Continuava a ripetere un nome: quando abbiamo scoperto di chi si trattava, le lacrime ci hanno rigato il viso

Continuava a ripetere un nome. Quando scoprimmo di chi parlava, le lacrime ci rigarono le guance senza controllo.
Ci sembrava che il vecchio non avrebbe superato la notte. Il suo respiro era flebile, la tosse lo sfiancava, le labbra riarse dalla febbre alta. Eppure, continuava a mormorare:
Briciolo Briciolo
Allinizio, pensammo fosse il nome di una persona caraun figlio, un amico. Con delicatezza, chiesi:
Chi è Briciolo?
Con un filo di voce, rispose:
Il mio fedele amico Mi manca tanto.
Fu allora che capimmosi trattava del suo cane. Contattai sua figlia, che accorse da unaltra città in fretta e furia. Quando menzionai Briciolo, scoppiò in pianto:
È il nostro golden retriever, ha tredici anni.
Mentre suo padre era in ospedale, Briciolo era da mio fratello.
Decidemmo di farli incontrare. Le infermiere ci aiutarono a ottenere il permesso dei medici, e dopo qualche ora, la porta della stanza si aprìentrò Briciolo.
Quando il cane vide il suo padrone, accadde qualcosa di inaspettato che ci lasciò tutti senza fiato.
Continuava a ripetere un nome. Quando scoprimmo di chi parlava, le lacrime ci rigarono le guance senza controllo.
Il cane scodinzolò vigorosamente, gli occhi gli brillarono. Saltò sul letto e posò la testa sul petto di Vittorio.
Per la prima volta da giorni, il vecchio aprì gli occhi e sussurrò:
Briciolo, lhai trovata?
Io e sua figlia ci scambiammo uno sguardo. Lei chiese:
Chi «lhai trovata»?
Nessuna risposta. Ma in quel momento, Vittorio sembrò calmarsi, il respiro divenne regolare, mentre le dita si stringevano con forza al pelo del cane.
Mi salvò già una volta mormorò. Nella neve, quando nessuno mi credeva.
Passarono alcuni giorni e le condizioni di Vittorio migliorarono. Briciolo non si mosse mai dal suo fianco.
Un giorno, mi chiamò e mi chiese:
Continuava a ripetere un nome. Quando scoprimmo di chi parlava, le lacrime ci rigarono le guance senza controllo.
Credi che un cane possa salvare un uomo?
Guardai Briciolo e risposi:
Credo di vederlo con i miei occhi.
Briciolo non salvò me, disse Vittorio. Salvò una ragazzina della strada accantoLucia.
Tredici anni prima. Aveva sedici anni, tutti pensavano fosse scappata. Ma io sapevo che qualcosa non andava.
Mi raccontò come, ogni giorno, cercassero lei e Briciolo nei boschi e nelle gole, ma nessuno gli dava retta.
Fino a quando il cane si fermò su un sentiero e cominciò ad abbaiare. Sotto un cespuglio trovarono una sciarpa e Lucia, gelata ma ancora viva.
Scoprirono che il patrigno laveva maltrattata, e lei aveva tentato la fuga. Lavevano abbandonata nel bosco, e senza Briciolo, non lavrebbero mai ritrovata.
Lucia visse per un po con Vittorio, poi una famiglia affidataria la prese con sé.
Si scrissero per un tempo, ma poi persero i contatti. E Briciolo laspettò per tutta la vita.
Raccontai la storia a unamica, e lei trovò un vecchio articolo di giornale: «Cane guida uomo verso ragazza scomparsa».
Cera persino una foto.
Pubblicai la storia onlinesenza nomi, solo la storia di Briciolo, Vittorio e Lucia. Qualche giorno dopo, arrivò una lettera:
Mi chiamo Lucia. Penso che si tratti di me.
Ven

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