I Felici Sorridono Sempre

I felici sorridono sempre

Paola guarda fuori dalla finestra: la pioggia estiva cade leggera, il sole è già spuntato, ma il temporale continua a gocciolare. Sta aspettando la figlia Giulia, che tornerà dal lavoro; Paola è appena arrivata a casa, ha deciso di preparare la cena e osserva il cielo grigio.

– Quando la mia bambina sarà più grande, inizierà a frequentare gli amici, ma non mi piace quel Daniele, è più grande di lei e sembra sempre nascosto, evita lo sguardo, – pensa Paola. – Come dirò a Giulia? È la prima volta che si innamora davvero; se rovino la sua storia, diventerò la sua nemica numero uno. Ho provato a farle capire che Daniele non è adatto, ma lei non ha ascoltato. Ah, se solo sapessi cosa fare.

Paola ha cresciuto Giulia da sola, non si è mai sposata. Quando era al terzo anno di università, usciva con Vito, un compagno di corso. Vito non ha mai finito gli studi: è stato espulso alla fine dellanno. Paola, che aveva scoperto di aspettare un bambino, gli aveva voluto dare la notizia.

– Non ho capito nulla, risponde Vito, come posso sapere se è mio? Non voglio figli, dice bruscamente e sparisce.

Paola resta sconvolta, non riesce nemmeno a spiegargli che non ha mai avuto altri uomini. Vito non le rivolge più uno sguardo, inizia a girare tra le altre ragazze, fino a quando viene espulso.

– Figlia, ti è successo qualcosa, chiede la madre di Giulia, Anna, vedendo la giovane piangere nella propria stanza.

– È successo, mamma, Vito mi ha lasciata e sono incinta, risponde Giulia.

– Cosa? Ti ho sempre avvertita di pensare con la testa, ma tu Ora ascolta. Sei al terzo anno, devi finire luniversità, non crescere un bambino. Non riuscirai, il figlio ti rovinerà la vita e non ti aiuterò. Vai in ospedale, parla con il medico, sei maggiorenne e devi rispondere delle tue scelte, dice Anna, severa e inflessibile, e vuole che Giulia abortisca.

Gli sguardi freddi di Anna feriscono Giulia più delle parole. Capisce che non arriverà alcun aiuto da parte della madre.

Il giorno dopo Paola si reca al pronto soccorso; la fila è quasi inesistente. Davanti a lei cè una giovane donna incinta con la figlia di sei anni. Quando la porta si apre e una nuova paziente entra, la madre della bambina si alza, tenendo la pancia:

– Figlia, aspetta qui un attimo, torno subito.

La donna entra nella stanza; la bambina si siede accanto a Paola. Lospedale è noioso per i piccoli, così la bambina osserva i poster alle pareti e poi fissa Paola. Ha le lentiggini sul naso, i capelli chiari, e dondola le gambe. I loro occhi si incrociano e la bimba sorride.

– Zia, perché sei così triste? Sei malata?

– No, non sono malata, è solo non vuole spiegare a una bambina il suo problema.

– Hai dei fratelli?

– No

– Che peccato, la mia mamma dice che i bambini sono la felicità. Io sono la sua felicità, ride la bambina. A volte faccio il birichino, la mamma mi sgrida ma poi dice sempre che sono il suo tesoro. Mi ha detto di sorridere e di non piangere. Ieri Misto mi ha tirato i capelli, ho pianto, ma la mamma ha detto sorridi. Ho sorriso e Misto mi ha dato una caramella. Adesso siamo di nuovo amici.

Paola sorride. Lonestà e la spontaneità del bambino le scaldano il cuore. Allimprovviso si rende conto di aver cambiato prospettiva.

– Che sto facendo qui? Posso farcela anche se Vito mi ha lasciata e anche se la madre è contro, non rinuncerò

Nel frattempo la madre della bambina esce, le due donne si stringono la mano e si sorridono. Il calore di quel gesto è così intenso che Paola si alza di scatto e corre fuori dallospedale. I suoi piedi la conducono a casa di sua nonna Caterina, la madre del padre di Giulia. Dopo il divorzio di Anna dal marito di Giulia, la suocera non ha più legami, ma Paola la visita spesso; Caterina adora la nipotina.

– Vieni, figliola. Anche se tua madre è contraria, ti aiuterò, puoi stare qui con me. Ce la farai, ti sosterrò in ogni cosa. Non portarti più colpe, poi mi ringrazierai, dice la nonna, accarezzandole la testa.

Paola si risveglia dal ricordo e pronuncia ad alta voce:

– La nonna aveva ragione. Giulia è la mia gioia, la mia vita, il mio tutto. Non so come vivrei senza di lei.

Il rumore di una chiave nella porta annuncia il ritorno di Giulia. Si affaccia nellingresso, sorpresa. Giulia asciuga le lacrime.

– Figlia, che succede? Siediti e racconta, la prende in braccio Paola e la fa sedere a tavola.

– Daniele?

– Sì, risponde Giulia, e ricomincia a piangere, scoppia un nuovo attacco di isteria.

Paola non sa cosa fare, le porge un bicchiere dacqua, la figlia lo beve. Paola le accarezza la spalla, la stringe forte. Anche lei sente la voglia di piangere. Dopo qualche minuto Giulia si calma, gli occhi gonfi di lacrime.

Scopre che Daniele è sposato, la moglie vive in unaltra città. Paola, quando ha incontrato Daniele, lo ha trovato riservato, reticente a rispondere. Lintuizione di Giulia non lo inganna: qualcosa non quadra.

– Mamma, è sposato, dice finalmente Giulia tra i singhiozzi.

– Non te ne eri accorta? Non ti ha mai mostrato i segnali?

– No, mamma Ho scoperto che ha una moglie e due figli in unaltra città. È qui per lavoro, affitta un appartamento. Sono andata a casa sua molte volte, non cera nessuna donna.

– Come lo hai saputo? Non te lha detto lui?

– No. È arrivata sua moglie, non la conoscevo, ma ha capito che cero io. È entrata nel suo bagno, ha preso il cellulare, ha letto i nostri messaggi e ha annotato il mio numero.

Paola non vede solo tragedia, anche un po di sollievo: Daniele era davvero poco trasparente. Sa che Giulia troverà un vero amore.

– Ti ha chiamata?

– Sì, ha chiesto di incontrarci al bar. Non ha detto nulla a sua moglie, ci siamo incontrate vicino al suo appartamento. La moglie è una donna carina, non ha fatto scenate, ha chiesto solo di lasciarlo perché ha due figli. È stato come un fulmine a ciel sereno! Non avrei dovuto non accorgermene, o ero troppo ingenua, o lui ha mentito abilmente, si lamenta Giulia, ma non piange più.

– Figlia, non colpevolizzarti, è un tipo scaltro. Grazie a Dio è successo così. Se avessi saputo che era sposato, non avresti più accettato, vero?

– Certo, mamma. Ho detto alla moglie che non gli dirò nulla a Daniele e che non lo contatterò più, così potrà lasciarmi in pace, risponde ferma Giulia.

– Brava, figlia.

Paola capisce che non è il primo né lultimo traditore nella sua vita, ma il dolore per la figlia è grande.

– E Daniele? Non deve più parlarti?

– Mi ha chiamata, ma gli ho detto che lo lascio, lo ho inserito nella lista nera, dice Giulia.

– Capisco che ti fa male, ma hai fatto la cosa giusta.

Giulia ricomincia a piangere, i singhiozzi non sono ancora finiti.

– Mamma, devo dirti qualcosa sono sono incinta balbetta tra le lacrime.

– A che punto è? chiede Anna, cercando di mantenere la calma. Le parole profonde emergono dal fondo del cuore.

– Due mesi, sussurra Giulia, abbassando lo sguardo.

Quelle parole colpiscono Anna al cuore. La storia si ripete Guardando la figlia adulta, capisce quanto sia vitale il suo sostegno.

– Tranquilla, tesoro, andrà tutto bene. Partorirai, ti aiuterò. È il tuo bambino, il nostro nipote, lo ameremo tutti. Sarò al tuo fianco, le dice Anna.

– Sei la migliore, mamma, lo sapevo, risponde Giulia.

– Non preoccuparti, ce la faremo insieme.

Il tempo passa e Paola accompagna Giulia al parto. Il neonato, avvolto in un piccolo sacchetto beige con un fiocco azzurro, viene portato a casa. La stanza è piena di palloncini e fiori, la nonna ha preparato tutto per il nuovo nipotino. Cè già la culla, il passeggino e i sonagli. Paola e Giulia si sorridono, perché la felicità ha finalmente bussato alla loro porta. I felici sorridono sempre.

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