**Diario di un fratello in conflitto**
Mio fratello Marco si è sposato sei anni fa. Da allora, né io né i nostri genitori abbiamo mai messo piede nella loro casa. Tutte le feste, i compleanni e i ritrovi di famiglia si svolgono invariabilmente a casa dei nostri genitori, in una grande abitazione alla periferia di Firenze. Mamma prepara montagne di cibo, apparecchia la tavola e poi fa tornare Marco e sua moglie Elena a casa con i contenitori pieni di polpette e insalate fatte in casa.
Quando Marco si sposò, dopo qualche mesi arrivò il compleanno di Elena. Mamma, piena di entusiasmo, decise di organizzare una sorpresa: comprammo una torta, scegliemmo un bel regalo e ci preparammo a farle visita. Mamma chiamò Elena per avvertirla, ma lei rispose freddamente di non aver intenzione di festeggiare. Mamma, però, insistette:
*”Vieni, verremo solo per un caffè e una fetta di torta! Non devi preparare niente, Elena!”*
Alla fine andammo lo stesso. Ma, arrivati lì, invece di un’accoglienza calorosa, ci ritrovammo di fronte a una scena incredibile: Elena ci venne incontro fuori, borbottando che la casa *”non si presentava bene”* e si rifiutò di farci entrare. Storditi, le consegnammo torta e regalo direttamente sul pianerottolo e ce ne andammo. Da allora, tutti gli eventi si festeggiano da mamma, e cerchiamo di non ripensare a quell’episodio imbarazzante.
Una volta, Elena disse senza mezzi termini ai miei genitori:
*”Voi avete una casa grande, c’è spazio per tutti! Noi invece abbiamo un monolocale, come facciamo a ospitare gente?”*
Feci fatica a trattenermi. Davvero in un monolocale non si possono accogliere i suoceri e la cognata? Non è una folla, siamo solo in tre! Ma rimanemmo in silenzio, per non peggiorare le cose.
Ora Elena è incinta, al quinto mese. Sarà il primo nipote per i miei genitori, e mamma, ovviamente, è fuori di sé dall’emozione. Continua a chiamare Marco per chiedere come sta Elena, se ha bisogno di aiuto. Ma recentemente abbiamo scoperto che Elena si è licenziata all’inizio della gravidanza. Mamma si è agitata:
*”Forse sta male? Forse ha bisogno del mio sostegno?”*
Marco la tranquillizzò: Elena sta bene, ha solo deciso di *”prendersela comoda”*. Eravamo perplessi. Marco ed Elena hanno sempre vissuto alla grande: ristoranti, viaggi, oggetti costosi. Non hanno un mutuo – l’appartamento è un regalo della nonna di Elena – quindi spendevano tutto in capricci. Ma dopo che Elena ha smesso di lavorare, i loro guadagni sono crollati, e il loro stile di vita è a rischio. Marco ha cercato di farle capire che dovevano risparmiare, ma lei sembra incapace di rinunciare al lusso.
Elena ha confessato a mio fratello di essersi licenziata per paura di *”prendersi qualcosa al lavoro”*. La sua prudenza è comprensibile, ma ora il loro budget è allo stremo, e lei pretende ancora lo stesso tenore di vita. E poi, in mezzo a tutto questo, Marco ci ha invitato a casa sua per il suo compleanno. A casa loro! Io e i miei genitori siamo rimasti scioccati. Papà ha persino scherzato:
*”Finalmente scoprirò se mia nuora sa cucinare!”*
Mamma era felice, immaginando già una serata in famiglia. Io ho chiamato Elena per i dettagli, ma invece di una chiacchierata tranquilla, mi sono ritrovata davanti a una crisi isterica. Elena, piangendo al telefono, ha urlato che non ci voleva lì:
*”Dovrei pulire, cucinare! Sono incinta, è faticoso!”*
Ho cercato di calHo provato a rassicurarla, ma il suo rifiuto era netto, lasciando il mio cuore diviso tra la lealtà verso mio fratello e il fastidio per una donna che sembrava voler tenere la famiglia a distanza.