I medici condussero il cane in sala per permettergli di salutare il suo padrone per lultima volta. Ma una volta lì, lanimale fece qualcosa che lasciò tutti senza fiato.
Con delicatezza, lo portarono accanto al letto delluomo sofferente. Appena lo vide, il cane iniziò a comportarsi in modo inaspettato.
Temevano che percepisse la gravità del momento, ma allimprovviso abbaiò forte e, quasi dimenticando il dolore, saltò sul letto accanto al suo padrone, scodinzolando felice come se fosse un normale ritrovo, non un addio.
Nella stanza, gli sguardi si incrociarono in un silenzio carico di emozione, mentre tutti capivano che forse era lultimo minuto insieme.
Ma poi, qualcuno notò una luce diversa negli occhi del caneun bagliore di speranza che fece dubitare persino i più scettici. Forse i miracoli esistevano davvero.
Quando i medici si preparavano a portare via lanimale, un suono insolito cambiò latmosfera. Si voltarono verso la fonte del rumoree quello che videro li lasciò senza parole.
Lagente di polizia Ginevra Rinaldi, fino a quel momento immobile, muoveva debolmente una mano, come per accarezzare il suo fedele compagno. Il cane lo percepì allistante e si avvicinò con cautela, appoggiando il muso sul suo petto. Un medico controllò il polsoe il suo volto si illuminò.
“Sta reagendo!” sussurrò, incapace di nascondere lo stupore.
La famiglia, trattenendo il respiro, osservò mentre una flebile ma vivida luce tornava negli occhi di Ginevra.
Pochi minuti prima, la speranza sembrava svanita. Ma la lealtà e lamore di quellanimale avevano compiuto limpossibile.
Nessuno seppe spiegare cosa fosse successo quel giorno ma tutti capirono: quella non era la fine.