ferie e ho fatto cambiare subito le serrature. Ho avvisato mio marito: se avesse ridato le chiavi a chiunque, avrebbe dovuto dormire sul marciapiede. La sera tutto era al suo posto, quindi era sicuramente lei. Ho frugato negli armadi e ho trovato una minitelecamera nascosta in alto su una mensola.
Ho chiamato subito mio marito. È rimasto zitto, poi è scoppiato a ridere una risata di pura follia. Ho ispezionato lappartamento, ma per fortuna non cera altro. Nessuno scandalo; mio marito mi ha chiesto di attendere il suo ritorno per sistemare la faccenda da solo.
E indovina? Il giorno dopo la suocera mi chiama. Ha capito che le sue chiavi non funzionavano più e vuole entrare. Mi chiede se sono a casa, per prendere un tè. Le dico di no, ma che magari un giorno ne prenderemo uno insieme. Mezzora dopo, mio marito mi informa che lei si è lamentata con lui diceva che io ero da qualche parte, che la casa era vuota.
Ne ridevamo quasi. Abbiamo iniziato a scommettere sulle prossime scuse che avrebbe usato per introdursi. E non ha deluso: chiamava più volte al giorno un pacco consegnato per errore, i suoi occhiali dimenticati qui o semplicemente per portare dei cornetti.
Quando mio marito è tornato, lei ha annunciato subito che veniva a farci visita. Lattendevamo. È arrivata con un sacchetto di cornetti, ha finto di andare a lavarsi le mani ma è corsa subito in camera. Labbiamo seguita, ovviamente. Lì labbiamo beccata a rovistare nellarmadio; ha balbettato quando ci ha visti. Mio marito ha estratto la telecamera dalla tasca e gliela ha mostrata.
A quel punto è scoppiata. Ha iniziato a urlare che la tradivo, che mentivo a suo figlio, che lui fosse ingenuo. Ha persino recitato la scena delle lacrime e della crisi cardiaca. Alla fine è uscita sbattendo la porta, come una martire offesa.
Onestamente, avrei voluto applaudire. Uno spettacolo del genere, senza prove. Ma era solo una battaglia. So che la guerra non è finita, ma stavolta non abbiamo ceduto. Abbiamo fatto capire chiaramente che la nostra famiglia non è un teatro di assurdità.