Da tempo, i bambini hanno smesso di chiamarmi per stare con la nipotina, hanno preso di nascosto una tata per evitare di incontrarmi.
Mia figlia non vuole più parlare con me. Non risponde neppure al telefono. Crede che io abbia portato la sua famiglia al divorzio, anche se non ho colpa alcuna. Fu lei stessa a chiedere aiuto.
Bianca si sposò a diciotto anni. Conobbe Luca appena lui tornò dal servizio militare. E così cominciò la loro storia d’amore. Abbandonò gli studi e prese una brutta strada, rifiutandosi di ascoltare i miei consigli. Dovetti accogliere Luca in casa mia per evitare che andassero a vivere in affitto. All’inizio tutto andava bene, e anche dopo il matrimonio ci intendevamo. Ma poi Bianca rimase incinta e cominciò a lamentarsi di tutto, persino del mio modo di cucinare, dicendo che le dava la nausea. Insistetti perché andassero a vivere da soli.
Con i suoceri ci accordammo per contribuire all’acquisto di una casa per i giovani sposi, sapendo che da soli non ce l’avrebbero mai fatta. Cercai di chiamare il padre di Bianca, sperando che aiutasse a risolvere il problema della casa, ma lui disse di aver già pagato gli alimenti e di non doverci più niente.
Quando Bianca partorì, la aiutai molto. Passavo tutto il mio tempo libero con la nipotina, così la giovane mamma poteva riposare. Ma presto Bianca cominciò a fingere, inventandosi persino qualche malanno per scaricarmi le responsabilità genitoriali.
Spesso lasciavo che i due uscissero insieme, al cinema o al ristorante, e persino che partissero dieci giorni in vacanza da soli. A me piaceva badare alla nipotina, perciò non era un peso. Certo, mi stancavo moltissimo, ma cosa non si fa per la felicità di una figlia?
Quando tornarono dal viaggio, proposi a Luca di fare qualche lavoro in casa. Lui se ne stava sempre sdraiato dopo il lavoro, nonostante avesse un orario comodo. Portai io i materiali e mi presi la nipotina per due settimane. Mandai anche una squadra di operai, così Luca non si sarebbe affaticato troppo. Ma allora cominciarono le accuse. A quanto pare, a Luca non piaceva che gli dessi ordini. E che fare, se lui non muoveva un dito?
Dopo i lavori, i nostri rapporti si interruppero del tutto. I ragazzi smisero di chiamarmi per la nipotina, preferendo assumere una tata di nascosto pur di non vedermi. Io, ovviamente, mi sentii ferita, ma per il mio compleanno invitai tutta la famiglia. Bianca venne con la bambina, ma Luca non mi fece neppure gli auguri al telefono. Mi fece male, non so perché. Dopotutto, li avevo aiutati, pagato i lavori… Meritavo davvero un trattamento simile?
Luca mi urlò contro, dicendo che ero troppo invadente. Affermò di essere lui il padrone di casa e di non volermi più vedere lì.
Forse ho davvero esagerato con l’aiuto, ma volevo solo il loro bene. Ora Bianca litiga sempre con suo marito e dà la colpa a me. Piange al telefono, elencandomi i suoi rimproveri. A quanto pare, Luca ha già parlato di divorzio. Non mi fanno più vedere la nipotina, non posso nemmeno sentirne la voce.
Ho vissuto per loro, e ora? Perché mi odiano tanto?