Guardatela crede di essere chissà chi. Poverina, con quella vecchia valigetta. Giulia sentì quelle parole mentre stringeva più forte la sua borsa logora. Non era di marca, né nuova, ma per lei rappresentava il futuro. Sognava di diventare unimprenditrice, anche se non aveva una casa, né soldi, né un posto fisso dove dormire.
Un giorno, seppe di un evento dove grandi industriali avrebbero condiviso idee per nuovi affari. Ci andrò, pensò. Arrivò con i suoi vestiti semplici e la valigetta in mano. La gente rise, sussurrò e la guardò con disprezzo.
Eppure, camminò decisa fino allingresso.
Voglio dire qualcosa, chiese. Il presentatore la bloccò con tono severo:
Non permetteremo che una sconosciuta senza mezzi rovini il nostro evento.
Allora, un industriale di grande fama si alzò:
Se ha avuto il coraggio di venire, avrà qualcosa di importante da dire.
Le passarono il microfono. Giulia respirò profondamente, aprì la valigetta e tirò fuori un foglio piegato con cura.
Mesi fa ho fatto un sogno. Ho visto unauto come nessuno aveva mai costruito e so che posso crearla.
Lindustriale osservò il progetto e ne rimase colpito.
Questo è più innovativo di tutto ciò che è stato presentato oggi.
La invitò a pranzo, ascoltò la sua storia e insieme firmarono un accordo. In meno di un anno, Giulia era proprietaria del più grande concessionario dauto della città. Non abbandonò mai la sua vecchia valigetta: le ricordava da dove veniva.
Ricorda: molti giudicano da ciò che vedono, altri ridono di ciò che non capiscono, e alcuni cercheranno di chiuderti la porta prima ancora di ascoltarti. Ma se credi nella tua visione e hai il coraggio di difenderla, un giorno quelle stesse voci che ti hanno sottovalutato saranno testimoni del tuo successo e tu camminerai a testa alta, sapendo che non hai mai permesso a nessuno di uccidere il tuo sogno.
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