Ho fatto amicizia con l’ex genero, ma mia figlia l’ha scoperto e mi ha dichiarato guerra

— Ora hai un nuovo genero, mamma! Come puoi farmi questo? — urlava Elena, soffocando dalla rabbia. — Non voglio più vederti da lui! Pensa a me, per una volta!

Elena ha quarant’anni e la sua voce tremava di furia. Si era separata da Paolo qualche anno prima e poi si era risposata. Con Paolo aveva passato dodici anni e avevano avuto una figlia, Sofia, che ora ne ha dieci. Di recente, Elena aveva scoperto che sua madre, Vera Neri, frequentava l’ex marito a Montestella, un paesino fuori città. Era andata a lasciare Sofia per il weekend e si era sentita tradita nel vedere la madre che ultimamente passava sempre più tempo con Paolo. La sua delusione si era trasformata in una tempesta di accuse.

Vera Neri aveva sempre sognato un figlio maschio, ma la vita le aveva dato solo una figlia. Quando Elena aveva portato a casa Paolo, i genitori non ne erano stati entusiasti. Un meccanico senza casa di proprietà, sembrava un partito poco adatto. Vera e suo marito lo avevano accolto con freddezza, ma col tempo, soprattutto dopo la morte del marito, Vera aveva scoperto in Paolo un cuore d’oro. Era diventato il suo sostegno, pronto ad aiutarla in ogni momento.

— Mi scusi, signora Neri — le aveva detto Paolo poco dopo il matrimonio. — Mia madre è morta, ma non riesco a chiamarla “mamma”.

Vera non aveva insistito. Le bastava il suo rispetto. Col tempo aveva imparato ad apprezzare la sua gentilezza e le sue capacità. Quando Elena era rimasta incinta di Sofia e Vera era stata ricoverata per un intervento ai reni, Paolo si era diviso tra l’ospedale e casa. Portava cibo, confortava, sosteneva. Dopo la dimissione, si era occupato di tutto senza far affaticare né lei né Elena. E quando era nata Sofia, Paolo brillava di felicità, diventando un padre perfetto.

Ma gli anni passavano e Elena era cambiata. Promossa al lavoro, aveva conosciuto gente nuova e aveva iniziato a vergognarsi del marito. Lo criticava per i vestiti semplici, il modo di parlare, la mancanza di un titolo di studio. «Non sa nemmeno parlare di libri!» si lamentava con la madre, paragonandolo ai suoi colleghi. Vera cercava di difenderlo:

— L’hai scelto tu, Elena. A tuo padre non piaceva, ma hai insistito. E ora ti lamenti?

Il suo cuore si spezzava vedendo il matrimonio della figlia crollare. Paolo guadagnava più di molti professori, sistemava tutto in casa, era un padre amorevole, ma Elena non lo apprezzava. Una volta Vera aveva sbottato:

— Paolo ha un cuore d’oro e mani d’oro! Non tutti i professori fanno così tanto per la famiglia!

Ma Elena faceva spallucce. Aveva già conosciuto Antonio, il nuovo fidanzato, e continuava a paragonarlo al marito, trovando in Paolo solo difetti. Poco dopo aveva chiesto il divorzio. Paolo l’aveva ascoltata in silenzio, senza urlare né insultare. Era solo andato in cucina, e Vera aveva visto le sue spalle tremare dal dolore. Per lui era stato un colpo, ma aveva sentito il loro rapporto raffreddarsi da tempo.

Paolo aveva lasciato a Elena e Sofia l’appartamento di due stanze comprato insieme, trasferendosi in una vecchia stanza in affitto. Pagava regolarmente gli alimenti, comprava regali a Sofia, andava alle riunioni scolastiche e la portava con sé nei weekend. Elena la lasciava da lui e tutto procedeva bene, finché Vera non aveva iniziato a frequentare l’ex genero più spesso.

Un anno prima, Paolo era andato da lei:

— Mi scusi se non sono passato prima. Se ha bisogno di qualcosa, mi chiami. E venga a trovarmi quando vuole.

Così era cominciata la loro amicizia. Paolo aggiustava i rubinetti, portava la spesa, e Vera gli faceva visita con torte casalinghe, chiacchierando del più e del meno. A volte uscivano insieme con Sofia, e Vera sentiva che Paolo era diventato come un figlio per lei. Elena, invece, dopo il nuovo matrimonio si era allontanata, chiamava raramente, e la madre apprezzava sempre più il calore che Paolo le offriva.

Ma quando Elena aveva scoperto, era esplosa:

— Che vuoi fare, adottarlo? Come puoi frequentarlo, ora che io ho un nuovo marito?

Le sue parole ferivano, ma Vera non aveva ceduto. Paolo era ormai di famiglia, l’uomo che l’aveva sostenuta nei momenti più bui. Non vedeva nulla di male nel loro rapporto, ma Elena lo considerava un tradimento. Ora la figlia quasi non parla più con lei, e Vera soffre, divisa tra l’amore per Elena e l’affetto per Paolo.

Ha deciso di non arrendersi alle critiche. Paolo è parte della sua vita, qualcuno che ha dimostrato la sua lealtà con i fatti. Elena può arrabbiarsi, ma Vera non rinuncerà a chi è diventato la sua famiglia. Spera solo che un giorno la figlia capisca: un cuore buono conta più dei rancori. Voi che ne pensate? La madre ha ragione a mantenere il legame con l’ex genero, oppure la figlia ha diritto alla sua rabbia?

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