Ho scoperto che mia moglie ha abbandonato i figli per un nuovo matrimonio.
Ho incontrato Giulia a una festa aziendale nella nostra compagnia, dove avevo appena iniziato a lavorare. Lavoravamo in reparti diversi e praticamente non sapevo nulla di lei. Mi ha subito colpito con la sua altezza, l’eleganza e quel sorriso leggero che catturava lo sguardo. Abbiamo passato tutta la serata insieme, ballando senza sosta, ridendo e chiacchierando di tutto. Al termine della festa, ho chiamato un taxi per accompagnarla a casa sua, in uno dei quartieri residenziali di Milano. Il giorno dopo, sono andato al lavoro con entusiasmo, desideroso di rivederla.
Durante il tragitto, mi sono fermato in un negozio di fiori e ho comprato un mazzo di rose e una scatola dei suoi cioccolatini preferiti. Giulia mi ha accolto con un sorriso radioso, e da quel giorno siamo diventati inseparabili. Avevamo entrambi più di trent’anni e non ci siamo voluti perdere in lunghi corteggiamenti. Le ho proposto di trasferirsi da me e lei ha accettato senza esitazione. La vita con lei era come una favola: Giulia era una padrona di casa eccezionale, sempre allegra e pronta all’avventura. Nessun problema, nessun nuvolone all’orizzonte — solo felicità e armonia.
Ho deciso che era il momento giusto per fare il passo successivo. Ho acquistato un anello con un piccolo diamante, mi sono inginocchiato e le ho chiesto di sposarmi. Lei ha detto “sì” e siamo stati travolti dai preparativi del matrimonio. Tuttavia, quando siamo arrivati alla lista degli invitati, ho notato qualcosa di strano: Giulia quasi non aveva parenti. Mi ha spiegato che aveva solo parenti lontani con cui aveva perso contatti da tempo. Ho alzato le spalle pensando che ogni famiglia ha la sua storia.
Alla vigilia del matrimonio, è andata in un salone di bellezza con le amiche per prepararsi per il grande giorno. Ha dimenticato il telefono a casa, sul tavolo della cucina. L’ho preso per portarglielo, visto che conoscevo l’indirizzo del salone. Ma, già seduto in macchina, ho sentito il telefono squillare. Sullo schermo compariva “Mamma”. Ho esitato, ma alla fine ho risposto, nel caso fosse qualcosa di urgente. Una voce stanca e tremante di una signora anziana si è fatta sentire, subito aggredendomi di accuse: “Giulia ha perso il senno! Ha lasciato i bambini da noi anziani senza inviare denaro, ora è sparita! Sono malati, non abbiamo medicine, come possiamo curarli?”
Mi sono presentato, sentendo le mani che si gelavano. “Che succede?” ho chiesto e la verità è arrivata come una cascata glaciale. Si è scoperto che Giulia aveva due bambini lasciati ai suoi genitori in un paesino vicino a Firenze, per venire in città a “cercar fortuna”. Inizialmente inviava denaro, ma poi ha smesso. Gli anziani li mantengono con una pensione ridotta, mentre i bambini crescono e necessitano di vestiti, cibo e cure mediche. Ho chiesto il numero del conto e ho inviato quanto potevo, per le medicine e il cibo. Poi ho girato la macchina verso casa. Il salone di bellezza restava indietro, come anche le mie illusioni.
A casa ho raccolto le sue cose in valigie, con cura ma senza pietà. Quando è tornata — sistemata, con un nuovo taglio di capelli e la manicure scintillante — le ho consegnato il bagaglio in silenzio. Si è confusa, ha iniziato a chiedere cosa fosse successo. Le ho lanciato il telefono senza dire una parola. I suoi occhi si sono spalancati — ha capito tutto. Ha iniziato a spiegare, a giustificarsi, ma la sua voce era solo rumore nel vuoto. Non volevo ascoltare. Dopo quella chiamata con sua madre, per me era morta come donna, come persona.
Si può ingannare un uomo, fare i furbi, siamo tutti umani. Ma abbandonare i propri figli sulle spalle dei genitori anziani, dimenticarli, non aiutarli e mentire a me dicendo che non aveva famiglia? Questo è qualcosa che non potevo accettare. Lei era una bella donna, ma dentro non c’era nulla, solo un guscio vuoto e consumato. In quel momento ho visto la sua vera natura ed è stato insopportabile.
Il matrimonio non si è celebrato. Ho rotto ogni legame con lei, cancellata dalla mia vita come un incubo. Ma i quesiti rimangono. Pensate che si possa comprendere Giulia? Una donna che tradisce i propri cari può essere una moglie fedele? Dovrei fidarmi delle sue parole d’amore, delle sue promesse che con me sarebbe stato diverso? Guardo al futuro e non vedo altro che l’ombra delle sue bugie. Forse sono troppo severo, ma per me una madre che abbandona i figli per una nuova vita non è una donna, ma un fantasma che non vorrò mai accanto a me.