«E non capisco, Olga, non sei contenta di vedermi?» — disse la suocera mettendosi le mani sui fianchi, annunciando la sua intenzione di trasferirsi dai giovani con i lavori in corso

E non capisco, Isabella, non sei contenta di vedermi? si piazzò la suocera con le mani sui fianchi, annunciando la sua intenzione di trasferirsi dai giovani durante i lavori di ristrutturazione.
E poi, chi lo sa quanto durerà! Magari un mese, magari sei mesi se mi trovo bene da voi! I lavori, lo sai, sono imprevedibili Non cè fretta!
Isabella aveva faticato non poco per convincere il marito a vivere lontano dai genitori.
I primi mesi dopo il matrimonio, Luca si era rifiutato categoricamente di lasciare la casa dei suoi:
Isa, cosa non ti va bene? Viviamo tranquilli! Abbiamo la nostra stanza, nessuno ci disturba. Perché buttare soldi in un affitto?
Luca, davvero ti sembra tutto normale? Tua madre, perdonami, è una persona senza alcun tatto!
Ieri è entrata in bagno mentre facevo la doccia, ha lasciato la porta aperta, ha tirato via la tenda e ha urlato: «Ma cosa cè da nascondere? Non ho mai visto niente!»
Luca rise:
Va beh, è abituata così. Vive sola, non chiude mai le porte.
Aspetta un po, la vendita del mio appartamento dovrebbe concludersi a breve, i clienti hanno chiesto di posticipare di un paio di mesi.
Non hanno ancora i soldi completi. Vendiamo, aggiungiamo quello che ci hanno regalato i tuoi e ce ne andiamo. Perché affittare adesso?
Isabella sopportò. La suocera era davvero insopportabile Luisa Maria parlava prima di pensare.
Isa, dovresti dimagrire un po le diceva ogni mattina quei fianchi sono uno spettacolo poco piacevole.
Io, quando mi sposai, pesavo solo 43 chili. Il mio primo marito, il padre di Luca, aveva una vita che si poteva stringere con due dita!
«Chissà cosa vi ha fatto ingrassare così» pensava Isabella tra sé «ma che razza di persona! Vuole proprio farmi saltare i nervi? Dio, quando andremo via?»
Lappartamento fu venduto, aggiunsero i soldi e ne comprarono uno nuovo.
Isabella lasciò la casa della suocera con lacrime di gioia. Non credeva che le sue sofferenze fossero finite.
La pace durò poco Luisa Maria, evidentemente in pena per il figlio, cominciò a presentarsi a casa loro senza preavviso:
Luca, ti prego, passiamo almeno questo weekend senza tua madre? supplicava Isabella non ce la faccio più con le sue chiacchiere!
Quando arriva di sabato, dopo tre ore ho già i calli sulla lingua!
Luisa Maria non si limita a parlare, vuole sempre una risposta. Mi obbliga a reagire!
Isa, ma come immagini la cosa? Apro la porta e le dico «Ecco, ci siamo visti, arrivederci»?
Primo, si offenderebbe, secondo, non potrei mai trattare mia madre così. Siamo rimasti solo noi, non abbiamo altri parenti.
***
Quando Isabella rimase incinta, Luisa Maria triplicò gli sforzi. Con tanto tempo libero, seguiva la nuora ovunque al supermercato, dal medico, si impose persino per lecografia:
Quella è mia nipote! O mio nipote diceva orgogliosa al dottore mi faccia due foto, vorrei tenerne una anchio!
Poco prima del parto, Isabella trovò il coraggio di affrontarla:
Luisa Maria, capisco che vuoi prendere il mio posto nella vita di tuo figlio, ma per favore, stabiliamo una cosa: non insegnarmi come crescere mio figlio!
Non vorrei litigare, ma non accetterò consigli. Possiamo evitare le prediche?
Luisa Maria si offese, ma non replicò. Forse capì che Isabella era seria.
Quando nacque Ginevra, la suocera radunò una folla di parenti lontani e si presentò a casa del figlio senza avvisare.
Nessuno era pronto Luca aveva appena portato a casa moglie e figlia dallospedale, e tutti dormivano:
Lo sapevo borbottò Luisa Maria, entrando con due buste enormi te lavevo detto, Lina, dovevamo fare la spesa! Non ci aspettavano!
Mamma, perché non hai avvisato? gemette Luca chi cucinerà ora? La gente normale lo dice prima!
Non contraddirmi rispose lei ci pensiamo noi, faremo tutto in un attimo! Dovè Isabella?
Riposa. In ospedale non si dorme. Non fate rumore, Ginevra dorme.
***
In quattro anni di matrimonio, Isabella aveva sopportato di tutto. Ma non era preparata alla ristrutturazione. Un giorno Luisa Maria chiamò il figlio:
Luca, questa casa ha bisogno di una ripassata. Guarda che pareti scolorite! Mi deprimo! Cerca una squadra di muratori.
Va bene, mamma acconsentì lui chiederò in giro. Ma perché improvvisamente?
È ora! Non si fa nulla da anni. Durante i lavori, starò da voi.
Sposta il divano in cucina nella stanza di Ginevra, voglio stare con mia nipote.
Quando Luca le diede la notizia, Isabella rischiò di svenire:
Ma che succede? Perché proprio da noi? Affittiamole un appartamento!
Pago io, dai miei risparmi! Basta che non venga qui!
Non oso immaginare cosa succederà
Offrirle un affitto sarebbe un insulto. Me lo rinfaccerebbe per sempre. Resti da noi!
Dirò agli operai di finire presto. Forse in due settimane.
Passarono due mesi da quando Luisa Maria si era trasferita.
Isabella chiedeva ogni giorno notizie dei lavori. Luca, ormai stanco, le spiegava:
Mamma ha trovato altri difetti. Dice che il colore è diverso dal catalogo. Li ha fatti ridipingere!
Secondo me lo fa apposta! Sta benissimo qui, come in un hotel con pensione completa.
Si sveglia, ordina la colazione, io preparo ciò che vuole, poi sta unora sotto la doccia, poi al telefono
Di cosa si può parlare per tre ore? Poi viene in cucina e mi critica: le patate sono tagliate male, la carne è poca, le spezie non vanno bene!
Luca, sto impazzendo, non ne posso più!
Resisti, cara. Anchio sono stanco. Ma cosa possiamo fare? Non possiamo cacciarla!
Luisa Maria non aveva intenzione di andarsene. Stava benissimo.
Isabella aveva ragione la suocera si riposava e trovava scuse per restare.
***
Dopo quattro mesi di convivenza, Isabella aveva provato tutto senza successo.
Fu Luisa Maria stessa a darle lidea:
Isa, dovresti ringraziarmi! Sono una suocera doro, non mi impiccio, non do consigli. Anche se certi tuoi metodi
Mia suocera era una megera! Conosci nonna Adele, no? Insopportabile, non riuscivo a starle vicino!
Isabella si illuminò: certo! Solo Adele poteva fermare Luisa Maria.
Chiamò la nonna di Luca e le raccontò tutto:
Adele, non resisto più! Luisa Maria è qui da mesi, mangiamo uova strapazzate ogni mattina.
Luca le odia rispose Adele da piccolo diceva che il tuorlo aveva un sapore orribile.
Lo so. Ora le mangia perché glielha detto lei!
Capisco cosa vuoi. Arrivo presto. Mio figlio mi porta in città.
Lartiglieria pesante sta arrivando!
Luisa Maria non sospettava nulla. Dopo aver chiacchierato al telefono, andò in cucina a criticare Isabella.
Quando suonarono, si turbò:
Chi è? Chi inviti quando tuo marito non c

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