**La Cartolina Dimenticata**
Teresa Lombardi tornò a casa con l’animo affranto.
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<<È il tuo compleanno, Teresa. Non potevo lasciarti ai fornelli oggi,>> replicò lui, allegro.
Teresa si sedette sullo sgabello nel corridoio e, all’improvviso, scoppiò in lacrime.
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Fin dal mattino, Teresa aveva avuto un’aria cupa. Quel giorno compiva sessant’anni. A casa, avevano deciso di non fare festa, optando per qualcosa di intimo. Ma al lavoro aveva dovuto comunque organizzare un piccolo rinfresco, accettare auguri, ascoltare brindisi. Era stanca di tutto quel trambusto, desiderando solo tornare a casa, rilassarsi e godersi un po’ di pace.
Quella sera, la sorella le telefonò.
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<> rispose con tono controllato.
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Quasi a mezzanotte, il cellulare di Teresa vibrò. Un messaggio. Un’immagine generica, pescata online, con sopra <
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Il mattino dopo, Teresa era ancora più amareggiata. Riviveva i momenti del giorno prima, esagerando ogni dettaglio, fino alle lacrime. Luca la osservava impotente. Decise di chiamare il figlio.
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Più tardi, Marco ne parlò con Laura.
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Sabato, Laura fu di nuovo bloccata dal lavoro, e domenica scelse di riposare. Si ricordò della visita solo a tarda sera.
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Ma Teresa non cedette.
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Laura, dal canto suo, non vedeva cosa avesse di così grave il suo gesto. Ma capì che con la suocera doveva agire con più tatto. Così, all’anniversario di matrimonio di Teresa e Luca, insistette per andare con un regalo.
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Ad aprire la porta fu Teresa.
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Laura sorrise, aiutò a preparare la tavola, sparecchiò, parlando con dolcezza. A un certo punto disse:
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Sulla strada del ritorno, Marco la guardò sospettoso.
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E così fu. Una settimana dopo, Teresa raccontava alla vicina che, senza il suo aiuto, i giovani non sarebbero neppure capaci di scegliere una tinta. Il rancore sembrava svanito. Ma bastava un pretesto perché tutto ricominciasse…