Oggi scrivo queste righe con il cuore pesante, dopo una cena che avrebbe dovuto essere gioiosa. Abito in un piccolo paese vicino a Verona, dove le strade acciottolate ricordano il calore delle famiglie unite. A 54 anni, però, la mia serenità è turbata dalla preoccupazione per mio figlio. Mi chiamo Valentina Rossi, e qualche giorno fa mio figlio Matteo mi ha presentato la sua fidanzata, quella che potrebbe diventare mia nuora. Passata la serata a osservarla, a porgerle domande, le mie conclusioni sono amare. Francamente, non credo che questa ragazza, Beatrice, faccia per lui. Il mio istinto materno urla che è un errore, ma come proteggerlo senza rovinare il nostro rapporto?
### Mio figlio, la mia luce
Matteo è il mio unico figlio, la mia gioia più grande. L’ho cresciuto da sola dopo il divorzio da mio marito, dedicandomi a lui anima e corpo. È diventato un uomo intelligente, gentile, lavoratore — un programmatore con un buon stipendio e un appartamento in affitto. A 27 anni, si è innamorato per la prima volta sul serio, e io ero felice quando mi ha annunciato: “Mamma, Beatrice è speciale, ti piacerà”. Ero pronta ad accoglierla a braccia aperte, ma qualcosa non ha funzionato.
Beatrice è venuta a cena da noi. Avevo preparato tutto con cura: lasagne al forno, gnocchi di patate, e una torta alle mele, i piatti preferiti di Matteo. Volevo che la serata fosse intima, famigliare. Fin dai primi minuti, però, ho percepito una certa freddezza. Lei, alta, con un trucco marcato e vestiti alla moda, sembrava sicura di sé, ma il suo atteggiamento mi ha turbato. A malapena mi ha salutato, si è seduta come se fosse casa sua e ha iniziato a parlare solo di sé, senza chiedermi nulla.
### Quella cena che ha rivelato tutto
Ho passato la serata a studiarne ogni gesto. Le ho chiesto del lavoro, della famiglia, dei suoi progetti. Beatrice fa la grafica, ha 25 anni, vive da sola e viene da Mantova. A parole tutto sembrava perfetto, ma le sue risposte erano vuote. Parlava con orgoglio dei suoi progetti e dei viaggi, ma non una parola sulla famiglia, su cosa conta davvero per lei. Quando le ho chiesto se desiderasse figli un giorno, ha sorriso con sufficienza: “Oh, non per ora, prima voglio vivere per me”. Matteo ha riso, ma a me si è stretto il cuore. Mio figlio sogna una famiglia, e lei pensa solo a divertirsi.
Il suo comportamento a tavola ha aggravato i miei dubbi. Ha mangiato poco della lasagna, ha scartabellato gli gnocchi e ha rifiutato la torta, dicendo: “Devo stare attenta alla linea”. Non cercavo elogi, ma la sua indifferenza mi ha ferita. Era sempre sul telefono, a chattare, e quando Matteo cercava di coinvolgerla, rispondeva distrattamente, come se si annoiasse. Lui la guardava con adorazione, ma nei suoi occhi non c’era la stessa luce. Mi è sembrata fredda, egoista, lontana dall’idea di costruire una vita insieme.
### Le mie paure, il mio tormento
Quella notte non ho chiuso occhio. Beatrice non mi sembra la ragazza che saprà prendersi cura di Matteo. Lui ama la tranquillità, le tradizioni, la casa; lei sogna solo successo e libertà. Ho paura che gli spezzerà il cuore. Le mie amiche sono divise: alcune dicono che esagero, altre che l’istinto di una madre non sbaglia. Ma io conosco mio figlio. Ha bisogno di una donna che lo sostenga, non di qualcuno che lo trascini in un mondo di feste e ambizioni.
Ripensavo a quando Matteo mi parlava di lei. Diceva che lo ispirava, che con lei si sentiva vivo. Ma io vedo altro: lui si adatta a lei, cambia le sue abitudini, mi chiama meno. La sua influenza già si sente, e questo mi spaventTemo che un giorno si sveglierà e capirà di aver perso sé stesso per amore di una donna che non lo merita davvero.