Oggi ho riflettuto su un errore che ho commesso anni fa. Regalai a mia figlia un appartamento per il suo matrimonio. Solo dopo capii quanto fosse sbagliato.
Avevo una moglie meravigliosa: bella, affettuosa, intelligente. Abbiamo vissuto insieme per ventitré anni, i più belli della mia vita. Poi una malattia terribile me lha portata via. Insieme, però, abbiamo cresciuto nostra figlia.
Quando mia moglie era ancora viva, propose di comprare un altro appartamento da affittare, per avere un’entrata in più. Con la mia pensione misera, sembrava una buona idea. Diceva sempre: “Se lo affittiamo, avremo sempre un po di soldi, e se i tempi diventano duri, possiamo venderlo. Limmobile è un investimento sicuro.” Intanto, nostra figlia, Chiara, ormai aveva una casa sua.
Quando Chiara accettò la proposta di matrimonio del suo fidanzato, le regalai il secondo appartamento, così non avrebbero dovuto vivere in affitto. Ma poi me ne pentii amaramente. Credevo che mia figlia avesse la testa sulle spalle, invece…
Dopo che le firmai latto, lo vendette subito e comprò una Mercedes nuova di zecca.
“Ma dove vivrete, Chiara?” le chiesi, sbalordito.
“Oh, papà, troveremo facilmente i soldi per un altro appartamento! Per ora restiamo in affitto. Io e Marco abbiamo sempre sognato una macchina così. Ci sono rimasti anche qualche migliaio di euro, perciò abbiamo deciso di volare in Grecia. Ci meritavamo una bella vacanza.”
Dire che ero scioccato è poco. E credete che abbiano tenuto quella macchina a lungo? Naturalmente no! Tre mesi dopo, mio genero ebbe un incidente e lauto diventò un rottame. Per fortuna Chiara non si fece male. Poco dopo, però, scoprì che il suo Marco aveva unamante e lo lasciò.
Così Chiara non ebbe altra scelta che tornare da me. Aveva perso il marito, lappartamento e la macchina.
