Da Mendicante a Miracolosa: La Rivoluzione di un Solo Giorno

Da Mendicante a Miracolo: La Rivoluzione di un Giorno

Lei pensava che lui fosse solo un povero mendicante zoppo! Gli dava da mangiare ogni giorno con quel poco che aveva Ma una mattina, tutto cambiò!

Questa è la storia di una ragazza povera di nome Ginevra e un mendicante zoppo di cui tutti ridevano. Ginevra aveva solo 25 anni. Vendeva cibo in una bancarella di legno lungo la strada a Roma. Il suo chiosco era fatto di assi vecchie e lamiere, sotto un grande albero, dove molte persone si fermavano a mangiare.

Ginevra non aveva quasi nulla. Le sue scarpe erano consumate e il vestito pieno di toppe. Eppure, sorrideva sempre. Anche stanca, salutava tutti con gentilezza. «Buon pomeriggio, signore. Non cè di che», diceva a ogni cliente.

Si svegliava presto ogni giorno per cucinare riso, fagioli e acquacotta. Le sue mani lavoravano veloci, ma il cuore batteva lento di tristezza. Ginevra non aveva famiglia.

I genitori erano morti quando era piccola. Viveva in una stanzetta stretta vicino alla bancarella, senza luce elettrica né acqua potabile.

Aveva solo i suoi sogni. Un pomeriggio, mentre puliva il bancone, arrivò la sua amica Signora Rosina. «Ginevra», chiese la vecchia, «perché sorridi sempre, anche se soffri come noi?» Ginevra sorrise di nuovo. «Perché piangere non riempirà la pentola.»

Signora Rosina rise e se ne andò, ma quelle parole rimasero nel cuore di Ginevra. Era vero. Non aveva nulla.

Eppure, dava da mangiare a chi non poteva pagare. Non sapeva che la sua vita stava per cambiare. Ogni pomeriggio, accadeva qualcosa di strano alla bancarella.

Un mendicante zoppo appariva allangolo della strada. Veniva lentamente, spingendo la sua sedia a rotelle arrugginita. Le ruote cigolavano sui sanpietrini.

Cigolio, cigolio, cigolio. Chi passava rideva o si tappava il naso. «Guarda questuomo sporco di nuovo», disse un ragazzo.

Le gambe delluomo erano fasciate. I pantaloni strappati al ginocchio. Il viso coperto di polvere.

Aveva occhi stanchi. Alcuni dicevano che puzzava. Altri, che era pazzo.

Ma Ginevra non distoglieva lo sguardo. Lo chiamava Padre Lorenzo. Quel pomeriggio, sotto un sole cocente, Padre Lorenzo spinse la sedia a rotelle e si fermò vicino alla bancarella. Ginevra lo guardò e disse piano: «Eccola di nuovo, Padre Lorenzo. Non ha mangiato ieri.»

Lui abbassò la testa. La voce era debole. Era stato troppo debole per venire, spiegò.

Non mangiava da due giorni. Ginevra guardò il tavolo. Restava solo un piatto di fagioli e pane.

Era quello che avrebbe mangiato lei. Esitò. Poi, senza dire nulla, prese il piatto e glielo mise davanti.

«Prenda, mangi.» Padre Lorenzo guardò il cibo e poi lei. «Mi sta dando il suo ultimo piatto di nuovo?» Ginevra annuì.

«Posso cucinare altro quando torno a casa.» Le sue mani tremavano mentre prendeva il cucchiaio. Gli occhi erano umidi.

Ma non pianse. Abbassò la testa e iniziò a mangiare lentamente. I passanti li fissavano.

«Ginevra, perché dai sempre da mangiare a questo mendicante?», chiese una signora. Ginevra sorrise. «Se fossi su una sedia a rotelle, non vorrei che qualcuno mi aiutasse?» Padre Lorenzo veniva ogni giorno, ma non chiedeva mai nulla.

Non chiamava nessuno. Non tendeva la mano. Non chiedeva cibo né soldi.

Stava seduto in silenzio, vicino alla bancarella di Ginevra, con la testa bassa e le mani sulle ginocchia. La sedia a rotelle sembrava sul punto di sfasciarsi. Una delle ruote pendeva anche di lato.

Mentre gli altri ignoravano, Ginevra gli portava sempre un piatto caldo. A volte riso. Altre, fagioli e pane.

Glielo porgeva con un grande sorriso. Un pomeriggio caldo, Ginevra aveva appena servito riso alla cantonese a due studenti quando alzò lo sguardo e vide Padre Lorenzo, seduto al solito posto.

Le gambe ancora fasciate. La camicia ora con più buchi. Ma lui era lì, silenzioso come sempre, senza dire nulla.

Ginevra sorrise, riempì un piatto con riso fumante e, in quel momento, Padre Lorenzo le tese una busta, rivelando la fortuna che avrebbe cambiato per sempre la vita di quella giovane dal cuore puro.

Rate article
Add a comment

;-) :| :x :twisted: :smile: :shock: :sad: :roll: :razz: :oops: :o :mrgreen: :lol: :idea: :grin: :evil: :cry: :cool: :arrow: :???: :?: :!:

18 + twelve =

Da Mendicante a Miracolosa: La Rivoluzione di un Solo Giorno