In prima media, lei avvertì le amiche che quel ragazzo sarebbe diventato suo marito.
Bianca, già in prima media, disse alle sue compagne che Matteo era il suo ragazzo e che, quando fosse arrivato il momento, si sarebbero sposati. Nessuna delle amiche osò contraddirla.
Ora le amiche quasi temevano di guardare Matteo, perché la nonna di Bianca era considerata una strega. Viveva nel suo paesino, dedicandosi alle sue arti oscure, mentre Bianca imparava la magia nera poco a poco in città, facendo visita alla nonna di tanto in tanto.
E Matteo? Matteo ignorava completamente Bianca. Passava tutto il suo tempo libero in cortile con Lucia. Lucia era disabile fin da piccola e si muoveva in sedia a rotelle.
Non so perché, ma era proprio Lucia a conquistare il cuore di Matteo. Forse per la sua umiltà o la sua gentilezza, ma qualcosa di lei lo affascinava. Inoltre, Lucia era molto intelligente, e con lei Matteo si divertiva. Ormai passavano ogni momento libero insieme da anni.
Matteo uscì di casa e si diresse verso il cortile, dove Lucia lo aspettava. Sulla sua strada apparve Bianca.
«Ciao, Matteo.»
«Ciao,» rispose lui, cercando di superarla.
«Vuoi fare una passeggiata in città?» chiese Bianca.
«Oggi no, mi dispiace,» rispose Matteo.
Bianca serrò le labbra, guardando Matteo avvicinarsi a Lucia, salutarla e iniziare a ridere e parlare con lei. Unonda nera di rabbia e gelosia le riempì il cuore. Pianse in silenzio, quando nessuno poteva vederla.
Passò un anno. Ora Matteo portava Lucia al fiume, nei boschi, nei prati dove crescevano le margherite. Passavano ogni attimo libero insieme.
Bianca si era trasformata in una bellissima ragazza dai capelli neri. Tutti i ragazzi la guardavano, tanto era elegante e affascinante. Ma nel cuore di Matteo cera solo Lucia. Adesso si amavano davvero, non più come bambini.
Un giorno, mentre Matteo andava da Lucia, Bianca gli sbarrò di nuovo la strada.
«Ciao, Matteo. Ancora dalla tua zoppa? Cosa ci trovi in lei? Perché non scegli me? Con me sarai felice. Lo sai che ti amo fin dalle medie.»
«Lo so,» rispose Matteo, «ma io amo Lucia.»
«Cosha di meglio di me, quella gallina senza gambe?»
«Non lo so. Ma che sia meglio di te, questo è certo.»
«Matteo, sai che non devo fare molto per farti innamorare. Mia nonna è la più potente. Ma non voglio usare la magia. Voglio che tu mi ami davvero. Dimmi cosa devo fare. Farò qualsiasi cosa.»
Matteo si fermò e la guardò.
«Fai camminare Lucia. Allora ti sposerò.»
Da quel giorno, Bianca passò tutto il suo tempo con Lucia. La visitava al mattino e tornava a casa a tarda sera. Matteo quasi non riusciva più a vederla. E Lucia non si oppose. Faceva tutto ciò che Bianca le diceva: beveva infusi, si massaggiava le gambe con unguenti, si esercitava con la fisioterapia.
Matteo, osservando limpegno di Bianca, capì quanto lei lo amasse, se faceva tutto questo per lui.
Passarono quattro mesi.
Una sera, come al solito, Matteo andò nel cortile dove Bianca assisteva Lucia. Notò che quasi tutto il vicinato era affacciato ai balconi, osservando attentamente…
Bianca, tenendo Lucia per le mani, la guidava sempre più lontano dalla sedia a rotelle. Quel giorno, entrambe erano le ragazze più felici del mondo. Stanche ma raggiante, si sedettero su una panchina. Matteo si avvicinò, sbalordito.
«Matteo, posso chiederti una cosa?» disse Bianca, allontanandosi da Lucia.
Lui si avvicinò.
«È il momento?» chiese, abbassando lo sguardo.
«Quale momento?»
«Quello del matrimonio.»
«No, Matteo,» rise lei, «volevo scusarmi per essere stata insistente. La magia è impotente contro lamore.
In fondo, la magia non può cambiare nulla nella vita, se la persona non lo vuole.»
Ora Lucia e Bianca sono migliori amiche. Lucia e Matteo hanno avuto una figlia. Bianca ha trovato un ragazzo che non sopporta e che non mostra a nessuno. Dice che è un pilota…