Desiderio Segreto

**Il Desiderio Esaudito**

Avevano affittato un appartamento quasi nel cuore di Roma.
«Ti piace?» chiese lui, appena riuscito ad aprire la porta davanti a lei.
Lappartamento era enorme, lussuoso.
«Ma dai!» esclamò lei, stupita. «È incredibile! E guarda che vista dalla finestra!» Poi, con un sospetto: «Ma deve costare una fortuna»
«Sai, stranamente no. Me lha affittato un vecchio. Dice di vivere fuori città, in una vecchia casa di campagna.»
«Boh, poco importa! Mi piace tantissimo qui.» Lo guardò con quegli occhi castani vivaci e pieni di calore.

La mattina dopo, lui partì presto. Lei, dopo aver bevuto un caffè, decise di incontrare le amiche.
Appena lui se ne andò, però, si sentì a disagio in quella casa ancora estranea, non ancora vissuta.
Un paio di volte le parve quasi che qualcuno fosse dietro di lei, ma scacciò subito quei pensieri.
Dopo qualche selfie riuscito davanti ai quadri e ai mobili antichi, si vestì e uscì.

Le amiche osservarono le foto con entusiasmo, chiacchierando senza sosta:
«Madonna, che lampadario! Una bellezza divina!»
«Guarda questi quadri Oh, ma chi è quello? Sembra ci sia qualcuno dietro di te.»
Lei guardò la foto. Era vero: dietro di lei si intravedeva la sagoma indistinta di una vecchia.
«Che roba è?» si scambiarono unocchiata le amiche.
«Ma smettetela, sarà solo unombra!» rispose lei con una risata forzatamente tranquilla, ma dentro di sé tornò quellinquietudine, quel ricordo dei brividi della mattina.

La settimana successiva passò in un attimo. Le sere tiepide le trascorrevano passeggiando per il centro, lungo il Tevere, compravano un gelato e tornavano a piedi a casa.
Si stava abituando.

Un weekend dovettero restare in casa: pioveva a dirotto. Ordinarono una pizza e guardarono vecchi film.
Lui si addormentò sul divano, e poco dopo anche lei si appisolò accanto a lui.

Un tuono la svegliò di soprassalto, e un lampo illuminò la stanza. Allora vide la vecchia, in piedi davanti a lei.
Lui dormiva, mentre lei, paralizzata dalla paura, non riuscì a dire una parola.
«Allora, giovane padrona, ti trovi bene qui?» sussurrò la vecchia. E, senza aspettare una risposta, aggiunse:
«Hai espresso un desiderio in questa nuova casa?»
«N-no» balbettò lei, premendosi contro il divano.
*Ma che desiderio?* pensò. *Abbiamo già tutto: un marito, un buon lavoro, persino un altro appartamento in affitto. Solo il bambino non arriva già due tentativi di fecondazione, ma niente.* Tutto questo le attraversò la mente in un istante.

Un altro tuono la fece sobbalzare, un altro lampo illuminò la stanza. La vecchia era sparita.
Non si accorse nemmeno di essersi addormentata di nuovo.

La mattina li accolse con un sole splendente e un cielo azzurro.
Solo le gocce di pioggia ancora umide sui vetri ricordavano il temporale della notte.
«Sai, ho dormito benissimo sul divano. E tu?» disse lui, preparando il caffè.
«Anche io» sorrise lei.
Si sentiva meravigliosamente, e quello che era successo le sembrava ormai solo un sogno.

«A proposito, ti piace questa casa? Io mi ci sono affezionato.»
«Non ci pensare neanche, mi sento a casa. Non voglio cambiare nulla.»

Qualche anno prima, dopo lennesimo tentativo fallito di fecondazione, la psicologa aveva consigliato loro di affittare una casa nuova.
Per rinnovarsi.
Questa era la terza.

Passò altro tempo. Si avvicinava il Capodanno.
Il 31 dicembre, lui le disse che quella sera sarebbe passato il vecchio per ritirare laffitto dei prossimi sei mesi.
«Che strano» commentò lei. «La vigilia, di sera»
«Dai, è anziano, un po eccentrico. Lascialo fare.»

Il vecchio arrivò la sera, con una torta in manola sua preferita, tra laltro.
Dovettero preparare il tè.
Chiacchierando, mentre fuori cadeva una nevicata fitta, lei gli propose allimprovviso:
«Rimanga con noi a festeggiare! Dove vuole andare, con questo tempo? E poi saremo più allegri cioè, quasi in quattro» aggiunse con un sorriso felice.

Scoccò mezzanotte, e fuori esplosero i fuochi dartificio. I riflessi colorati danzavano negli specchi.
E allora, nel fondo dello specchio, rivide la vecchia.
Le sorrise appena, le fece un cenno con la mano, e svanì tra le luci dei fuochi.
Lei ebbe appena il tempo di ricambiare il sorriso e di salutarle con un gesto discreto.

Non la rivide mai più.

**P.S.**
Qualche anno dopo, passeggiando per Via dei Fori Imperiali, incontrai un vecchio conoscente.
«Sai, ricordi quella coppia che affittava un appartamento qui vicino? Come stanno?» gli chiesi.
«Certo! Gente simpatica, sai? Vivono ancora lì. Ma la cosa buffa è che il vecchio proprietario ora vive con loro. È anzianissimo, ma si prende cura del loro bambino come un nonno. La sua donna è morta, e non ha mai avuto figli.»
Ecco comè andata.

Rate article
Add a comment

;-) :| :x :twisted: :smile: :shock: :sad: :roll: :razz: :oops: :o :mrgreen: :lol: :idea: :grin: :evil: :cry: :cool: :arrow: :???: :?: :!:

5 × four =

Desiderio Segreto