Entrando in un bar durante la pausa pranzo, vide suo marito con unaltra e decise di insegnargli una lezione.
Giorgia si fermò al bar per una pausa dopo una mattinata stancante in ufficio. Tra scartoffie e riunioni infinite, lunico sollievo era pensare a uninsalata greca e un caffè in quel locale tranquillo. Appena entrata, notò che il posto era quasi vuoto. Stava per sedersi al suo solito tavolino quando riconobbe un volto familiare: suo marito, Matteo. E non era solo. Accanto a lui, una donna elegante, biondo platino, con un abito aderente e gioielli che luccicavano sotto la luce.
Il cuore di Giorgia si fermò un attimo. Matteo stava parlando con quella sconosciuta, ridendo mentre lei gli sfiorava il braccio con un sorriso malizioso. Tutto le sembrò crollare addosso. Per un istante, volle avvicinarsi e affrontarli lì, davanti a tutti. Ma si trattenne. No, era troppo banale.
Decise di osservarli da lontano, sedendosi dallaltra parte del locale. Ordinò linsalata e il caffè, ma non toccò nulla. Tirò fuori il telefono e compose il numero di Matteo. Il suo cellulare squillò sul tavolo. Lui guardò lo schermo, lo silenziò e riprese a ridere con la donna. Giorgia sorrise a denti stretti. “Non vuoi rispondere? Interessante.”
Continuò a fissarli, notando ogni gesto, ogni sorriso. Matteo si chinò verso la bionda, sussurrandole qualcosa allorecchio. Lei rise, coprendosi la bocca con una mano, mentre un anello di diamanti brillava sul dito. Giorgia sentì un nodo allo stomaco. “Basta, Giorgia, calmati,” si disse, stringendo il tovagliolo tra le dita.
I ricordi le tornarono alla mente: il loro primo incontro, le serate timide, le promesse. Era tutto una bugia? Ora Matteo giocava su due fronti? Ma forse si sbagliava. Forse era solo una collega. Troppo curata, troppo vicina, ma una collega.
Allimprovviso, vide un uomo passare vicino al loro tavolo. Alto, elegante, con i capelli leggermente brizzolati. Sembrava uscito da una pubblicità. Ebbe unidea. Gli fece un cenno.
“Scusi,” disse, attirando la sua attenzione.
Luomo si fermò. “Dimmi.”
“Ho una richiesta un po strana,” ammise Giorgia, abbassando la voce. “Mi servirebbe un attore per una piccola recita. Guardi là,” accennò a Matteo, “quello è mio marito. E, a quanto pare, mi sta tradendo. Mi aiuta a fargli provare la stessa cosa?”
Luomo, dopo un attimo di esitazione, sorrise. “Perché no? Mi chiamo Luca.”
“Giorgia,” rispose lei, con un sorriso finto.
Si sedettero insieme, ridendo e scherzando come due vecchi amici. Giorgia intravide lo sguardo di Matteo che si faceva sempre più teso. A un certo punto, prese persino la mano di Luca, fingendo intimità.
Matteo smise di ridere con la bionda. La sua espressione si fece dura. Giorgia sentì un brivido di soddisfazione. “Andiamo via,” propose a Luca. “Vediamo come reagisce.”
Si alzarono e, passando davanti al tavolo di Matteo, Giorgia lo salutò con finta nonchalance. “Oh, ciao, amore! Che sorpresa vederti qui. Chi è la tua amica?”
Matteo impallidì. La bionda lo fissò, aspettando una spiegazione.
“È… una collega,” balbettò lui.
“Davvero?” Giorgia alzò un sopracciglio. “Pensavo avessi riunioni con i clienti oggi.”
La bionda incrociò le braccia. “Sei sposato?”
Matteo la ignorò e si avvicinò a Giorgia. “Che spettacolo è questo? Chi è quel tizio?”
“E tu?” ribatté lei. “Chi è lei? Forse non sapeva che sei sposato?”
La bionda afferrò la borsa e uscì a passo svelto.
“Fantastico,” sbottò Matteo. “Era unimportante cliente! Era tutto per lavoro, non quello che pensi!”
“E lui?” indicò Luca. “Mi stai tradendo?”
“Esatto,” mentì Giorgia, alzando il mento.
Luca, a disagio, si scusò e se ne andò in fretta.
“Sei incredibile,” borbottò Matteo, lasciando qualche euro sul tavolo prima di uscire.
Giorgia tornò a casa con il cuore in gola. Quando aprì la porta, trovò Matteo seduto sul divano, con lo sguardo afflitto.
“Dimmi la verità,” le chiese. “Mi hai tradito davvero?”
Lei scosse la testa. “No. Lho conosciuto oggi. Volevo solo farti provare la stessa cosa.”
Matteo sospirò. “Ho capito quanto sono stato stupido. Non dovevo mentirti. Ma ti giuro, con quella donna non cera niente. Era solo business.”
Giorgia rimase in silenzio, poi si appoggiò a lui. “Prometti che non lo farai più.”
“Lo prometto,” sussurrò lui, baciandole i capelli.
Labbracciò forte, e Giorgia sentì la rabbia sciogliersi. Forse non era tutto perduto.





