Come un padre ha insegnato a suo figlio l’arte di mangiare bene

Quando il mio figlio Lorenzo ha tre anni, mangia molto male. Devo costringerlo a sedersi al tavolo alzando la voce e gli insegnanti si lamentano sempre. Ogni pasto si trasforma in uno scandalo. Un giorno mio marito Marco rimane solo con Lorenzo io sono partita per un viaggio di lavoro. Allora Marco gli dice:

Non esagerare al nido. A casa il frigorifero è vuoto, non abbiamo ancora speso i 20 per la spesa.

La sera la sorella Costanza lo loda. Ha addirittura mangiato qualcosa in più a pranzo. Quando Marco lo va a prendere dal nido, Lorenzo inizia a chiedere:

Che cosa ceniamo stasera?
Niente. Hai già mangiato al nido.
Ho fame. La mamma ha cucinato zuppa ieri.
Abbiamo finito tutta la zuppa, il pentolone è vuoto nel lavandino risponde Marco.

Lorenzo si spoglia, si lava le mani e corre al frigorifero:
Papà, ci sono le uova!
Ne vuoi una cotta?
No, due!
Che ne dici di delle patate?
Le preparo! Voglio le patate! grida Lorenzo felice.

Quella sera mangia come un matto. Al mio ritorno però ricominciano le discussioni. Dovrò prendere qualche lezione di psicologia da Marco

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