Fratello invita al compleanno, ma la moglie fa una scenata in pubblico

**Diario Personale**

Mio fratello Matteo si è sposato sei anni fa. Da allora, né io né i nostri genitori abbiamo più messo piede nella loro casa. Tutte le feste, compleanni e riunioni di famiglia si svolgono inevitabilmente a casa dei nostri genitori, nella loro spaziosa abitazione alla periferia di Roma. Mamma prepara montagne di cibo, apparecchia la tavola e poi riempie contenitori di polpette e insalate fatte in casa perché Matteo e sua moglie Giulia se li portino via.

Quando Matteo era appena sposato, qualche mese dopo era il compleanno di Giulia. Mamma, piena di entusiasmo, decise di organizzare una sorpresa: comprammo una torta, scegliemmo un bel regalo e decidemmo di farle visita. Mamma chiamò Giulia per avvertirla, ma lei rispose freddamente che non aveva intenzione di festeggiare. Mamma, però, non si arrese:
«Passeremo solo un attimo, berremo una tazza di tè e mangeremo un pezzo di torta! Non devi preparare nulla, Giuliarella!»

Alla fine andammo lo stesso. Ma invece di un caloroso benvenuto, ci aspettò una brutta sorpresa: Giulia ci venne incontro per strada, borbottando qualcosa sulla casa «in disordine» e si rifiutò di farci entrare. Sconcertati, le consegnammo torta e regalo direttamente sul pianerottolo e tornammo a casa. Da allora, mamma organizza tutte le feste da lei, e cerchiamo di dimenticare quellepisodio imbarazzante.

Giulia disse una volta apertamente ai miei genitori:
«Voi avete una casa grande, cè spazio per tutti! Noi viviamo in un monolocale, come facciamo a ospitare tutti?»

Dovetti trattenermi per non risponderle male. Non si possono almeno accogliere i suoceri e la sorella del marito in un monolocale? Non sono una folla, solo tre persone! Ma rimanemmo in silenzio per mantenere la pace.

Ora Giulia è al quinto mese di gravidanza. Sarà il primo nipote per i nostri genitori, e mamma, naturalmente, è al settimo cielo per la gioia. Chiama continuamente Matteo per chiedere come sta Giulia, se ha bisogno di aiuto. Poi abbiamo scoperto che Giulia ha lasciato il lavoro allinizio della gravidanza. Mamma andò nel panico:
«Sta male? Ha bisogno del mio sostegno?»

Matteo la rassicurò: Giulia stava bene, voleva solo «riposarsi». Eravamo confusi. Matteo e Giulia hanno sempre vissuto alla grande: ristoranti, viaggi, vestiti costosi. Non hanno un mutuo lappartamento è uneredità della nonna di Giulia quindi spendevano tutto in lussi. Ma ora che Giulia non lavora più, le entrate sono diminuite drasticamente, e il loro stile di vita è a rischio. Matteo ha cercato di farle capire che devono risparmiare, ma lei sembra non voler rinunciare al suo tenore di vita.

Giulia ha confessato a Matteo di aver lasciato il lavoro per paura di «prendersi qualcosa» in ufficio. La sua cautela è comprensibile, ma il bilancio familiare è ormai sotto pressione, mentre lei continua a pretendere lo stesso livello di spese. E poi, in mezzo a tutto questo, Matteo ci ha invitati a casa sua per il suo compleanno! Io e i nostri genitori siamo rimasti sbalorditi. Papà scherzò:
«Scopriremo finalmente se mia nuora sa cucinare?»

Mamma era felice e immaginava già una serata piacevole. Io chiamai Giulia per i dettagli, ma invece di una conversazione normale, mi ritrovai davanti a una crisi isterica. Piangendo al telefono, mi disse che non voleva vederci:
«Devo pulire casa, cucinare! Sono incinta, è troppo faticoso per me!»

Provai a calmarla:
«Giulia, non serve nulla di complicato. Cuoci delle patate, fai uninsalata, prepara un pollo al forno basta così. Porteremo noi la torta. È solo una cena in cinque. Qual è il problema?»

Le proposi persino di ordinare il cibo per risparmiarle la fatica. Ma Giulia continuò a lamentarsi che avrebbe comunque dovuto lavare i pavimenti e riordinare. Persi la pazienza:
«Giulia, è un monolocale! Pulire è davvero unimpresa insormontabile? Lavate i pavimenti solo quando arrivano ospiti?»

Alla fine le diedi un ultimatum:
«Se proprio non ci vuoi vedere, non verremo. Faremo gli auguri a Matteo al telefono, e pace.»

Ne parlai con mamma, e fu daccordo con me. Quando spiegammo la situazione a Matteo, lui esplose:
«Giulia non lavora, sta tutto il giorno a casa! Non può almeno preparare una cena e sistemare quattro cose? Voi venite, punto. Non abbiamo soldi per cibo a domicilio o una donna delle pulizie, quindi si dia da fare!»

Le sue parole rimasero sospese come una nuvola di tempesta. Alla fine litigammo tutti. La voglia di andare al compleanno di Matteo era svanita, sia in me che nei nostri genitori. Sopportare la faccia imbronciata di Giulia, con i suoi sospiri teatrali e gli occhi al cielo, non è certo piacevole. Non vogliamo sentirci ospiti indesiderati nella casa di nostro fratello e figlio.

Ma allo stesso tempo, ci spezza il cuore ferire Matteo. Lui desidera così tanto festeggiare con la famiglia! Come possiamo non andare? È il suo giorno, e non è colpa sua se sua moglie fa questi capricci. Siamo davanti a una scelta: ingoiare il rospo e andare rischiando di rovinare la serata o cancellare e deluderlo. La situazione sembra senza via duscita, e ogni passo ci trascina più a fondo in questo conflitto familiare. Cosa si fa quando lamore per un fratello si scontra con lantipatia per sua moglie? Non abbiamo risposte, ma il tempo passa, e una decisione va presa.

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