Ho interrotto i rapporti con mia madre perché ha preso le parti del mio ex marito e mi ha resa colpevole del nostro divorzio.
Mia madre aveva già messo in chiaro le sue priorità molto prima che io lasciassi definitivamente il mio primo marito. Lo ha elevato a santo, mentre a me attribuiva ogni colpa per i litigi e i malintesi. Dopo il divorzio, ha continuato a frequentarlo e non perde occasione per raccontare al mio nuovo marito quanto fosse “perfetto” il suo primo genero.
Naturalmente, questi discorsi avvelenano i miei rapporti sia con mio marito che con mia madre. A un certo punto, ho preso una decisione: se mia madre tiene così tanto al mio ex, può continuare a frequentarlo. Io, invece, mi tolgo da questo dramma.
Con Luca ci siamo sposati subito dopo l’università. Avevamo una relazione vivace, tutto è successo in fretta e dopo pochi mesi abbiamo celebrato un matrimonio sontuoso. Mia madre era entusiasta del genero, quasi lo adorava. All’inizio sembrava carino, poi è diventato fastidioso.
I primi sei mesi erano idilliaci: cure, amore, tenerezza. Ma poi qualcosa si è rotto. Mio marito è diventato aggressivo, irritabile e cattivo. Hanno cominciato le liti continue. Sono scappata da mia madre più volte, sperando in un sostegno, ma ho ricevuto solo rimproveri. Lei era sempre dalla sua parte.
Quando veniva a casa nostra, entrava e subito criticava: la casa non era abbastanza pulita, il cibo non era ben cucinato, i vestiti non erano stirati a dovere. Le mie spiegazioni—che ero stanca per il lavoro o che non mi sentivo bene—non la interessavano. «Una donna deve essere la custode del focolare! Se non ti piace, è tuo marito che deve lamentarsi! Lui è un bell’uomo, mentre tu… né bella né brutta, e con un carattere impossibile!» ripeteva come un mantra.
Ho provato a ricordarle che era stata sposata due volte e che entrambi i matrimoni erano finiti in divorzio, ma la risposta erano solo insulti. Io e Luca siamo stati insieme poco più di due anni. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato quando mi ha colpito per la prima volta. Ho raccolto le mie cose in silenzio e me ne sono andata. Il giorno dopo ho presentato la domanda di divorzio.
Mia madre era furiosa. Ha detto che se un uomo alza le mani, è perché la moglie l’ha provocato. Poi Luca è venuto a chiedere scusa, ha minacciato il suicidio. Mia madre ha fatto pressioni su di me con ogni mezzo. Ma sono rimasta ferma. Dopo qualche mese, sono andata via di casa—non potevo più sopportare di sentirmi dire che ero una donna incapace, visto che non ero riuscita a tenermi “un marito così”. Ci ho messo un anno per riprendermi.
Ed è allora che è entrato nella mia vita Marco. Dolce, premuroso, comprensivo. Abbiamo avuto una lunga relazione e dopo un anno e mezzo ci siamo sposati. Ho tenuto nascosta la cosa a mia madre, sapendo come avrebbe reagito. E come previsto, al nostro primo incontro ha iniziato a paragonare Marco a Luca—e il confronto non era certo a favore del mio nuovo marito.
Mia madre non si è trattenuta neanche il giorno del suo compleanno. Ha invitato il mio ex e per tutta la serata ha fatto commenti velenosi, esaltandolo e umiliando Marco. Non ce l’abbiamo fatta e siamo andati via. Dopo quel giorno, ha iniziato a chiamarmi con ancora più insistenza, dicendo che mi ero sposata con un poveraccio non alla mia altezza. Ogni volta che le chiedevo di smettere, la risposta erano nuovi insulti.
A un certo punto, mi sono svegliata e ho capito: mia madre mi sta distruggendo come persona, sta rovinando la mia famiglia e la mia salute mentale. Ho avuto paura per il futuro: per mio marito, che amo, e per i figli che potremmo avere, cheHo deciso che era ora di tagliare ogni legame tossico e vivere finalmente in pace con chi mi ama davvero.