I figli sono venuti a trovarci e mi hanno chiamata cattiva padrona di casa

Caro diario,

ieri i figli sono venuti a trovarmi e mi hanno scherzosamente accusata di non essere una brava padrona di casa.

Il giorno prima del mio compleanno avevo già iniziato a preparare le pietanze per la festa: ho chiesto a mio marito, Vittorio, di pelare le verdure e tagliare linsalata, mentre io mi sono occupata di rosolare la carne e preparare tutti gli altri piatti. Ero convinta di aver cucinato qualcosa di davvero buono, qualcosa di sostanzioso che avrebbe sfamato tutta la famiglia. La mattina stessa del compleanno, Vittorio ed io siamo andati in pasticceria qui a Firenze per scegliere una torta bella grande e soprattutto fresca, che sapevo sarebbe piaciuta tantissimo ai nipotini.

I primi ad arrivare sono stati mio figlio Marco con sua moglie Alessandra e il piccolo Lorenzo, poi mia figlia maggiore, Giuliana, con i suoi bambini, e infine Rosa, la mia figlia di mezzo, assieme al marito e ai loro figli. Tutti si sono seduti sorridenti attorno al tavolo, impegnatissimi a battere cucchiai e forchette. Sembrava che fosse piaciuto tutto a tutti, e ce nera davvero in abbondanza. I nipotini si sono saziati così tanto che si sono puliti le mani sporche sulla carta da parati, mentre gli adulti non sono stati più attenti con la tovaglia. E, proprio mentre servivo il tè, Giuliana mi ha detto:

Mamma, hai messo davvero poco in tavola oggi… Abbiamo mangiato tanto, e poi?

Quelle parole mi hanno colpita molto. Per quanto dicesse ridendo, con gli altri che ci ridevano su, dentro di me mi sono sentita offesa. È vero, sono sempre attenta a mettere da parte qualcosa anche per loro da portare via, ma cucinare per una famiglia così numerosa non è facile. Ho solo padelle piccole e il forno funziona a fatica, e non posso di certo spendere tutta la mia pensione per una festa.

Non ti preoccupare, cara, mi ha sussurrato Vittorio mentre prendevamo la torta in cucina, se fosse stato mediocre, non si sarebbero lamentati che era finito! Magari la prossima volta passi loro le ricette, così possono cucinare anche loro quando hanno tempo. E comunque, visto che sono in tanti, sarebbe bello che portassero qualcosa anche loro. Alla fine siamo solo in due qui, contro tutti loro!

Ho riso piano tra me e me, anche se un po di amarezza mi è rimasta. Forse davvero la prossima volta chiederò a ciascuno di portare qualcosa, così la festa sarà ancora più bella e meno pesante per me.

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