Come ha osato? Una crepa nel matrimonio

**12 Ottobre 2023**

“Basta così!” – tuonò Marco, colpendo il tavolo con un pugno che fece sobbalzare i piatti di ceramica. – “Non voglio più vederla in casa mia!”

“Davvero?” – ribatté Sofia, fissandolo con gli occhi carichi di rabbia, la voce tremante. – “Dimentichi che anch’io vivo qui e posso invitare chi voglio?”

“Finché ci vivi,” sbottò lui.

“Ah, è così?”

“Ho detto tutto,” replicò Marco, alzandosi di scatto e facendo cadere la sedia. Uscì sbattendo la porta con violenza.

Sofia rimase sola, il cuore che batteva forte nelle tempie. Le parole di suo marito le risuonavano in testa come uno schiaffo. “Finché ci vivi”… Come osava?

Chiara era la sua migliore amica fin dall’infanzia. Erano cresciute insieme a Catanzaro, si erano riparate dalla pioggia sotto lo stesso ombrellone, avevano passato notti intere a ridere e si erano tirate fuori da guai che, ripensandoci, facevano ancora sorridere. E ora Marco pretendeva che la cancellasse dalla sua vita?

Perché? Solo perché Chiara non era sposata? Perché, invece di chiudersi in casa tra pentole e stracci, usciva, si divertiva, viveva? Che male c’era se accettava regali dagli spasimanti? Era la sua vita, le sue scelte.

Aveva raccontato a Marco tutte le loro avventure. Prima rideva anche lui! E ora voleva proibirle? Con quale diritto?

Entrò in salotto, decisa a chiarire una volta per tutte.

“Non abbiamo finito. Perché questa avversione verso Chiara? Cosa ti ha fatto?”

“A me?!” – si mise a ridere sarcastico. – “Non mi interessa, ma basta portarla in casa nostra.”

“Spiegati.”

“Davvero non capisci?” – balzò in piedi, pronto a scappare anche in pantofole. – “La tua Chiara è una frivola. Cambia uomini come fossero calzini, vive alle spalle degli altri. E tu la difendi. Quindi la approvi.”

Sofia lo fissò sbalordita:

“Marco, sei impazzito? Io ti amo, non mi interessa nessun altro!”

“Certo. Mi ami tanto, ma in segreto invidi sia Chiara che tua sorella Giulia!”

Sofia arrossì:

“Giulia che c’entra?”

“C’entra che anche lei non è benvenuta qui!”

Finalmente capì. Giulia, la sorella minore, era finita in una brutta storia. Aveva frequentato un uomo per anni, sognando una famiglia. Lui, però, era sposato con due figli. Quando la verità venne fuori, scoppiò lo scandalo. Tutti condannarono Giulia… finché non accadde l’impensabile: l’uomo, trasferitosi con la famiglia a Milano, le lasciò un appartamento. Piccolo, ma in centro.

Improvvisamente, i pettegolezzi cessarono. Qualcuno persino ammise: “Almeno è stato galante.” Sofia ne aveva parlato con Marco, e forse, senza volerlo, aveva lasciato trapelare un po’ d’ammirazione.

“Dimmi qualcosa, allora!” – la sgridò lui, rompendo il silenzio.

“Ti dirò che Giulia è adulta, libera di fare le sue scelte.”

“Certo! Un appartamento in regalo e tutti contenti. E tu non sei invidiosa? Brillavi dagli occhi quando ne parlavi!”

“Assurdo. Tu prova a metterti nei miei panni: se avessi un amico che porta donne a cena e tuo fratello, padre di famiglia, ne regalasse una casa a una di loro. Ti piacerebbe?”

“Non mi riguarda. È la loro vita,” rispose Sofia, fredda.

“Ecco. Ma nella mia casa, queste donne non entrano più. Né Chiara, né Giulia!”

Sofia non replicò. Andò in bagno, aprì il rubinetto e pianse. Di rabbia, di impotenza, perché l’uomo che amava non la capiva – la giudicava. La giudicava per ipotesi, per supposizioni. Non vedeva in lei la donna che gli stava accanto ogni giorno, che lo ascoltava, lo sosteneva, viveva con lui. Vedeva solo lo specchio delle scelte altrui.

E ora? Divorzio? O chinare la testa e tradire chi le era sempre stato vicino? Le opzioni sembravano ugualmente amare. Ma l’idea di tradire se stessa era la più dolorosa di tutte.

**Oggi ho imparato che l’amore non dovrebbe mai costringerti a scegliere tra chi sei e chi ti vuole.**

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