I figli non mi chiamano più a stare con la nipotina, hanno assunto una tata di nascosto per evitare di incontrarmi.
Mia figlia non vuole più parlare con me. Non risponde neanche al telefono. È convinta che io abbia rovinato il suo matrimonio. Ma non è colpa mia, è stata lei a chiedermi aiuto.
Ginevra si è sposata a 18 anni. Aveva conosciuto Fabrizio appena tornato dal servizio militare. E così, tra loro scoppiò la passione. Lascìò perdere gli studi e si mise su una brutta strada, rifiutandosi di ascoltare i miei consigli. Dovetti ospitarli a casa mia per evitar loro l’affitto. All’inizio andava tutto bene, e anche dopo il matrimonio ci intendevamo. Poi rimase incinta e iniziò a lamentarsi di tutto, persino del mio modo di cucinare perché le dava la nausea. Alla fine, insistetti perché andassero a vivere da soli.
Con i suoceri decidemmo di contribuire all’acquisto di una casa per i giovani sposi, sapendo che da soli non ce l’avrebbero mai fatta. Provai a chiamare il padre di Ginevra, sperando che aiutasse con la questione. Ma lui rispose che aveva già pagato gli alimenti e che non doveva più nulla a nessuno.
Quando nacque la nipotina, le diedi una mano ogni giorno. Passavo tutto il mio tempo con la piccola per permettere a mia figlia di riposare. Ma presto Ginevra iniziò a fingere malesseri, inventandosi problemi di salute solo per scaricarmi addosso ogni responsabilità.
Io li lasciavo andare spesso fuori a cena, al cinema, e persino in vacanza da soli per dieci giorni. Adoravo badare alla bambina, quindi non mi pesava. Certo, ero stremata, ma cosa non si fa per la felicità di una figlia?
Al loro ritorno, proposi a Fabrizio di fare qualche lavoro in casa. Lui, dopo il lavoro, se ne stava sempre sdraiato sul divano, nonostante avesse orari flessibili. Portai io i materiali e mi offrii di tenere la nipotina per due settimane. Mandai anche una squadra di operai per non gravare troppo su di lui. E fu allora che iniziarono le accuse. A Fabrizio non piaceva che “comandassi io”. Ma cosa dovevo fare, se lui non muoveva un dito?
Dopo i lavori, smisero del tutto di parlarmi. Non mi chiamavano più a vedere la nipotina, assumendo una tata alle mie spalle. Mi sentii ferita, ma per il mio compleanno invitai tutta la famiglia. Mia figlia venne solo con la bambina. Fabrizio non mi fece neanche gli auguri. E io… mi sentii spezzare il cuore. Dopo tutto quello che avevo fatto per loro, dopo aver pagato i lavori… Meritavo davvero un trattamento così?
Fabrizio mi urlò contro, dicendo che ero troppo invadente. Che nella sua casa comandava lui e che non mi voleva più vedere.
Forse ho esagerato con l’aiuto, ma volevo solo il loro bene. Ora mia figlia litiga continuamente col marito e dà la colpa a me. Mi chiama in lacrime, dicendomi che Fabrizio vuole il divorzio. Non mi lasciano più vedere la nipotina, neanche al telefono.
Io ho vissuto solo per loro… cosa devo fare adesso? Perché mi odiano così tanto?