**Come Tiziano a 50 anni cercò l’amore sui siti di incontri**
Tiziano De Luca, cinquant’anni, scapolo, con i capelli già striati di bianco e un’aria da intellettuale—almeno secondo lui—se ne stava seduto nella sua piccola casa alla periferia di Roma, accarezzando il gatto Nerone. Quel gatto che, a giudicare dallo sguardo sornione e dall’atteggiamento borioso, sembrava tollerare il padrone più per pietà che per affetto. Gli ultimi anni erano stati duri per Tiziano: senza lavoro, senza prospettive, e con un appartamento che vantava solo un vecchio mobile anni ‘80, un divano scolorito e un tappeto rattoppato che nascondeva una crepa sul pavimento.
Ma quel giorno, il destino bussò alla sua porta. Mentre sorseggiava un tè economico, Tiziano ebbe un’illuminazione: era ora di trovare la felicità. No, non quella astratta, ma quella concreta—sotto forma di una donna ricca e bellissima. La sua filosofia era semplice: *”Dammi una moglie benestante, e riavrò la mia dignità.”* Lavorare? Troppo faticoso. Perché sgobbare quando si poteva saltare direttamente al lusso, a una vita fatta di cene eleganti, elettrodomestici di ultima generazione e comodità?
Accese il vecchio portatile recuperato da un cassonetto e si iscrisse a un sito di incontri. L’entusiasmo lo travolse, alimentato da una buona dose di fantasia. Come foto profilo, scelse l’immagine di un aitante modello trovata online—un Adone in completo firmato, con l’ultimo iPhone in mano. L’annuncio era un capolavoro di invenzioni:
*Nome: Tiziano De Luca.*
*Età: 38 anni.*
*Professione: imprenditore, titolare di un’azienda.*
*Hobby: crociere in yacht, cucina gourmet (sono un maestro dei fornelli!), letteratura classica.*
*Cerco: una relazione seria con una donna elegante e curata. Solo donne indipendenti, senza pretese sulla mia proprietà.*
“Che uomo di mondo sono,” pensò soddisfatto, “ora tutte mi cercheranno.”
E infatti, i messaggi arrivarono. Peccato che non fossero esattamente quelli che sperava. Invece di donne sofisticate con conti in banca gonfi, trovò signore per cui *”benestante”* significava tre gatti, un foulard fatto a mano e un lavoro alla cassa del supermercato. *”No, care signore, non siete all’altezza,”* borbottò Tiziano, ignorando le chat. *”Io cerco una dea con il portafoglio pieno.”*
Poi, l’inatteso. Gli scrisse Giulia, 41 anni. Nella foto: una brunetta sorridente, vestita con un tailleur impeccabile, lo sguardo sicuro. *”C’è qualcosa in lei,”* pensò Tiziano. *”Forse è la mia occasione.”*
*«Tiziano, buongiorno! Profilo interessante. Davvero ami cucinare?»*
*«Certo! La cucina è la mia passione. Hai mai assaggiato un vero risotto allo zafferano? È poesia in bocca,»* rispose, mentre trangugiava una fetta di pane raffermo intinta nel caffè.
Dopo un’ora di chiacchiere, Giulia accettò l’incontro. Vittoria! Tiziano si preparò con cura: stirò il completo che aveva indossato al matrimonio di suo cugino negli anni ‘90, si rasò e cosparse i capelli di talco per nascondere le chiazze vuote. L’appuntamento era in un piccolo bar nel centro.
Arrivò con dieci minuti di anticipo (in autobus) e si sedette vicino alla finestra. Giulia era splendida: snella, mani curate, un portamento regale.
*«Salve, Tiziano,»* disse lei senza perdere un attimo. Poi, osservandolo meglio, aggrottò le sopraciglia. *«Ma… non somigli per niente alla foto.»*
Tiziano era pronto: *«Eh, la fotocamera mi tradisce! Dal vivo sono molto più… magnetico.»*
*«Capisco,»* rispose lei, con una punta di scetticismo.
La conversazione procedeva a singhiozzo. Quando Giulia chiese: *«Di cosa ti occupi, esattamente?»*, lui sorrise nervoso.
*«Sai, startup, investimenti… Sono in una fase molto riservata del progetto.»*
Lei annuiva, ma gli occhi dicevano altro: voleva scappare.
Sentendo il tempo scivolare via, Tiziano fece la sua mossa: *«Ascolta, Giulia, io credo che noi due siamo perfetti. Sei raffinata, intelligente… Io sarei pronto a dedicarmi a te: cucinare, pulire, stare a casa. Saresti la mia regina!»*
Giulia posò la tazzina di caffè e rispose fredda: *«Tiziano, mi dispiace, ma questa conversazione è surreale. Con che coraggio pensi di poter stare al passo con il mio stile di vita?»*
Le parole lo trafissero. Mormorò qualcosa su *”donne snob”* e *”cuori di ghiaccio”*, poi scappò dal bar senza pagare il conto.
Nelle settimane seguenti, altre tre donne lo lasciarono a bocca asciutta. Il culmine fu l’incontro con Valentina, 37 anni, che lo inchiodò al muro subito:
*«Hai detto di avere un’azienda. Perché allora mi chiedi di dividere il conto?»*
*«Ehm… Reinvesto tutti i profitti!»* balbettò lui, ma ormai lei se ne stava andando, soffocando una risata.
Alla fine del mese, Tiziano capì: le donne benestanti lo evitavano. Era ingiusto! Lui si lavava perfino prima degli appuntamenti, e loro non lo apprezzavano nemmeno.
E così, iniziò la sua caduta. Amareggiato, prese a vendicarsi sui social. Sotto le foto di donne eleganti scriveva: *”Cerchi solo ricchi, eh? Prova a guardare oltre il portafoglio!”*
A un’influencer di moda: *”Tutta questa bellezza, e poi resti single. Che spreco.”*
A una palestrata: *”Con quei muscoli, spaventi ogni uomo.”*
Ma il colmo? Nessuno rispondeva. Solo blocchi, uno dopo l’altro.
E intanto Nerone, seduto sul divano, lo fissava con aria saggia, come per dire: *”Ma perché non trovi un lavoro, invece?”*
Forse—pensò Tiziano—la felicità non era fatta di yacht e cene gourmet. Forse bastava un gatto fedele e un tetto sulla testa. Chissà.