I nostri cari più preziosi. Un racconto sulla famiglia, i legami veri e la felicità che si trova nelle piccole cose di ogni giorno

Le persone più care. Racconto

Sai, la vita a volte sorprende. Eppure, tutto avrebbe potuto prendere un’altra piega. La vicina si stupisce sempre di quanto siamo fortunati: i figli ci aiutano, i nipotini ci vengono spesso a trovare.

Anche oggi il nipote di mezzo, Carlo, verrà a casa. Il nonno fa matematica con lui. Insieme vanno anche al campetto sotto casa: il nonno gli insegna a tirarsi su alla sbarra.

Anna Giannoni e Paolo Leone hanno appena passato i settanta. Giovani ancora! E hanno tre nipoti meravigliosi.

Ieri sera, assieme alle due nipotine, la piccola Bianca e la maggiore Sofia, Anna ha sfornato biscotti. Così avranno qualcosa di buono per il tè e potranno offrire i dolcetti anche a Carlo.

Anna, dobbiamo comprare un mappamondo la voce di Paolo la distrae dai suoi pensieri. Carlo e Bianca faticano con la cartina. Serve un bel mappamondo grande!

E anche un pallone sarebbe utile. Abbiamo visto che i ragazzi giocano a basket nel cortile. Anche Carlo vuole provare!

Si sente il campanello. Carlo arriva da scuola:

Ciao nonna! Ciao nonno! Ho preso le vostre pagnotte dolci preferite dal forno, quelle coi semi di papavero.

Si toglie il giubbotto, si lava subito le mani. Ha imparato a fare tutto come gli ha insegnato la nonna.

Allora, come va a scuola? Che voti hai preso? chiede Paolo.

Nonno, due cinque in matematica… Mi aiuti, vero? Mi sono confuso, non ci ho capito più niente!

Ma comè successo? Non avevamo appena rivisto tutto? Va bene, dai, ora ci mettiamo a studiare e risolviamo tutto.

Paolino, è appena arrivato, fagli mangiare qualcosa prima di metterlo sotto con i numeri!

Allora prendo anchio un po di minestra con panna acida! Paolo fa locchiolino al nipote.

Dopo pranzo Carlo va a studiare con il nonno. Anna li guarda andar via con tenerezza.

Presto riaprirà la casa in campagna. Che fortuna! Laria fuori città è dolce, leggera. Bianca e Carlo passeranno lì il tempo con loro. Sofia, la più grande, viene nel fine settimana con i genitori. È già grande, tra poco compie diciassette anni.

Sofia studia in una scuola per infermieri; fa pratica in ospedale e le piace tanto. Sogna di diventare medico, di aiutare gli altri. Una ragazza buona, forte. Avrà successo, ne è certa.

Anna va al comò e prende una foto incorniciata tra le mani.

Ah, mio figlio, Gianni… Come avrei voluto che tu vedessi come viviamo ora! Perdonaci, figlio mio, forse abbiamo sbagliato qualcosa, non siamo riusciti a tirarti fuori dai guai… Non ce lhai fatta, tesoro mio… Anna solleva il mento, cerca di trattenere le lacrime. No, non piango, Gianni. Spero proprio che tu ci guardi da lassù. La vita è così strana, ci regala gioie e dolori. Tu hai avuto poco tempo per vedere il mondo… Ma ormai è tardi, le cose non si possono cambiare.

Anna, non mi senti? Giulia e Massimo sono arrivati. E Bianca è con loro.

Nonna! la piccola abbraccia il collo di Anna saltandole addosso con le braccia calde e minute.

Guardami, nonna! Bianca le prende il viso fra le mani Vedi che capelli belli ho oggi? Come i tuoi! Perché assomiglio tanto a te. Ti voglio tanto bene, nonna. Bianca stringe Anna con forza, e lei trattiene a stento le lacrime.

La stai torturando, ridono Giulia e Massimo ti sei dimenticata del regalo per la nonna?

Oh, nonna, lasciami! Bianca scende dalle ginocchia della nonna e tira fuori dalla borsa della mamma un foglio Guarda, lho disegnato a scuola! Questa sei tu, questo è il nonno, questa è la mamma, il papà, Sofia, Carlo e io! È per te e il nonno. La nostra famiglia grande! Ti piace?

Tantissimo! E come ci hai disegnato bene! Paolo, vieni a vedere cosa ci ha regalato la nostra nipotina! Lo incornicio e lo metto in sala, così lo vediamo sempre. Che meraviglia! Tutta la nostra famiglia!

Va bene, Anna, ora andiamo. Carlo, sei pronto? Prendi la cartella. Anna, Paolo, domani venite a pranzo da noi. I bambini hanno preparato uno spettacolino. A domani, grazie di tutto. Ciao!

La porta si richiude. Anna e Paolo si mettono a bere il tè.

Siamo proprio fortunati, Paolo, ad avere una famiglia così numerosa.

Hai proprio ragione, Anna.

Ti ricordi quando Gianni portò Giulia da noi quella volta? Ero così felice. Pensavo che magari Gianni avrebbe messo la testa a posto. Per un anno tutto andò bene… Io speravo tanto. Poi però tornò tutto come prima. Quella brutta compagnia, quelle ragazze…

Basta, Anna, non piangere. Paolo stringe la moglie tra le braccia.

Poi Giulia se ne andò… E Gianni, in una rissa, qualcuno tirò fuori un coltello… Da allora nostro figlio non c’è più.

Ma che coshai oggi, Anna? Paolo le asciuga le lacrime.

È che Bianca mi ha regalato il suo disegno, e ho pensato a quanto siamo stati fortunati ad aver trovato Giulia, che era incinta, quando Gianni se nera già andato. E poi che ha incontrato Massimo, e alla fine, oltre a Sofia, abbiamo avuto anche Carlo e Bianca. Sono tutti nostri, davvero… a prescindere da tutto.

E sai, se era destino passare attraverso tutte queste prove, allora posso dire che siamo i nonni più felici del mondo!

La nostra grande famiglia: queste sono le persone più care che abbiamo!

Dove cè amore e comprensione, là i dolori non fanno paura.

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