Ieri mio fratello mi ha telefonato chiedendomi di trasferire la mia parte della villa di famiglia a lui, sostenendo che si era preso cura di nostro padre negli ultimi tre anni.

Mi ricordo che, qualche anno fa, mio fratello mi telefonò e mi chiuse le orecchie chiedendomi di rinunciare alla mia quota della casa di campagna in Toscana. Il suo unico argomento era che, negli ultimi tre anni, si era dedicato alle cure del padre.

Finito gli studi alluniversità, lasciò la casa di famiglia e si stabilì a Roma, dove trovò un buon impiego, si sposò e vide nascere nostro figlio, Matteo. Anche il fratello, dopo essersi sposato con la dolce Elena, rimase a vivere nella vecchia dimora dei genitori. Non ho nulla di negativo da dire su di lui è un uomo onesto e sua moglie è una donna meravigliosa. Per molti anni vissero serenamente insieme ai genitori, finché non ebbero anche loro due figli, Luca e Sofia. Sebbene fossimo ormai indipendenti e potessimo visitare la fattoria dei nonni quando volevamo, il suocero ci regalò comunque unautomobile.

Durante lestate ci recavamo spesso al mare di Versilia e, al contempo, aiutavamo i nonni con i lavori di casa e di giardino. Ginevra, la sorella di Elena, era sempre al fianco di mia madre; tutti volevano darle una mano. Tre anni fa, la madre di tutti noi ci lasciò, e io non potei più offrire il mio supporto. Allo stesso tempo la crisi economica globale colpì duramente, costringendomi a prendere lavori extra per non perdere lappartamento in città.

Non avevamo più tempo per fare commissioni in centro. Un mese fa, anche il padre ci abbandonò; organizzammo la sua ultima dimora e suddividemmo le spese funebri alla metà tra noi e il fratello.

Ieri, di nuovo, il fratello mi chiamò per chiedermi di trasmettergli la mia parte della fattoria. La sua unica scusa rimaneva la stessa: aveva accudito il padre per tre anni. Rimasi sorpreso, perché il padre percepiva una pensione mensile che neanche i nipoti potevano dimenticare. Come poteva un uomo così anziano aver bisogno di denaro, soprattutto su un fondo agricolo?

Lui accettò tutto con un cenno, ma io non afferravo bene cosa intendesse per cura. I genitori non avevano mai detto che la casa sarebbe stata sua soltanto; non voglio rovinare il legame familiare, ma non comprendo perché dovrei cedere qualcosa che mi spetta. Ho un mutuo da estinguere e il bambino potrebbe ricevere ancora qualche eredità dai nonni.

Ora non sappiamo cosa fare; non ho dato al fratello una risposta netta, limitandomi a dire che dovevo prima consultare la moglie. Come potremo gestire questa situazione senza logorare i rapporti nella nostra famiglia?

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Ieri mio fratello mi ha telefonato chiedendomi di trasferire la mia parte della villa di famiglia a lui, sostenendo che si era preso cura di nostro padre negli ultimi tre anni.