Eredità dallex marito o una sorpresa dalla suocera.
Come regalo daddio dal mio ex marito, con cui avevo condiviso anni difficili segnati dal suo vizio per il vino, mi è toccata la responsabilità di occuparmi di sua madre. Io e Cesare eravamo divorziati da più di dieci anni ormai. La causa non era solo la sua dipendenza, ma anche il fatto che spesso perdeva il controllo e mi trattava male.
Tanti anni fa abbiamo reciso ogni legame. Nostro figlio Sandro nel frattempo si era sposato e si era trasferito a Firenze, così come aveva smesso ogni rapporto con il padre. Chi, del resto, vorrebbe un padre che si vergogna pure di riconoscere? Cesare non è mai stato capace di affetto, neanche verso Sandro.
Una domenica mattina ricevetti quella classica telefonata che nessuno vorrebbe sentire: il mio ex marito era venuto a mancare. Nessuno si era preoccupato di occuparsi di lui, nessuno disposto nemmeno a organizzare il funerale. Quindi fu proprio Sandro e io a pensare a tutto: una cerimonia dignitosa, come si deve.
Ma restava ancora la questione della suocera, la signora Lidia, ormai anziana e malata. Che fare? Se almeno fosse stata una donna semplice, invece era sempre stata imprevedibile! Durante tutto il matrimonio non aveva mai fatto altro che ostacolarmi. Aveva sempre una parola di troppo.
Lidia abitava in una casa modesta alla periferia di Arezzo. Finito il funerale, Sandro tornò dalla sua famiglia, mentre tutte le incombenze caddero sulle mie spalle. Dalla spesa settimanale che non le andava mai bene, anche se poi mangiava tutto fino alla legna da spaccare per la stufa: ogni volta era una fatica, ma non avevo il cuore di abbandonarla al suo destino, sola e fragile comera.
Questi mesi scorsero così, fra pazienza e stanchezza, fino a quando dopo tre mesi anche la signora Lidia ci lasciò. Con mio grande stupore, scoprii che nel suo testamento mi aveva lasciato la casa e una somma consistente di euro, risparmiati nel corso di una vita intera. Il suo modo di ringraziare, inaspettato, così come solo una vera italiana sa fare.
