Lui se n’è andato così… E lei che viveva solo per lui.
Avevano passato insieme sette anni. Sette lunghi anni pieni di sacrifici, in cui Andreina aveva cercato di essere perfetta. Tutto come da un manuale: pulizia, cure, attenzioni, compromessi. Aveva studiato ogni sfumatura del ruolo di “moglie modello” — per essere insostituibile, necessaria, amata. Aveva così paura di ritrovarsi di nuovo sola che, a un certo punto, aveva iniziato a perdere se stessa.
Eppure, lui se n’è andato.
Non per rabbia. Non nel mezzo di un litigio. Semplicemente, un giorno, con freddezza, ha fatto le valigie e le ha detto:
“Andreina, amo un’altra. Me ne vado.”
Lei ha annuito. Si è alzata. Con calma ha preso la valigia. Vi ha messo dentro le sue camicie, la biancheria, piegato con cura le cravatte. Ha controllato che non dimenticasse il caricabatterie del telefono. Gli ha detto:
“Prendi anche il rasoio, ti servirà.”
E solo quando la porta si è chiusa alle sue spalle, un dolore insopportabile l’ha travolta. È scivolata giù lungo il muro nell’ingresso e ha cominciato a piangere. Non per la perdita, ma perché, ancora una volta, non era bastato. Perché la sua “perfezione” non l’aveva salvata.
L’amica Simona è arrivata per prima. Andreina sedeva immobile, lo sguardo perso nel vuoto. Simona ha cercato di scuoterla — inutile. Poi sono arrivate anche le altre ragazze. Un vero e proprio esercito di sostegno femminile. Chi con i dolci fatti in casa, chi con una bottiglia di vino, chi solo con abbracci.
“Eppure hai fatto di tutto per lui!” gridava Elena.
“Non meritava neanche te!” cercava di convincerla Paola.
Andreina restava in silenzio. Le parole si perdevano nel vuoto che sentiva dentro.
Poi è stata Valeria a parlare. Quella Valeria che dice sempre la verità senza giri di parole.
“Basta piangere,” ha detto tranquilla. “Tornerà. Il primo è sempre quello che torna. Non troverà mai più una donna così comoda, paziente e accomodante. Quando si sarà stancato, striscerà indietro. Ma dimmi: lo vuoi davvero?”
Le altre hanno sussurrato, scandalizzate dalla sua franchezza. Ma Andreina, all’improvviso, ha mormorato:
“Che vada a quel paese…”
E in quel sussurro non c’era rabbia. C’era la prima scintilla di risveglio. Le donne sono sagge. Possono perdonare, sopportare, aspettare. Ma quando vengono tradite, sanno rialzarsi. Sorridere tra le lacrime. E ricominciare.
Perché ora non vivono più per qualcun altro. Ma per se stesse.