Il destino sa il fatto suo: dopo 13 anni ho riabbracciato il mio unico amore

Mi attendeva la serata del mio diploma di maturità. Ero impaziente per quell’evento, nonostante non avessi una ragazza con cui condividere quel momento speciale. Ero certo che il destino avrebbe preso le sue decisioni. Quando sarebbe arrivato il momento giusto, avrei capito con chi avrei dovuto trascorrere la serata.

Quella sera indossai un elegante abito scuro, sistemai i capelli con cura, mi fissai nello specchio, e ricevendo la benedizione dei miei genitori, mi avviai al ristorante dove si sarebbe tenuta la nostra festa.

Tra sorrisi radiosi e abiti colorati, il mio sguardo si posò su una ragazza che, sembrava, fosse lì da sola. La conoscevo – Giulia frequentava una classe parallela, ma fino a quel momento non avevamo mai parlato.

Fu allora che vidi quanto fosse… speciale. Slanciata, elegante, con profondi occhi grigi e lunghi capelli biondi che le ricadevano delicatamente sulle spalle fragili.

Non ricordo come trovai il coraggio, ma mi avvicinai a lei, le tesi una mano e la invitai a ballare. E da quel momento fino all’alba ballai soltanto con lei.

Il giorno seguente sapevo che lei era la mia ragazza. Ero innamorato.

Ma il destino aveva altri piani.

Il cuore spezzato
Giulia non provava per me gli stessi sentimenti. Venni a sapere che usciva da tempo con un ragazzo che studiava in un’altra città e che sarebbe tornato dopo la laurea. Avevano intenzione di sposarsi.

Non potevo crederci.

Per due anni vissi nell’attesa. Sperando che potesse cambiare idea, che mi vedesse in modo diverso. Rimanevo sotto la sua finestra, mi nascondevo nell’ombra quando usciva. Volevo farmi vedere, ma temevo che notasse il mio dolore.

Ogni suo sguardo, ogni parola non rivolta a me mi laceravano.

Ma non potevo fare nulla.

Quando Giulia si sposò, rimasi in disparte, assistendo da lontano al suo matrimonio.

Quel giorno mi promisi: sarei rimasto in attesa.

Provai a costruire relazioni con altre, ma nessuna poteva prendere il posto di lei. Tutto sembrava vuoto e privo di senso.

Passarono così 13 lunghi anni.

Una seconda possibilità dal destino
Un giorno, però, accadde una tragedia.

Giulia e suo marito furono coinvolti in un incidente stradale. Lui morì sul colpo. Lei sopravvisse per miracolo, ma resta bloccata per sempre con una ferita e costretta a camminare con un bastone.

Il destino mi offrì una nuova chance.

Ma sapevo di non poter entrare improvvisamente nella sua vita.

Aspettai.

E solo quando entrambi compimmo 35 anni, potei finalmente prenderle la mano.

Mi guardò con uno sguardo lungo, colmo di stanchezza, dolore e forse anche rimpianto.

– Perché sei ancora qui? – chiese piano.

Non sapevo come rispondere. Perché l’amavo? Perché non l’avevo mai dimenticata? Perché aspettavo il giorno di poterle dire tutto?

La strinsi semplicemente tra le braccia.

E da quel momento fummo insieme.

Le prove che affrontammo
Vivemmo 10 anni di pura felicità. Certo, non avemmo figli. Dopo l’incidente, Giulia non poteva più averne.

Ma non mi importava.

L’amavo. Amavo il suo ciuffo grigio nei capelli, che non tingeva mai. Amavo il suo sorriso stanco. L’amavo anche quando il suo viso perdeva colore a causa del dolore.

Ma il destino me la tolse di nuovo.

Giulia si ammalò. I medici dissero che c’era una possibilità, ma lei rifiutò il trattamento.

– Non ho paura, – disse un giorno.

Fece solo una cosa: tagliò i suoi capelli.

– Perché? – chiesi, sconvolto.

– Voglio donarli a chi può ancora combattere, – rispose.

I suoi meravigliosi capelli biondi divennero una parrucca per un’altra donna che poteva vincere la malattia.

Giulia sapeva che il suo destino era segnato.

Le tenni la mano fino alla fine.

E se potessi vivere la vita da capo, non cambierei nulla. La aspetterei di nuovo. La amerei di nuovo.

Perché Giulia era il mio cuore. Il mio destino. La mia vita.

Rate article
Add a comment

;-) :| :x :twisted: :smile: :shock: :sad: :roll: :razz: :oops: :o :mrgreen: :lol: :idea: :grin: :evil: :cry: :cool: :arrow: :???: :?: :!:

one × five =

Il destino sa il fatto suo: dopo 13 anni ho riabbracciato il mio unico amore