Oggi compio sessant’anni, e tutti mi dicono: «Che tristezza, ormai sei invisibile». Ma sapete una cosa? È la cosa più bella che mi sia capitata.
Ho sempre saputo che arriva il momento in cui la società ti mette da parte, quando non sei più interessante, desiderabile, utile. I figli sono grandi, i nipoti vengono raramente, e le amiche chiamano solo a Natale. Per molti è un dolore. Si aggrappano disperatamente alla giovinezza, cercano di dimostrare di essere ancora necessari. Io no. Non combatto. Perché non ho perso niente. Ho vinto.
Mi chiamo Isabella Romano, ho sessant’anni e vivo a Verona, in un appartamento accogliente che ho arredato con cura dopo la pensione. E indovinate? Non soffro. Mi godo la vita. Nessuno mi chiama dieci volte al giorno per lamentarsi, nessuno mi chiede di correre a badare ai bambini, di prestare soldi, di ascoltare i loro problemi. Non è solitudine. È libertà.
Per anni sono stata “quella comoda”. Ascoltavo i lamenti degli altri, mi intromettevo nei loro drammi, prestavo soldi che non avevo. Venivano da me non perché volevano vedermi, ma perché sapevano che non avrei detto di no. Ero il “piano B”, il porto sicuro, la spalla su cui piangere. Ma quando avevo bisogno io? Silenzio. Nessun “ce la farai”, nessun “sono qui”. Solo vuoto.
A un certo punto ho capito: basta. Non voglio più essere necessaria a tutti. Voglio essere necessaria a me stessa.
Oggi ho una giornata tutta mia. Mi sveglio e non corro ad aiutare nessuno. Vado a fare yoga. Ricamo. Leggo. Cuocio biscotti non perché qualcuno me lo chiede, ma perché mi piace. Coltivo fiori sul balcone e non devo giustificare a nessuno perché ho speso soldi in terriccio invece che in “cose utili”. Vivo come voglio io.
Ho un nipotino, un tesoro. Ci vediamo nei weekend. Lo adoro. Ma non sono una tata gratuita. Non sono la schiava del ruolo di nonna. Sono una donna che ha iniziato un nuovo capitolo.
Sì, non ho una folla intorno. Ma chi viene lo fa perché gli va. Non per chiedere favori o soldi, ma per stare con me. Perché con me si sta bene.
Non ho paura di essere sola. Non sono sola. Sono circondata da silenzio, pace e… me stessa. Finalmente ho imparato a stare con me.