Fuga Verso il Mare

**Viaggio al Mare**

«Federica, io non permetto, hai capito? Hai appena diciotto anni. Non capisci…» – Olga alzò la voce ancora una volta. Discutevano da ore.

«Sei tu che non capisci. Tutti partono, e io sempre no,» ribatté Federica con ostinazione.

«Chi, tutti? La tua amica Sofia? Sua madre le permette di fare chi sa cosa…» Olga si interruppe, sentendo di essere andata troppo oltre. «Ascolta, piccola…»

«E tu mi hai ascoltata quando ti ho detto che non volevo niente a che fare con Giovanni? Ah già, l’opinione di una bambina non conta niente. Hai fatto tutto come volevi tu. Dicevi che volevi essere felice. E allora? Sei felice, mamma? Io non sono più una bambina, sono maggiorenne. Anch’io voglio essere felice. Partirò, che ti piaccia o no. Non ho bisogno dei tuoi soldi.» Le lacrime brillavano negli occhi di Federica.

«Proprio perché voglio che tu sia felice, davvero. Potresti fare un errore di cui ti pentirai per sempre. Pensa, Federica. Laggiù dipenderesti completamente da quel tuo Luca. Sei sicura di lui? Vi conoscete da così poco. Non avresti nessuno vicino…»

«Non preoccuparti, non tornerò incinta,» sbottò Federica con un sorriso freddo.

«Non ci capiamo più.» Olga si lasciò cadere sul divano, esausta.

Era stanca di giustificarsi. Suo marito l’aveva lasciata con Federica di tre anni, un assegno di mantenimento e tanti saluti. Quando aveva conosciuto Giovanni, non si aspettava di poter amare e fidarsi di nuovo di un uomo. Lui aveva provato in tutti questi anni a sostituire il padre, a diventare un amico per Federica. Ma lei non l’aveva mai accettato.

Olga ricordava come sua figlia avesse respinto Giovanni la prima volta che era venuto a casa. Dopo che se ne era andato, Federica aveva chiesto:

«Verrà a vivere con noi?»

«Sì. Sei contraria?»

«A chi importa? Tanto farai come ti pare,» sbuffò la ragazzina di dodici anni.

Olga cercò di spiegarle che Giovanni era una brava persona, che presto l’avrebbe capito.

«È solo che non lo conosci. Vedrai, ti piacerà.»

«Tua figlia è gelosa,» le disse un’amica. «Non puoi lasciarti comandare da lei. Un giorno crescerà, si sposerà e tu resterai sola. Un uomo come Giovanni non capita due volte. Non devi scegliere tra lui e Federica. Dagli tempo, tutto si sistemerà.»

Olga cercava di non trascurare sua figlia, ma non le riusciva benissimo. Era attratta da Giovanni, ma Federica continuava a tirarla verso di sé. Si sentiva divisa in due. Quando Federica capì che sua madre non le apparteneva più completamente, si allontanò. Ed ecco il risultato. Non si sentivano più.

Adesso Federica si vendicava. Luca era un ragazzo educato, di buona famiglia. Olga non aveva nulla contro di lui. Ma permettere a sua figlia di partire con lui per il sud…

Quando un ragazzo viene a conoscere i genitori della sua fidanzata, cerca sempre di mostrarsi al meglio. Ma chi è davvero? Vediamo solo la punta dell’iceberg, e sotto? Chissà.

Forse è più facile per i genitori di lui. Olga aveva solo sua figlia. Non si erano mai separate davvero. E ora Federica voleva partire per il sud con un ragazzo. Ovviamente ci sarebbero stato vino, sesso… Olga l’aveva cresciuta da sola, l’aveva protetta. Era naturale che facesse fatica ad accettare che sua figlia fosse cresciuta, che avesse un ragazzo, una vita sua.

Ma non poteva tenerla legata. Anche Giovanni pensava che bisognasse darle libertà. Non era stupida, avrebbe capito da sola. Quando Olga gli disse che, se Federica fosse stata sua figlia, difficilmente l’avrebbe lasciata andare al sud con un ragazzo, lui arrossì ma non replicò. Certo che non l’avrebbe permesso. Olga fu grata a Giovanni per il suo silenzio, per non aver alimentato la lite. Si era tirato indietro. Lasciò che madre e figlia risolvessero da sole.

Forse avrebbe dovuto lasciar perdere Giovanni, dimenticarsi di sé stessa, dedicarsi solo a Federica? Ma come fare a dimenticarsi, se Olga aveva poco più di trent’anni e voleva amore e felicità?

Ora era sua figlia che voleva essere felice. Che non ascoltava più sua madre. E che fare? È facile ragionare e dare consigli quando si tratta dei figli degli altri, ma quando è la tua unica figlia, il buon senso tace di fronte all’amore e alla paura di una madre. Ogni madre vuole proteggere la figlia dagli errori. Ma forse è proprio questo l’errore più grande?

Olga sospirò, stanca dei suoi pensieri, ed entrò nella stanza di Federica. Lei era seduta sul letto, le gambe raccolte, lo sguardo fisso sul telefono. «Si sta lamentando con Luca,» intuì Olga.

«Sono stanca di litigare. È normale che io abbia paura per te, che voglia proteggerti dagli errori. Hai solo diciotto anni… Va’. Parti. Ma promettimi che mi chiamerai e che non spegnerai il telefono.»

Federica alzò gli occhi sorpresa. Non si aspettava che sua madre cedesse.

«Va bene,» disse.

«Prima mi saresti corsa incontro, mi avresti abbracciata, chiamata “mamma”. Invece sembra che mi stia facendo un favore a non spegnere il telefono,» pensò Olga. Avrebbe voluto aggiungere altro, ma tacque, sospirò e uscì. «Che parta. Almeno non ci lasceremo nemiche.»

Olga era in cucina, cercando di calmarsi, quando Federica si affacciò.

«Posso prendere la valigia blu?»

«Certo. E quando partite?»

«Stasera, te l’ho detto.»

Già, forse Olga non ricordava. Proprio stasera?! Così in fretta. Non si era ancora abituOlga chiuse gli occhi, pregando che il mare portasse via ogni paura e che sua figlia tornasse a casa con il cuore più leggero.

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