«Ho sessant’anni e nessuno ha più bisogno di me? Ma è la cosa migliore che mi sia mai capitata!»
Ho sempre saputo che arriva un’età in cui la società dà per scontata una donna. Quando smetti di essere interessante, desiderata, necessaria. Quando i figli sono cresciuti, i nipoti vengono sempre meno e le amiche chiamano solo per le feste. Per molte, questo è doloroso. Si aggrappano disperatamente alla giovinezza, cercando di dimostrare al mondo che possono ancora essere utili, importanti, desiderate. Io no. Io non combatto. Perché non ho perso nulla. Ho vinto.
Mi chiamo Maria Bellini, ho sessant’anni e vivo a Bologna, in un piccolo appartamento accogliente che ho arredato io quando sono andata in pensione. E sai una cosa? Non soffro. Mi godo la vita. Nessuno mi chiama dieci volte al giorno per piangermi addosso, nessuno pretende che corra a badare ai bambini, a prestare soldi, ad ascoltare i problemi altrui. E questa non è solitudine. È libertà.
Per anni sono stata quella “comoda”. Ascoltavo le lamentele degli altri, mi lasciavo coinvolgere nei loro drammi, prestavo soldi che non avevo nemmeno io. Venivano da me non perché volevano vedermi, ma perché sapevano che non avrei mai detto di no. Ero sempre il “piano B”, il porto sicuro, la spalla su cui piangere. Ma quando avevo bisogno io? Silenzio. Nessun “ti sono vicino”, nessun “resisti”. Solo vuoto.
A un certo punto ho capito: basta. Non voglio più essere utile a tutti. Voglio essere utile a me stessa.
Oggi ho una giornata tutta mia. Mi sveglio e non devo correre da nessuna parte. Vado a fare yoga. Lavoro a maglia. Leggo. Ricamo. Cucino dolci non perché qualcuno me lo chiede, ma perché mi va. Coltivo fiori sul balcone e non devo giustificare a nessuno perché ho speso soldi per la terra invece che per cose “necessarie”. Vivo come voglio.
Ho un nipotino. Un bambino meraviglioso. Ci vediamo nei weekend. Lo adoro. Ma non sono una babysitter gratis. Non sono una schiava del ruolo di nonna. Sono una donna che ha iniziato un nuovo capitolo.
Sì, non ho una folla intorno. Ma chi viene lo fa perché vuole, non per chiedere aiuto o favori, ma solo per stare con me. Perché stare con me è piacevole.
Non ho paura di essere sola. Non sono sola. Sono circondata dal silenzio, dalla pace e… da me stessa. Finalmente ho imparato a stare con me.