Cartolina di auguri dimenticata

**La Cartolina Dimenticata**

Teresa Lombardi tornò a casa con l’animo affranto.

<> le chiese il marito, Luca, sorridendole nell’ingresso.
<> rispose lei, stupita.
<<È il tuo compleanno, Teresa. Non potevo lasciarti ai fornelli oggi,>> replicò lui, allegro.

Teresa si sedette sullo sgabello nel corridoio e, all’improvviso, scoppiò in lacrime.
<> si preoccupò Luca.
<> sussurrò tra i singhiozzi.
<> lui era confuso. Non capiva cosa avesse gettato sua moglie nello sconforto in un giorno che avrebbe dovuto essere felice.

Fin dal mattino, Teresa aveva avuto un’aria cupa. Quel giorno compiva sessant’anni. A casa, avevano deciso di non fare festa, optando per qualcosa di intimo. Ma al lavoro aveva dovuto comunque organizzare un piccolo rinfresco, accettare auguri, ascoltare brindisi. Era stanca di tutto quel trambusto, desiderando solo tornare a casa, rilassarsi e godersi un po’ di pace.

Quella sera, la sorella le telefonò.
<> le domandò.
<> rispose con tono controllato.
<

<>
<
<> sbuffò Teresa, con voce amara. <>

<> sbottò la sorella. <>

Quasi a mezzanotte, il cellulare di Teresa vibrò. Un messaggio. Un’immagine generica, pescata online, con sopra <>. Nessuna parola personale. Nessuna chiamata. Solo un freddo copia-incolla.

<> disse Teresa al marito prima di dormire, piena di rancore. <>

<> tentò di calmarla Luca.
<>

Il mattino dopo, Teresa era ancora più amareggiata. Riviveva i momenti del giorno prima, esagerando ogni dettaglio, fino alle lacrime. Luca la osservava impotente. Decise di chiamare il figlio.

<> iniziò Marco, stancamente. <
<> intervenne Teresa, prendendo il telefono. <>

<> provò a giustificarla Marco.
<> sbuffò lei. <>

Più tardi, Marco ne parlò con Laura.
<> si giustificò. <>
<> rispose lui, cupo. <>

Sabato, Laura fu di nuovo bloccata dal lavoro, e domenica scelse di riposare. Si ricordò della visita solo a tarda sera.
<> disse al marito. <>

Ma Teresa non cedette.
<> tagliò corto con Marco. <>
<
<> rispose duramente. <>

Laura, dal canto suo, non vedeva cosa avesse di così grave il suo gesto. Ma capì che con la suocera doveva agire con più tatto. Così, all’anniversario di matrimonio di Teresa e Luca, insistette per andare con un regalo.
<> sussurrò al marito. <>

Ad aprire la porta fu Teresa.
<> commentò sarcastica.
<> sospirò Marco. <>

Laura sorrise, aiutò a preparare la tavola, sparecchiò, parlando con dolcezza. A un certo punto disse:
<

<> rispose Teresa, illuminandosi.

Sulla strada del ritorno, Marco la guardò sospettoso.
<
<> rise Laura. <>

E così fu. Una settimana dopo, Teresa raccontava alla vicina che, senza il suo aiuto, i giovani non sarebbero neppure capaci di scegliere una tinta. Il rancore sembrava svanito. Ma bastava un pretesto perché tutto ricominciasse…

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